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Helleborus niger

Rosa di natale

(Pianta Velenosa da non usare)*

Importante: i preparati galenici di questa monografia, sono riportati esclusivamente a titolo didattico o conoscitivo, poichè trattandosi di pianta molto velenosa, i suoi preparati sono di esclusiva competenza del farmacista (Adriano Sonnini)

AD ALTA RISOLUZIONE

PARACELSO dava come "elisir di lunga vita", cioè come geriatrico, una preparazione di foglie essiccate di rosa ài Natale, Helleborus niger, detto in tedesco anche radice nera da starnuto; finora sapevamo solo che nella radice di elleboro sono contenuti dei glicosidi cardioattivi, che si avvicinano a quelli della digitale; per questo in passato Rhizoma Hellebori era usato come medicamento cardiaco; tuttavia, a causa della cattiva tollerabilità, è oggi obsoleto. Il nome tedesco Nieswurz (radice starnutatoria) accenna già al fatto che la polvere del rizoma esercita un'azione irritativa locale considerevole, ragione per cui in passato era usata come starnutatorio. Molto illuminanti invece sono le ricerche fitochimiche di martinek sulle foglie di Helleborus niger. Egli trovò nelle foglie essiccate un glicoside fino allora sconosciuto, facilmente cristallizzabile. Da qui le asserzioni di Paracelso assumono una nuova luce: il suo elisir di lunga vita, che al suo tempo godeva di grande fama e diffusione, consisteva niente altro che nella somministrazione di un glicoside cardioaltivo in piccole quantità. Questo ricorda l'opinione di Fahrenkamp, alcuni decenni fa, che dava piccole dosi di 5-10 gocce al giorno di tintura di digitale agli anziani e ne otteneva un buon effetto. Paracelso aveva evidentemente scoperto con molta esattezza che le foglie secche di elleboro sono meglio tollerate che non le preparazioni della radice.

 

da Rudolf Fritz Weiss

Trattato di Fitoterapia

ed. APORIE

* nota del Webmaster

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