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La storia continua  3^ parte

 

 

 

 

 

 

 

E siamo così arrivati all'agosto del 1986 quando si decise di riproporre l'esperienza della commedia musicale parodiata ed in dialetto siciliano che tanto successo aveva avuto con la rappresentazione de "Gli Sposi Promessi" dell'anno precedente.

Si doveva scegliere il tema della nuova commedia e si decise allora di mettere in scena una favola conosciuta da tutti: "Cenerentola" di Perrault.

Armando Melita mise opera al soggetto scrivendo sia il copione sia i testi delle parodie musicali e, dopo estenuanti prove, si rappresentò la commedia il 1° Agosto 1986 a Graniti in Piazza Chiesa Madre.

La curiosità per il nuovo soggetto e l'azzeccata scelta delle canzoni da parodiare, oltre alla indiscussa bravura recitativa e canora dei protagonisti, decretò l'ennesimo successo della Associazione Teatrale Epicarmo.

Fu l'esordio di Rita D'amore che, dando alla figura di Cenerentola una caratteristica di ragazza ingenua e sfortunata ma al tempo stesso risoluta nell'ottenere ciò che la matrigna e le sorelle le negavano, riscosse un grande successo certamente coadiuvata in questo dalle magistrali interpretazioni di Gian Luigi Zito, nella parte del vecchio Re, e di Renato Caudo in quella del Segretario tuttofare. Non passarono inosservate le interpretazioni di Ianitta (la Matrigna), di Paola Zito (Anastasia) , di Maria Cutrufello (Genoveffa) e di Saro Lo Monte nella parte del Principe.

La stessa commedia fu riproposta nell'estate del 1999 a Graniti cambiando la sceneggiatura e l'ambientazione.Non si trattava più della vecchia fiaba in costume ma di una Cenerentola dell'anno 2000 con sorelle e matrigna "discotecare", un Re che era in visita ufficiale a Graniti, un segretario che sembrava più un portaborse ed una fata che si avvaleva di computer ed e-mail. Ritoccate le canzoni delle parodie e rifatta la scenografia che vedeva la scena suddivisa in due ambienti separati.

Le new-entry in questa rappresentazione furono quelle di Adele Platania nella parte di Cenerentola e di Maria Cristina Crisafulli nella parte della sorellastra Genoveffa.La magnifica prova recitativa e canora offerta dalle due contribuì in maniera determinante ad attribuire un ennesimo successo allo spettacolo.

Nel dicembre del 1986 si portò in scena un'altra brillante commedia di di Nino Martoglio " I Civitoti in Pretura " atto unico particolarmente brillante. La commedia fu rappresentata nei giorni 27 e 28 nei locali messi a disposizione dalle Suore di Graniti la cui disponibilità non finiremo mai di ringraziare. Un piccolo teatro molto curato che non poteva contenere l'afflusso degli spettatori ma che per la compagnia significava una buona alternativa al Cinema Parrocchiale oramai fatiscente ed inutilizzabile.

Da quel momento diventò sempre più complicato reperire una sala dove poter tranquillamente provare e rappresentare le nostre commedie per cui ci siamo dovuti adattare all'idea di doverle presentare solo ed esclusivamente nel periodo estivo.

A tutt'oggi questa è una situazione che non rende giustizia alla professionalità ed all'impegno dei componenti l'Associazione e di tutti coloro che vorrebbero vivere il teatro per cui si invita, anche da queste pagine, L'amministrazione Comunale in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Messina a voler dare un importante segno di collaborazione e disponibilità rendendo agibili i locali del Cinema Parrocchiale.

Nell'estate del 1989 e precisamente il 5 Agosto si portò in scena il romanzo di Alessandro Dumas " I tre Moschettieri" reso in parodia musicale da Armando Melita con la collaborazione alle basi musicali di Leandro D'Incecco. La intrigata storia, le musiche e la dialettale  caratterizzazione dei personaggi (oltre al  grande spiegamento di attori) fu ancora una volta apprezzata dal pubblico granitese che gremì la piazza fino a notte inoltrata partecipando agli sviluppi della trama ed alle sue passioni.

Anche questa rappresentazione vide degli esordi come quelli di Nino Pontillo nel ruolo di D'Artagnan, della sorella Maria nel ruolo di Milady, di Gabriele Pagano in quello di Bonacieux.

Negli anni '90 ci fu una pausa recitativa (intervallata da qualche replica) vuoi perché gli impegni privati dei probabili attori diventavano sempre più importanti vuoi perché una pausa di riflessione in attesa di copioni e tempi migliori era ritenuta necessaria.

Arriviamo così all'estate 1998 quando l'Associazione, a spese esclusivamente sue, decise di riproporre il  "San Giuvanni Decullatu" di Nino Martoglio avvalendosi della collaborazione della locale Pro Loco patrocinante i festeggiamenti in onore di San Sebastiano Patrono di Graniti.

Aiutati da una attesa spasmodica da parte del pubblico per troppo tempo a digiuno di teatro e da una magistrale interpretazione di tutti gli attori,ottenemmo un grandioso successo e la soddisfazione di essere sempre nel cuore dei GRANITESI.