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MONOGRAFIA CALENDULA

DESCRIZIONE GENERALE - COMPOSIZIONE CHIMICA - FARMACOLOGIA  ATTIVITA' BIOLOGICHE - USI -

PREPARAZIONI COMMERCIALI - NORMATIVA - BIBLIOGRAFIA

 

Specie botanica: Calendula offìcinalis L. (Famiglia Compositae o Asteraceae).

Denominazioni internazionali: Pot marigold, marigold, Ringelblume, souci.

AD ALTA RISOLUZIONE

 

DESCRIZIONE GENERALE

Erba pelosa annuale o perenne (teme le gelate) alta 20-50 cm; foglie da oblanceolate a oblunghe, grandi 7-17x1-4 cm; fiori gialli o aranciati, 4-7 cm di diametro;

ampiamente coltivata come pianta ornamentale in Europa e nel Nord America, naturalizzata nell'Europa meridionale ed occidentale, ma l'origine non è stata ancora determinata. La droga è costituita dai fiori e dalle pianta intera; non va confusa con le specie di Tagetes (POSTER).

COMPOSIZIONE CHIMICA

Sono state isolate sei saponine (glicosidi A-D, D; e F), le cui strutture sono state determinate, ed hanno quale unità base l'acido oleanoico 3-0-^3-D-glucoronide;' i triterpenoidi elinatriolo C e F, ursadiolo, 12-ursene-3,16,21-triolo; faradolo, breina, amidiolo, ertrodiolo, calenduladiolo, longispoinogenina; calendulosidi A, B, C, D, G e H; a- e -amirina, taraxasterolo, T-taraxasterolo e lupeolo; flavonoidi quali narcissina e rutina; tracce di olio essenziale; acido clorogenico (GLASBY WREN); polisaccaridi, tra cui un ramnoa-rabinogalattano e arabinogalattani;3 il pigmento giallo dei fiori è costituito da una miscela di beta-carotene, licopene, violaxantina e altre xantofìlle (CSIR II).

FARMACOLOGIA O ATTIVITÀ BIOLOGICHE

Si attribuiscono ai fiori, alle preparazioni fiori/parte aerea e agli estratti proprietà antiinfìammatorie, immunomodulatorie e vulnerarie, in quanto stimolano la granulazione nel luogo ove si situa la ferita (in concomitanza con un aumento del metabolismo delle glicoproteine, nucleoproteine e collagene); inoltre sono citate proprietà antibatteriche, antifungine, antivirali, antiparassitarie (tricomonoavidali), coleretiche, stimolazione della fagocitosi in vitro e nel test di clearance del carbonio nel topo, nonché un'attività antitumorale in vitro e in vivo per i polisaccaridi (ESCOP 3).

USI

Medicinali, farmaceutici e cosmetici.

In Europa si usano le preparazioni in caso di stati infiammatori della pelle e della membrana delle mucose, lievi bruciature, scottature solari; internamente, in caso di lesioni con stato infiammatorio delle mucose della bocca e della faringe; immunostimolanti per infiammazioni e per infezioni da Herpes zoster (ESCOP 3).

Si impiega anche come additivo biologico in prodotti per la cura della pelle, del viso e del corpo e in creme per le mani e lozioni, creme per la notte, linimenti e shampoo (NIKITAKIS).

Alimentari. Usati soprattutto i fiori come blando aromatizzante salino e come colorante, in sostituzione dello zafferano.

Prodotti erboristici. I fiori in tinture

("lozioni") per uso interno/esterno; le tisane (POSTER).

Medicina tradizionale. Storicamente i fiori sono considerati vulnerari, antisettici, stiptici; si registra l'uso esterno come lozione e linimento in caso di bruciature e scottature (di primo grado), tagli, esantemi; internamente per disturbi di stomaco, ulcere gastriche e duodenali, itterizia (POSTER, WREN).Le parti aeree e i loro preparati sono usati per stimolare la circolazione e favorire la guarigione in caso di nevralgie gastriche, ulcere, spasmi, tumefazioni ghiandolari, itterizia, anemia ed, esternamente, in caso di ascessi, piaghe, emorragie, eczemi.

PREPARAZIONI COMMERCIALI

I fiori ligulati del capolino, le sommità fiorali, i fiori e la parte aerea, in tinture, linimenti, ecc.

NORMATIVA

I fiori sono oggetto di una monografia terapeutica positiva della Commissione Tedesca. Sono trattate anche le parti aeree, ma l'uso terapeutico non viene raccomandato, in quanto l'efficacia non risulta del tutto dimostrata.

BIBLIOGRAFIA

Vedi la Bibliografia Generale per BLUMENTHAL; CSIR II; ESCOP 3; POSTER; HARBOURNE E BAX-TER; NIKITAS; STEINMETZ; TUTIN 4; TYLER 1; UPHOF; WREN.

1. E. Vidal-Olliveier e G. Balansard, J. Nat. Pmd.,52, 1156(1989).

2. J. Pyrek et al.. Poi. J. Chem., 53,1971 (1979).

3. J. Varijien et al., Phytochemistry, 28, 2379 (1989).

4. ESCOP, vol.3. Proposai for European Monograph on Calendulae flos/Flos cum herba.

5. Monograph Calendula flos, Bundensameiger, no. 50 (Mar. 13, 1986).

6. Monograph Calendula herba, Bundensam.ei-ger (Lag. 14,1993).

 

 

DA: ALBERT Y.LEUNG

STEVEN FOSTER

ENCICLOPEDIA DELLE PIANTE MEDICINALI UTILIZZATE NEGLI ALIMENTI NEI FARMACI E NEI COSMETICI

ED. PLANTA MEDICA

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