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PRESENTAZIONE

 

    Il fascicolo, che ci si propone di pubblicare con cadenza annuale (e in futuro, se possibile, semestrale), viene denominato "ARCHIVIUM HISTORICUM MOTHYCENSE’ (*), poiché si intende dare spazio prevalentemente a studi relativi alla storia locale.

Con la predetta intitolazione, tuttavia, non si dice riferimento soltanto ai documenti custoditi presso il grande Archivio di Stato, ubicato nel Palazzo S. Anna (**), bensì pure a quelli conservati in varie Sedi modicane - pubbliche e private -, nonché ad opere librarie presenti nella biblioteca comunale di Modica, nelle biblioteche Grimaldi e De Leva ed in altre biblioteche.

    La sezione più ampia, pertanto, è costituita da saggi storici inediti o - in qualche caso - già pubblicati presso periodici e quotidiani, in cui però, a causa della limitata disponibilità di spazi editoriali, l’indicazione delle fonti documentali spesso non è indicata oppure resta priva di apparato critico. Peraltro la ripubblicazione, col consenso degli Autori (e con l’eventuale loro revisione ed aggiornamento), di pregevoli studi talvolta sparsi fra articoli di altro genere, può portare ad una più diffusa conoscenza dei medesimi, che altrimenti resterebbero forse dimenticati o non sufficientemente evidenziati.

    Si è poi voluto attendere a ricerche di carattere storico, effettuate, mediante tesi di laurea o con altre modalità, da giovani (o non più giovani) studenti: si tratta infatti di studi che spesso restano non noti, ma che in realtà hanno come oggetto aspetti rilevanti della plurisecolare ricchezza di vita di quest’angolo sud-orientale della Sitilia, non riducibile a quella connessa con i secoli dello Stato comitale.

    Accanto a tali ‘sezioni’, che tendono a tenere viva la memoria storica, si è ritenuto dare notizia di alcune opere dei numerosi Docenti della nostra area culturale, operanti presso Atenei italiani. Non si tratta quindi di studi aventi necessariamente carattere storico, ma di pubblicazioni che, per il loro livello scientifico, esprimono il nobile prosieguo di una tradizione di studio nei diversi campi del Sapere; tali opere non possono restare non segnalate o sconosciute a Quanti operano di fatto a livello culturale in questo Territorio. A ciò si aggiunga il dovuto riconoscimento dei Concittadini ed il desiderio di invitare i nostri Docenti universitari a mantenere costanti rapporti con la loro Città natale.

    La presentazione di qualcuna di tali opere è affidata agli stessi Autori, che ne redigono un’ampia sintesi.

    La pubblicazione dei fascicoli è frutto della collaborazione editoriale fra il mensile ‘Dialogo’ (pervenuto al suo XX anno di vita), l’ottocentesca e vitale istituzione culturale modicana ‘Ente Liceo-Convitto’ e il mecenatismo di uno Sponsor locale

Giorgio Colombo

 

 

 

NOTE

 

    (*) Nei documenti è usato l’aggettivo Motycense, Mothucense, Motucense, Muticense, Mothycense.

Il nome latino di Modica è, secondo Galonghi e Rivoire (Dizionario latino-italiano, Ed. Rosenberg e Settier, 2ª ed., Torino 1904), Motyca; secondo il (corrispondente) Dizionario it.-lat. di C.E. Georges, viene indicato il nome, chiaramente di origine greca ma latinizzato, Mutyce, ex.

    L’aggettivo adoperato da Cicerone, Act. in C. Verrem Sec., Lib. III accusationis, XLIII (cfr. anche lib. III, LI), è ‘Mutycensis’ sia secondo R. Klotz. Ed. Teubner, Lipsiae 1873 (§ 101, pag. 272) che secondo De La Ville, Ed. Le Belles Lettres, Paris 1960 (pag. 100). Entrambe le edizioni si riferiscono ad un codice del V secolo. Il codice ‘Lagomarsianus’ (molto piu vicino a noi) usa anche Mutiensis.

Prescindiamo da altre fonti greche, latine e da quelle successive, per le quali si rimanda (con perplessità...) a P. Carrafa, Prospetto Corografico istorico di Modica, ristampa ed. A. Forni, Sala Bolognese 1977, cap. III. Cfr. anche V. Amico, Dizionario topografico della Sicilia (Lexicon Siculum, 1757), Ed. S. Di Marzo, Palermo 1859, vol. 2, pag. 144; R. Solarino, La Contea di Modica, ristampa dell’edizione del 1885 e 1905, a cura dell’U.P. Ragusa 1973, vol. 1, pagg. 108-111.

    G. Renda Ragusa, pubblicando nel 1700 l’opera citata (cfr. Index III), così si esprime: "Motyca, patria mea, Romanis Auctoribus scribebatur Mutyca, e Mutuca, unde etiam Ptolomeo est Motuca. Oppidani Plinio lib. 3, cap. 6, sunt Motycenses, e Mutycenses; in vestuso exemplari etiam sun Muticenses... Graecis Motycaei, apud Diodorum corrupto vocabulo leguntur Madinenses. Nuncupatur etiam Motyes e Motyce, Saracenis (in verità: piuttosto per i Normanni...) Mohac... Nunc... vulgo Modica".

    Giovanni Ragusa ha recentemente indicato (Modica - origine e significato del nome ‘Modica’, Tip. Cannizzaro, Modica 1990, pag. 10) che per i Greci il nome sarebbe stato ‘Mòthyca’ e per i Latini ‘Mòthuca’.

Noi in realtà abbiamo potuto dedurre che il nome greco era (forse) Mòtuka, Mòtouka, Moutoùka, e, gli abitanti, Mo(u)tukei. (Cfr. tuttavia anche il precedente nome latinizzato Mutyce).

Pur riconoscendo la validità delle varie denominazioni (le varianti nella scrittura o spiegabili per le differenti pronunzie, lungo i secoli, della prima vocale e/o dittongo: o/u), abbiamo preferito l’aggettivo ‘Mothycense’, assecondando l’ipotesi - degna di fiducia, considerata l’attendibilità delle ricerche dello studioso modicano Giovanni Ragusa - secondo il quale il nome ‘Modica’ sarebbe di origine sicula (Mûrika) la cui r dolce viene ordinariamente trasformata dai Latini in th,. (Nota d.C.).

   

(**) Modica,Via del Liceo Convitto, tel. 0932/941740.