Contatto tra droga e acqua, duraturo nel tempo. Si taglia la droga a pezzettini o la si polverizza per aumentarne la superficie di contatto tra acqua e droga altrimenti i P.A. in superficie si solubilizzano facilmente e quelli interni devono aspettare la penetrazione dell'acqua. Sì lascia riposare mescolando ogni tanto (4-5 ore) perché l'agitazione aumenta la velocità di solubilizzazione. Spieghiamo il fenomeno con un esempio semplice: in un recipiente con acqua si aggiunge un cristallo di sostanza colorata e si vedrà un colore intenso vicino al cristallo ed uno sfumato mano a mano ci si allontana dallo stesso cioè se tutto è fermo la concentrazio-ne è massima vicino al cristallo.
Filtraggio di un liquido. La carta da filtro è piegata a formare un cono che si adatta alla superficie interna dell'imbuto . (Da Introduzione alla scienza fisica ed. Zanichelli)
Rapporto droga/acqua: 5 gr/100 gr.
Si può usare anche la stessa quantità di solvente in due fasi
diverse:
- 1/2 quantità di solvente + la droga per tre giorni, poi si cambia solvente, aggiungendo l'altra metà; infine si uniscono i due macerati e si filtra (con colino, o meglio con la carta da filtro).
L'inconveniente è che si estraggono anche degli enzimi per cui il macerato non dura a lungo ed imputridisce, quindi il preparato va usato entro 2-3 giorni. La concentrazione del P.A. è aleatoria e dipende dal tipo di droga, dallo stato di essicazione ecc., ovvero abbiamo macerati con concentrazioni diverse e quindi è meglio usare questo modo di preparazione con droghe a P.A. poco eroici, cioè poco attivi terapeuticamente. Il vantaggio è che l'operazione si esegue a T° più bassa di quelle precedenti per cui non si perdono quei principi volatili che costituiscono gli odori ed i sapori. Vedremo più a-vanti che la stessa operazione di macerazione può farsi con solventi diversi dall'acqua e allora avremo:
- enoliti usando vino (di qualità come Porto, Marsala, Bianco Secco);
- acetoliti usando aceto fine
- alcoliti usando alcool
- e altri preparati con i solventi più diversi (olio, etere, birra
ecc.).
E' una macerazione particolare, sempre a T° ambientale.
ESEMPIO DI PERCOLATORE
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Si riempie il cilindro di solvente, coprendo tutti i setti per 3-4 ore, poi si apre il rubinetto e si fa sgocciolare al giusto ritmo, da cui dipende la qualità della droga. Si aggiunge continuamente il solvente per tenere la droga sommersa, ovvero il solvente saturo sgocciola e viene sostituito da quello nuovo (ecco perché il tempo è più veloce che nella macerazione).
Se il P.A. è molto solubile, bisogna far sgocciolare velocemente, diversamente se è poco solubile occorre far sgocciolare lentamente. Non esiste un rapporto stabilito tra droga e solvente.