sacerdote | |
nato a Carini il 5 febbraio 1927 | |
deceduto a Carini il 19 novembre 1999 | |
note |
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Protonotario Apostolico, Arcidiacono del Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Monreale, già Rettore del Seminario Arcivescovile e Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Monreale. | |
Biografia |
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Nato a Carini da Giuseppe e da Mannino Rosaria, fin da bambino corrispose all'educazione dei genitori e del Servo di Dio Mons.Tommaso Mannino, continuando poi degnamente a corrispondere a quella ricevuta nella vita del Seminario. | |
Ordinato sacerdote il 15 agosto 1951 ebbe subito incarichi nel Seminario come Vice Rettore prima, poi come Padre Spirituale ed infine come Rettore. | |
Oltre due generazioni debbono ricordare in lui il custode vigile della virtù e della cultura. Insegnò in Seminario latino e greco, fu studioso attento e puntiglioso. | |
Da oltre un ventennio è stato alle prese con i manoscritti a volte illeggibili dello Jannelli, ordinando e traducendo dal latino gli oltre settemila proverbi, detti, modi di re, quasi pronte per le stampe. | |
Fu in Curia prima Cancelliere e poi Vicario Generale. Servì con dedizione totale gli Arcivescovi che si sono susseguiti, forte del suo saper fare, della sua prudenza e sopratutto della sua fedeltà. | |
Le sue qualità peraltro superlative, giunsero alla Santa Sede che lo designò come Vescovo. Ma lui sull'esempio del grande Arciprete di Carini Don Vincenzo Gallina non volle accettare. | |
Tutti si stupirono a tal rifiuto, ma Lui come se la cosa non l'avesse sfiorato per nulla, mise nel bagaglio del suo silenzio, della sua modestia e della sua umiltà quella notizia. | |
Fu un oratore forbito: spese la sua eloquenza per proclamare la verità della fede, per cantare le glorie di Maria, per difendere i diritti dei più deboli. Lo sanno i sacerdoti che lo hanno invitato in occasione di varie predicazioni. | |
Diversi istituti di suore facevano a gara per averlo per corsi di Esercizi Spirituali, per ritiri, per conferenze. | |
Fu l'attento assistente di sempre dell'Azione Cattolica che amò come il suo Sacerdozio, come la cosa più cara e più grande. | |
Quanti lo conobbero possono a chiare lettere dire che con la sua morte, Mons. Sparacio ha lasciato un incolmabile vuoto. | |
Nel profondo del mio cuore..... | Al mio prozio |
ci sei solo tu | Il giorno può morire e risorgere: invece noi una volta |
Quando penso... | che sia tramontata questa breve luce, dovremo |
Quando sorrido... | dormire una sola interminabile notte, e come Cristo |
Quando piango... | fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del |
Penso solo te, | Padre, così anche noi possiamo camminare in una |
Quando gioco... | nuova vita. |
O sto da sola... | Zio ricorderemo per sempre i tuoi insegnamenti, il |
Prego solo per te. | tuo altruismo e molte altre cose che hai fatto nella |
Quando sto dormendo... | tua vita. |
Sogno solo il tuo sorriso. | Infine ti diciamo : Ave atque Vale |
Il tuo sorriso... | Il tuo pronipote Giuseppe |
Mi fa pensare... | |
Tutti i giorni della mia vita passati con te. | |
Quando sto vicino alla tua tomba, pensando... | |
Penso che non esiste uomo umile e coraggioso come te. | |
Quando vedo la tua foto... | |
Penso che nel profondo del mio cure ci sei solo tu. | |
Marialucia Ruggirello |
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