L'ARRESTO DI FERMENTAZIONE
LE CAUSE E I RIMEDI

 


La fermentazione alcolica dei mosti avviene grazie al metabolismo dei lieviti. Se il processo si arresta, significa che qualche fatto importante è intervenuto ad influenzare pesantemente l'attività del lievito.

LE PRINCIPALI CAUSE

Le principali cause dell'arresto di fermentazione sono:

  1. le carenze nutrizionali
  2. la carenza di ossigeno
  3. fattori di sopravvivenza
  4. la temperatura
  5. gli inibitori naturali
  6. residui di pesticidi

 

Le carenze nutrizionali

Le carenze nutrizionali che influiscono sull'andamento della fermentazione, si riferiscono soprattutto alla insufficiente presenza di azoto prontamente assimilabile (APA). La quantità minima indispensabile per una corretta fermentazione è 150-200 mg/l di APA.
In relazione al APA si osserva anche una minore formazione di idrogeno solforato, un aumento della quantità di esteri. Un eventuale aggiunta di azoto prontamente assimilabile risulta molto utile e non comporta controindicazioni.

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La carenza di ossigeno

L'ossigeno è di solito un fattore poco considerato, anche se la sua presenza è di notevole importanza per un buon andamento della fermentazione.
La scarsa presenza di ossigeno riduce la produzione di biomassa, ovvero la moltiplicazione delle cellule, incrementando la produzione di steroli, che sono in grado di proteggere la cellula dagli effetti tossici dell'alcol, verso il termine della fermentazione.

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Fattori di sopravvivenza

La membrana cellulare del lievito svolge il trasporto di alimenti all'interno della cellula e dei metaboliti fuori dalla cellula. La riduzione della funzionalità della membrana in presenza dell'effetto tossico del alcol può seriamente compromettere l'andamento della fermentazione.
In presenza di aerobiosi il lievito sintetizza gli steroli e gli acidi grassi, che garantiscono un buon funzionamento della membrana cellulare, però il loro continuo consumo dovuto alle ripetute moltiplicazioni, in fase anaerobica, può provocare seri problemi durante la fase finale della fermentazione. Gli steroli e gli acidi grassi sono considerati fattori di sopravvivenza, perchè mantengono un'elevata vitalità nelle generazioni di lievito in fasi finali.

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La temperatura

La temperatura è un fattore che svolge una notevole influenza sulla velocità della fermentazione. La temperatura ideale di fermentazione varia di 20 a 25° C. A temperature più basse la fermentazione ha uno sviluppo iniziale lento, ma l'andamento è più regolare, mentre la temperature più alte provocano una partenza molto rapida, che però presto rallenta fino ad arrestarsi. A temperature superiori si riscontra anche un aumento della tossicità del alcol etilico.

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Gli inibitori naturali

L'aumento del contenuto alcolico e del suo effetto tossico, soprattutto a temperature più alte, e la formazione da parte del lievito stesso di sostanze tossiche che agiscono in sinergia con l'etanolo, può provocare un arresto della fermentazione. L'azione tossica degli acidi grassi e dei loro esteri etilici deriva dal loro adsorbimento nella parete cellulare del lievito, compromettendo la capacità di scambio.

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Residui dei pesticidi

La quantità di residui dei pesticidi dipende dalla quantità dei trattamenti, dalla loro persistenza sulla pianta - grappolo, dalle condizioni metereologiche dell'annata.
Nel mosto le dosi sono generalmente più ridotte che sull'uva, perchè una parte rimane sulle vinacce, un'altra può essere eliminata con la chiarifica, nei vini bianchi.
La presenza dei principi attivi nel mosto può agire sulla fermentazione in vari modi:

  1. i funghicidi a contatto si idrolizzano perdendo il loro potere di inibizione. La fermentazione è bloccata e può riprendere solo dopo che il principio attivo si è neutralizzato.
  2. i funghicidi sistemici, il cui principio attivo è il benzimidazolo carbamato di metile, non hanno alcuna azione inibitrice sui lieviti, non si degradano nel vino e non vengono adsorbiti dai lieviti.

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LA CURA DEGLI ARRESTI DI FERMENTAZIONE

L'esigenza di ottenere l'uva sana e quindi l'impego di prodotti funghicidi, tecnologie di produzione dei vini bianchi con una pigiatura soffice e la chiarifica dei mosti, sono pratiche che garantiscono ottimi risultati. Tuttavia queste tecnologie impoveriscono il mosto di alcune sostanze nutritive del lievito, provocando in certi casi arresti di fermentazione. Risulta molto utile prevenire questi problemi con alcuni semplici accorgimenti tecnologici:

  1. aggiunta di sostanze azotate prima dell'avvio della fermentazione. La quantità consigliata è di 25-30 g/hl di SUPERVIT. Per una fermentazione più regolare, conviene successivamente aggiungere l'azoto sotto forma di amminoacidi, ovvero l'aggiunta di estratto di lievito in quantità di 30-50 g/hl di NUTRIFERM SPECIAL.
    L'ENOACTIV 1-2 è un attivante e regolatore della fermentazione consigliato soprattutto nei mosti con un alto grado zuccherino, dato che essendo composto da due frazioni: la prima viene aggiunta all'inoculo del lievito e stimola una veloce crescita e moltiplicazione della cellula, mentre la seconda si aggiunge dopo che il lievito ha svolto 3-5 % vol. di alcol apportando azoto sotto forma di amminoacidi e scorze di lievito, che inibiscono l'effetto tossico del alcol.
  2. favorire la presenza dell'ossigeno, che assieme all'aggiunta dell'azoto, consente di prolungare il periodo di crescita cellulare, aumentando il numero di generazioni e quindi una maggiore disponibilità della biomassa.
  3. inoculare un alto numero di cellule attive di lievito selezionato. I lieviti secchi selezionati sono prodotti in condizioni di elevata aereazione e limitata presenza di carboidrati, dunque possiedono notevoli riserve di steroli e acidi grassi, importanti soprattutto verso le fasi finali della fermentazione. Nel caso di arresto di fermentazione si consiglia di aggiungere 30-50 g/hl di UVAFERM BC.
  4. mantenere una temperatura di fermentazione costante. Si consiglia di evitare sbalzi termici e di mantenre una temperatura fra i 17 e 24° C.
  5. agitazione del mosto in fermentazione. Varie esperienze confermano che il rimescolamento del mosto e il sollevamento della feccia migliorano l'andamento della fermentazione, soprattutto verso fine fermentazione.

Probabilmente non sono state elencate tutte le cause che possono provocare gli arresti di fermentazione e la relativa cura, tuttavia generalmente le indicazioni considerate sono sufficienti a coprire la maggioranza dei casi. In pratica la prevenzione rimane la migliore scelta da seguire, ciò significa una buona aereazione del mosto, soprattutto nella fase iniziale, l'aggiunta di quantità appropiate di nutrimento azotato e di scorze di lievito assieme all'inoculo di 20-30 g/hl di un buon ceppo di lievito selezionato ed il controllo della temperatura di fermentazione.

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