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"Ascolta, Buddha libero dai concetti: Lo scopo del Segreto Canto del Vajra E' bloccare l'entrata alle nascite inferiori. Questa è l'attività propria degli illuminati [...]"
Dal
Tantra Nyi.zla Kha.Sbyor Il Canto del Vajra, e 'vajra' qui indica qualcosa di indistruttibile come il diamante o di indomabile come il fulmine, contiene l'essenza di tutto l'Insegnamento Dzogchen che vuol dire 'totale perfezione' e il cui scopo è la conoscenza della propria natura primordiale integrata nella condizione attuale e nel momento presente. La finalità
dello Yogi che canta o danza il Canto del Vajra è
l'illuminazione o realizzazione dello stato non condizionato da
nascita e morte, da illusione e distrazione, finalmente non più
disperso nel labirinto della mente dualista, o limitato
dall'aggregato transitorio del proprio corpo e dagli oggetti dei
sensi. Sviluppando la presenza e l'integrazione del movimento
nella condizione relativa dell'esistenza lo Yogi si esercita
nella pratica e compie la purificazione delle cause karmiche.
Volto a realizzare in questo modo il completo consumo
dell'esistenza, egli finalmente si estingue ormai totalmente
libero dalla ruota delle incarnazioni o samsara. Il risveglio
nella propria condizione naturale si attua dunque sia attraverso
il canto che attraverso la danza sacra del Canto del Vajra,
della Liberazione dei Sei Loka e dei Tre Vajra. In questo CD
ascoltiamo la melodia semplice e solenne dei tre preziosi mantra
di liberazione, essenza della condizione vajra, profondamente
collegati e presentati uno dopo l'altro in una forma sempre più
essenziale. Per comprendere il senso di questa 'liberazione' ho
selezionato alcuni brani presi dagli insegnamenti trasmessi dal
Maestro di Dzogchen Chogyal Namkhai Norbu, e attinti dal volume The song of the Vajra, Conway USA, 1992: «[...] Le Sei Sillabe A A HA SHA SA MA vengono chiamate in alcuni Tantra radice dello Dzogchen i 'Sei Spazi di Samantabhadra'. Si riferiscono ai sei aspetti del nostro stato primordiale. Nella nostra condizione relativa, collegate alle Sei Sillabe, abbiamo anche i sei loka di esistenza [Deva; Asura; esseri umani; animali, spiriti famelici ed esseri infernali], la cui vera natura sono proprio le Sei Sillabe. Perciò le Sei Sillabe sono anche l'essenza del Canto del Vajra. [...] Nell'Insegnamento Dzogchen sia il mantra delle Sei Sillabe che il Canto del Vajra si chiamano grol.ba drug.ldan. Grol.ba vuol dire liberazione, mentre drug vuol dire sei, perciò 'le sei liberazioni', e ldan infine significa possedere queste qualificazioni. Le Sei Sillabe si riferiscono anche ai nostri sensi e al loro contatto con gli oggetti dei sensi. Ecco perché il contatto tra i nostri sei sensi [vista; udito; odorato; gusto; tatto e mente] e questo mantra può creare una buona causa per coloro che lo percepiscono. Qualche volta alcuni piccoli mandala, composti con scritte del mantra delle Sei Sillabe e del Canto del Vajra, vengono messi in posti dove la gente li possa vedere. Molti di coloro che vedono questi mandala non decifrano i segni che vi sono inscritti [...], tuttavia il potere del mantra crea ugualmente una buona causa per loro. "Mettere una causa" non significa che nel vedere queste lettere la gente riceve immediatamente la saggezza o l'illuminazione, ma piuttosto che chiunque non abbia la causa per essere lungo la Via, per ricevere e per seguire gli insegnamenti, da quel momento ne ha la possibilità. Questo si chiama mthong.grol; mthong significa 'vedere' e grol 'liberare', perciò 'liberazione attraverso il vedere'. Un'altra di queste liberazioni è thos.grol che significa l'iberazione attraverrso l'udire'. [...] Il Canto del Vajra e le Sei Sillabe sono le vere radici del thos.grol, così chiunque senta questi suoni riceve una buona causa per entrare nella via. [...] A volte si potenziano gli incensi e i profumi con questo mantra in modo che creino una buona causa quando si annusano. Questo si chiama dri.grol, liberazione attraverso l'olfatto. Una buona causa si crea anche attraverso il gusto [myong.grol] e il tatto [btags.grol]. [...] L'ultima
delle nostre funzioni sensoriali è la mente. In generale la sua
funzione è pensare e giudicare, perciò pensare al significato
e al suono del Canto del Vajra e delle Sei Sillabe viene
chiamato dran.drol - dran
significa ricordare e grol
'liberare'. Perciò ricordare il Canto del Vajra, le parole
e il significato, di per sé mette una causa per la liberazione
[dall'esistenza condizionata]. Questo è il vero significato
delle Sei Liberazioni». La musica dei mantra, che ascoltiamo in questa preziosa raccolta, può essere eseguita
come canto oppure danzata su un mandala,
dai praticanti che ne abbiano ricevuto la trasmissione dal
Maestro. La finalità del risveglio attraversa come un lampo di
compassione ogni singolo suono, distillato di ineffabile
conoscenza e manifestazione dell'attività degli illuminati
nella nostra epoca. Enzo N. Terzano
Biografia di Chögyal Namkhai Norbu Chögyal Namkhai Norbu, nato a Dege nel Tibet orientale nel 1938, è stato riconosciuto all’età di tre anni come la reincarnazione di un grande maestro Dzogchen. Ha ricevuto un’educazione completa come “Tulku” o lama reincarnato. Gli avvenimenti politici lo costrinsero a partire per l’India dove incontrò il professore Giuseppe Tucci, che lo invitò a Roma per essere aiutato nella ricerca all’Istituto Orientale. Divenne poi professore di Lingua e letteratura tibetana e mongola presso l’Università di Napoli. Durante il periodo in cui lavorava all’università iniziò a viaggiare intensamente, e tutt’oggi gira per il mondo per rispondere alle innumerevoli richieste di dare insegnamenti e tenere seminari e ritiri. E’ un autore rinomato in campo internazionale per i testi di storia e di spiritualità tibetana. Chögyal Namkhai Norbu è il fondatore di numerose comunità Dzogchen a livello internazionale ed è promotore d’iniziative per la salvaguardia della cultura. Indirizzi
della Comunità Dzog-Chen: Coro: Femmine: Prima Mai, Renata Chiesa, Laura Evangelisti e Mara Sangiorgi. |
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