Le Catacombe di Carini

 return

return

Nell'estate del 1899, durante gli scavi per la realizzazione di un acquedotto in località Villagrazia di Carini, furono rinvenuti una serie di cunicoli sotterranei scavati nel tufo e comunicanti tra loro. Il prof. Salinas li identificò quali parti di una catacomba e ne esplorò una parte, che permise di classificarla come una delle più importanti della Sicilia, seconda soltanto a quella di Siracusa.

 
Le catacombe di Villagrazia di Carini hanno origini antiche e la possibile esistenza di una sede vescovile presso Hiccara (alcune lettere di San Gregorio Magno sono indirizzate al suo Vescovo), ne influenzò certamente lo sviluppo, che ebbe un'estensione notevole. La parte fino ad ora conosciuta si estende per circa 1500 mq., ma molto resta ancora da esplorare, in quanto la maggior parte degli ambulacri è colma di terra, filtrata dai pozzi d’aerazione.

 

Gli arcosoli ed i loculi sono stati tutti violati, la mancanza di resti umani fa supporre che tale svuotamento sia avvenuto quando iniziarono a costituirsi i primi cimiteri all'aperto. In alcuni ambulacri, quasi inaccessibili per la presenza di terra fino a pochi centimetri dal tetto, è possibile scorgere il rilievo che delimitava l'apertura dei loculi, dove era collocata con calce la lastra che chiudeva la sepoltura; in tali contesti è visibile qualche labile traccia di intonaco colorato di bruno, testimonianza di probabili affreschi che un tempo decoravano le sepolture.

 

 

Home Page - Torna Indietro