ILLEGALITA ‘ E IREFGOLARITA NEL MONDO ZOOTECNICO

RICERCA PERSONALE, FEBBRAIO 2000

LE ILLEGALITÀ - IRREGOLARITÀ

Gli alti interessi economici coinvolti nella zootecnia industriale, gli aiuti comunitari per migliaia di miliardi hanno attirato da tempo gli interessi della malavita, che realizza alcune specifiche illegalità, non solo in Italia ma in Europa. Si tratta di evenienze ripetutamente oggetto di indagine della magistratura.

Sono tutte situazioni rilevabili facilmente ma difficilmente perseguibili, volutamente o no non è dato di stabilire.

Le irregolarità sono spesso oggetto di segnalazione giornalistica.

 

TESTIMONIANZE DI IRREGOLARITÀ

Furti e controlli

Nel corso del 1998 nel solo Piemonte sono stati rubati più di mille bovini. Questo dimostra come, nonostante i controlli, esiste ancora una vasta zona di mercato incontrollato di animali, perché, se i controlli non fossero aggirabili, non servirebbe a nulla rubare un bovino non commercializzabile. I furti sono una delle testimonianze più valide dell’impossibilità di controllare tutto il mercato degli animali e della carne.

" RUBATI IN PIEMONTE 500 VITELLI DAL NOVEMBRE 1997 AL FEBBRAIO 1998"

In tutto il 1999 nel solo Piemonte sono più di 1000 i bovini rubati e poi rivenduti irregolarmente

"SPARITI 49.000 BOVINI INGLESI DA ABBATTERE PER LA BSE "

27 dicembre 1996." Caccia nei supermarket "per il ritiro dal mercato francese di dieci prodotti di due grandi marche francesi a base di carne di manzo. La preparazione di questi prodotti è avvenuta prima dell’embargo della carne bovina inglese e quindi con una materia prima a rischio. ( La Repubblica )

Dicembre 1996. Le stesse conclusioni della Commissione Europea ammettono che l’embargo ha funzionato solo in parte in maniera molto insufficiente. ( Il Salvagente)

2 febbraio 1997: scoperto un traffico illecito di bovini: gli animali comparivano come diretti all’estero, invece andavano a Modena e rifornivano il mercato italiano. Il guadagno proveniva dal recupero dell’IVA che non veniva versata. (La Stampa)

Marzo 1997. Gianni Tamino, Europarlamentare, " Le frodi in frontiera per quanto riguarda la carne sono al terzo posto dopo quelle di tabacchi e alcolici. Si tratta di un giro d’affari consistente, che riguarda sia animali vivi che la carne già macellata. E’ un traffico che riguarda tutta l’Europa e colpisce il nostro paese in modo grave. Non solo evidentemente per le carni, ma in tutto il campo dei transiti doganali vi è una serie di frodi che sono gestite dalla criminalità organizzata". (Diario 3/97).

03.07.1997. "Mucca pazza, allarme per traffici illegali". Un quantitativo non determinato ma comunque ingente di carne proveniente dalla Gran Bretagna è stato immesso con MARCHI CONTRAFFATTI sul mercato europeo e su quello extra comunitario. Da notare che, una volta che i timbri sulle partite di carne sono contraffatti, il carico di contrabbando può facilmente prendere qualsiasi direzione. (La Repubblica).

Dicembre 1996. La magistratura di Pinerolo indaga sulla falsificazione degli orecchini di identificazione dei bovini che sono facilmente sostituibili e contraffabili. Quello che si sospetta è che la contraffazione serva non solo ad evadere l’IVA ma anche a mascherare la vera provenienza degli animali. ( Diario 5.3.97)

1 ottobre 1997. Il Ministro dell’Agricoltura britannico Jack Cunningham ha smentito, con una lettera alla Commissione Europea le affermazioni sull’export illegale di carne bovina britannica, attribuitegli dal settimanale francese "Journal du Dimanche". Naturalmente le smentite non sempre sono totalmente vere, se il portavoce della Comunità stessa, nello smentire si è affrettato a dire che "Resta una preoccupazione costante il rispetto dell’embargo". (L’Unità)

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