LIEVITI
Cosa sono i lieviti?
I lieviti sono funghi unicellulari,
appartenenti alle classi Astomiceti e Deuteromiceti.
I ceppi che
interessano l'enologia possono essere suddivisi in tre categorie:
Gli esponenti più rilevanti del gruppo dei lieviti elittici sono quelli del genere Saccharomyces. Nell'ambito del genere Saccharomyces ci sono le varie specie, che maggiormente interessano l'enologia:
Saccharomyces cerevisiae è il lievito sporigeno più diffuso. Riflette maggiormente le caratteristiche tipiche dei lieviti elittici. Il genere ha un elevato numero di ceppi con svariate caratteristiche personalizzate, tali da poter essere adottati in svariate condizioni di temperatura, pressione, contenuto alcolico e anidride solforosa.
Saccharomyces bayanus è molto resistente alle alte gradazioni e all'anidride carbonica e per questo motivo viene spesso utilizzato per rifermentazioni e fermentazioni in bottiglia.
Saccharomyces uvarum è un lievito criofilo.
Durante la fermentazione, pur prevalendo i lieviti elittici, partecipano anche i lieviti apiculati e cocchi. Questi sono poco alcoligeni, producono acido acetico e sono scarsamente resistenti all'anidride solforosa. Sono comunque i più veloci nell'iniziare la fermentazione. La loro presenza durante la fermentazione determina a completare ed affinare il profumo del vino. Alcuni generi più diffusi sono:
Alcuni ceppi di lieviti del genere Saccharomyces possiedono il fattore "Killer", cioè hanno la capacità di danneggiare o distruggere gli altri lieviti.
Lieviti selezionati
I lieviti selezionati sono ceppi di varie specie, soprattutto Saccharomyces cerevisie, bayanus e uvarum, che durante la fermentazione vengono isolati e moltiplicati in laboratorio, per essere successivamente studiati e quindi valutati. Lo studio del comportamento del lievito, ovvero l'influenza dello stesso sulla fermentazione, non comprende solo la capacità di trasformare i zuccheri in alcol con una resa ottimale, ma anche il modo in cui il ceppo utilizza e trasforma altre sostanze presenti nel mosto, e quindi anche la sua capacità di adeguamento alle svariate condizioni ambientali. In seguito alle molteplici prove in vinificazione viene valutata l'influenza sulla fermentazione anche con prove organolettiche.
I ceppi con
caratteristiche ottimali vengono trasferiti in stabilimenti di fabbricazione,
dove vengono coltivati e moltiplicati su di un mezzo nutritivo, composto da
melassa arrichita in azoto ammoniacale, vitamine e minerali necessari ad assicurare
una crescita ottimale. Raggiunta la quantità desiderata, i lieviti
vengono separati dal mezzo nutritivo e posti, sotto varie forme, in commercio.
La forma più comune è quella del lievito secco attivo (LSA).
L'uso corretto e sistemico dei lieviti selezionati, garantisce di avere fermentazioni
controllate e complete. Tutti i lieviti selezionati conducono la fermentazione
in modo regolare, con scarsa produzione di idrogeno solfato (odore di feccia
o ridotto), acidità volatile e schiuma. La resistenza ai tenori di
anidride solforosa, che viene normalmente impiegata in vinificazione, è
elevata, di conseguenza permette un avvio più rapido, con prevalenza
su altri ceppi indigeni. La tolleranza alle gradazioni medio-alte garantisce
di completare la fermentazione anche nelle condizioni più difficili.
Fattori indispensabili per lo sviluppo dei lieviti
I lieviti necessitano di alcuni fattori, che sono indispensabili per il loro sviluppo:
Le sostanze nutritive di cui hanno bisogno sono:
carbonio, preferibilmente utilizzato sotto forma di zuccheri, soprattutto il glucosio e il fruttosio;
azoto, la cui forma prontamente assimilabile è quella ammoniacale, successivamente anche la forma amminoacidica e proteica;
vitamine, fattore necessario per la crescita. La vitamina più importante è la vitamina B1 (tiamina cloridrato).
La temperatura
influenza l'attività metabolica dei lieviti, condizionando la capacità
fermentativa. La massima velocità di fermentazione si verifica a circa
30° C , al di sopra di questa temperatura la fermentazione viene rallentata
fino ad arrestarsi a temperature superiori ai 35° C. Per i lieviti elittici
alla temperatura di 15-17° C ha un andamento lento, ma con una migliore
resa in alcol, mentre alle temperature più alte aumenta la produzione
di acido acetico. I lieviti apiculati producono meno acido acetico a temperature
più alte. Le temperature inferiori a 10° C inibiscono il metabolismo
dei lieviti.
La temperatura ottimale di fermentazione per le uve bianche è di 17-20°
C, mentre per uve nere è di 20-24° C.
La presenza di ossigeno è indispensabile per la respirazione e la moltiplicazione del lievito. In assenza di ossigeno si arresta la crescita e la respirazione viene sostituita dalla fermentazione.
I lieviti necessitano di un ambiente acido (pH 3 - 4). Un pH basso ostacola lo sviluppo dei batteri, favorendo la prevalenza dei lieviti.