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Le stelle
nascono dallaggregazione di materiali e corpuscoli presenti nello spazio che, a
causa della attrazione gravitazionale, vengono a trovarsi in contatto e ad unirsi. Quando
questa unione non raggiunge un determinato valore di massa tale da innescare le reazioni
termonucleari allinterno del corpo, essa rimane un oggetto praticamente inerte, e
può essere un pianeta. Gli astronomi ritengono che il livello di massa tale da far
scattare le reazioni termonucleari sia poco più grande di quello di Giove che perciò, se
riuscisse ad accumulare ancora massa (sempre per forza gravitazionale) potrebbe diventare
una stella. Comunque, questi gas e corpuscoli che vanno aggregandosi, vanno piano piano ad
aumentare la propria energia cinetica e ad aumentare così la propria temperatura interna
del corpo, e quando questo raggiunge i 15.000.000 di gradi Kelvin "nasce" la
stella vera e propria che, a seconda della propria massa, rimarrà per un certo periodo
(più o meno lungo inversamente proporzionale alla massa) sulla cosiddetta Sequenza
Principale dalla quale poi uscirà per avviarsi verso una delle possibili "vie del
tramonto" cioè verso la sua morte. Le reazioni termonucleari fanno si che da nuclei
leggeri di Idrogeno vadano a formarsi nuclei più pesanti di Elio, ed altri elementi
chimici fino ad arrivare massimo al Ferro. La sintesi degli elementi chimici arriva a
questo limite perché per la sintesi di elementi ancora più pesanti occorrerebbero
energie maggiori poiché le reazioni sarebbero di tipo endotermiche e perciò essi possono
nascere solo di conseguenza a eventi di potenza devastante come lesplosione di
alcune stelle o come lipotetico big bang. Le stelle appartenenti alla sequenza
principale sono divise in categorie in base alla massa ma soprattutto un base alla loro
temperatura e luminosità che determinano anche la loro diversità di spettro di emissione
e di assorbimento (determinato anche dalla loro composizione chimica). Le classi quindi
sono: O, B, A, F, G, K, M. Il
sole appartiene alla classe G2 (le classi spettrali sono divise a loro volta in 10
sotto-categorie) e ha, diciamo, vissuto metà della sua vita: 5.000.000.000 di anni,
perciò tra altri 5 miliardi di anni uscirà dalla sequenza principale per avviarsi allo
stadio di nana bianca. Prima di arrivare a questo particolare stadio, una stella si avvia
inevitabilmente allo stadio di Gigante Rossa. Mentre allinizio delle reazioni nucleari si raggiunge un certo
equilibrio tra forza gravitazionale e espansione del gas causata dalla temperatura
elevata, quando termina la sintesi di un elemento (es. lElio) il nucleo della
stella, più denso, si contrae e, contraendosi ri-aumenta la temperatura, e, di
conseguenza si ri-espande e consente la sintesi di un nuovo elemento chimico ancora più
pesante. Quando queste reazioni arrivano al proprio limite, cioè la temperatura non è
sufficiente a sintetizzare un nuovo elemento , vuol dire che il "carburante" è
pressappoco esaurito e la stella diventa una Gigante Rossa, cioè la temperatura che
cresce per il collasso fa espandere il gas e la stella la quale successivamente si contrae
ma la forza gravitazionale non è più contrastata dalla precedente espansione del gas, e
la stella collassa definitivamente. Quindi a seconda della propria massa iniziale diventa
o un Corpo Planetario o una Nana Bianca, o una Stelle di Neutroni o, infine un Buco Nero. Come ho già anticipato, se
una stella ha piccola massa, in seguito al collasso che segue la fase di gigante rossa, si
contrarrà fino a diventare un pianeta, e questo può essere considerato il punto di
arrivo delle stelle più piccole con massa inferiore a quella del sole. La massa di queste
stelle è infatti relativamente piccola per causare una forza di gravità tale da
contrastare le altre forze presenti in natura (elettromagnetica, nucleare etc.) come
avviene invece per stelle di massa maggiore che, quando collassano, mettono a dura prova
la forza elettromagnetica che respinge i loro atomi per contrastare la gravità. In questo
caso, in poche parole, la gravità continua far collassare la stella finché non trova una
forza uguale e contraria che la contrasti e faccia si che si raggiunga un punto di
equilibrio nella stella. Questa forza è appunto quella elettromagnetica, cioè di natura
elettrica. Questo tipo di stella che viene a formarsi è una cosiddetta Nana Bianca: nana per le sue piccole
dimensioni e bianca perché emana una luce bianca fioca a causa delle sue piccole
dimensioni, inoltre questo tipo di stella dovrebbe ruotare più velocemente in base al
principio di conservazione del momento angolare e presentare alla superficie una gravità
molto maggiore ad esempio di quella del sole, nonostante le sue ridotte dimensioni, dovuta
alla maggiore densità del corpo.
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Il guscio di una
Nana Bianca |
Come una
farfalla, una Nana Bianca inizia la sua esistenza espellendo il bozzolo che l'ha racchiusa
durante la sua formazione. Secondo questa analogia, il Sole è ancora un bruco ed il
guscio di gas espulsi diventerà sicuramente il più bello di tutti ! Ciò però non
accadrà prima che trascorrano almeno 5 miliardi di anni. Il bozzolo nell'immagine, la
nebulosa planetaria denominata NGC 2440,contiene una della più calde Nane Bianche
conosciute. La stella nana bianca può essere riconosciuta come il puntino bianco in
prossimità del centro della fotografia. |
Vi sono stelle con massa iniziale
decisamente superiore che riescono comunque a perdere massa sufficiente per diventare una
nana bianca anziché una stella di neutroni: esse sono appunto delle stelle particolari
dette Novae o Supernovae che non tratterò a fondo.
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L'onda d'urto
di una SuperNova |
Circa 15.000
anni fa, una stella nella costellazione del Cigno esplose. L'immagine ci mostra una
porzione dell'onda d'urto, ancora in espansione, proveniente dalla supernova. La
collisione dei gas dell'onda d'urto in espansione con le nubi di gas in quiete nello
spazio interstellare, li ha surriscaldati ed ha formato lo spettacolare groviglio di
colori, conosciuto come Pizzo del Cigno o Anello del Cigno nella
costellazione omonima. |
Le stelle di neutroni sono invece
il risultato a cui pervengono stelle di massa ancora più elevata, poiché, sempre come
conseguenza del collasso seguito alla fase di gigante rossa, la forza gravitazionale
riesce a vincere anche la forza elettromagnetica riducendo ulteriormente il volume della
stella finché non trova una forza verso lesterno che la contrasti; riesce a
trovarla nella forza nucleare, che è molto intensa a piccole distanze. Infatti
allinterno di questoggetto che prende il nome di Stella di Neutroni i
nuclei si trovano praticamente a contatto, spinti dallenorme massa, a tal punto che
si forma il cosiddetto Neutronio, cioè i protoni e gli elettroni riescono ad unirsi
formando particelle neutre (appunto altri neutroni) che si trovano molto vicine tra di
loro. Le stelle di neutroni sono ancora più piccole delle nane bianche, devono avere una
gravità alla superficie elevatissima (anchessa maggiore di quella delle nane
bianche) dovuta ovviamente alla gran quantità di materia riunita in così poco spazio:
esse sono difficili da osservare, ma si possono localizzare grazie alla elevatissima
velocità di rotazione che fa si che lenergia irradiata dai poli magnetici (in
genere non coincidenti con quelli di rotazione) sotto forma di vari tipi di raggi ed onde,
appaia come una sorta di pulsazione, e perciò sono denominate Pulsar. e
ora arriviamo allipotesi in cui la massa di una stella sia talmente elevata che, pur
perdendo massa in qualche modo, ne conservi una quantità tale da vincere non solo la
forza elettromagnetica, ma anche la forza nucleare "rompendo" il cosiddetto
neutronio: cosa succederà? È presto detto, anzi ipotizzato: gli astronomi e gli
scienziati, ragionando su questo problema hanno dedotto che la forza di gravità non possa
trovare altre forze che la contrastino e perciò nasca un oggetto in continuo
"rimpicciolimento" e "accrescimento" allo stesso tempo, che
continuerà ad accumulare massa allinfinito in spazi infinitamente piccoli, e avente
una gravità tale che la sua velocità di fuga sia addirittura maggiore della velocità
massima a noi conosciuta: la velocità della luce. Perciò questoggetto non
presenterebbe nessuna radiazione luminosa e sarebbe sorprendentemente difficile da
individuare, sarebbe una sorta di buco che si appropria di tutto ciò che si trovi nelle
sue vicinanze, e perciò gli è stato dato il nome di Buco Nero. È stato
ipotizzato il probabile comportamento di un tale corpo che, se si trovasse vicino ad un
qualunque altro corpo stellare/planetario dovrebbe continuamente "rubargli"
massa, ed è proprio da questa sorta di "furto" che si è pensato di poter
localizzare un buco nero. la massa attirata dal buco comincerebbe ad aumentare la propria
energia cinetica avvicinandosi ad esso in una sorta di spirale, e aumenterebbe di
conseguenza la propria temperatura a tal punto da emettere radiazioni sotto forma di Raggi
X, e perciò questultimo "grido di morte" della materia sarebbe sinonimo
della presenza di un buco nero nelle immediate vicinanze. È stata individuata una potente
fonte di Raggi X proprio al centro della nostra galassia, il che fa supporre la presenza
di un enorme buco nero in quel determinato punto, ma ci sono state tante speculazioni e
ipotesi su questargomento poiché affascina e spaventa allo stesso tempo lidea
della "fine" della materia e comunque di un concetto limite nella nostra
conoscenza.
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L'ammasso delle
Pleiadi |
L'ammasso delle Pleiadi, o
M45, è uno dei più luminosi ammassi stellari aperti dell'emisfero settentrionale. |
E' formato da
numerose stelle calde che si sono formate nello stesso momento all'interno di una vasta
nube di gas e polveri interstellari. L'alone che le circonda è dovuto alla polvere che
ancora le avvolge e che riflette principalmente la luce blu.Ad occhio nudo sono visibili
almeno sei stelle di questo ammasso, un piccolo binocolo le mostra in tutto il loro
splendore grazie alla possibilità di questo strumento di inquadrare l'intero ammasso.
Sono sei delle sette stelle più brillanti che lo compongono e sono note anche con il nome
di Sette sorelle. |
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La Stella più
luminosa conosciuta |
Una nuova luminosa stella
è stata scoperta nella notte. Questa nuova brillantissima stella è così lontana e così
oscurata dalle polveri che è stato necessario utilizzare l'Hubble Space Telescope per
confermarne l'esistenza. |
Nel 1990, si
venne a conoscenza dell'esistenza di una stella, denominata Stella Pistola, al centro
della nebulosa che porta lo stesso nome: la Nebulosa Pistola. Nel 1995, si ipotizzò che
la Stella Pistola fosse così massiva da espellere la materia che attualmente forma la
Nebulosa Pistola, Adesso, nuove osservazioni dell'Hubble Space Telescope hanno confermato
la relazione tra gli spettri della stella e quelli della nebulosa. Tra i dati più
impressionanti di questo astro troviamo la sua luminosità, 10 milioni di volte superiore
a quella del nostro Sole e che è circa 100 volte più massiva. Gli astronomi, al momento,
sono incerti sul modi cui si sia formata e su come si evolverà in futuro. |
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Una stella ruba
massa ad un'altra: un Sistema Binario |
E' questo il caso illustrato
nel disegno.
I gas, strappati da una stella gigante blu, vanno ad alimentare un disco di accrescimento
intorno alla stella binaria compatta, le ruotano vorticosamente intorno, si riscaldano e
possono anche "cadere" sulla sua superficie. Le condizioni estreme che si
producono quando questo avviene, molto spesso provocano rilevabili produzioni di
radiazioni X, gamma o anche esplosioni, come nel caso delle variabili cataclismiche. |
In un
sistema binario, la stella di massa maggiore si evolve più velocemente e può diventare
un oggetto compatto, come una Nana Bianca o una Stella di Neutroni o anche un Buco Nero.
Quando la stella di massa minore passa alla fase di espansione della sua evoluzione, può
essere talmente vicina alla stella compatta da far cadere gli strati esterni
dell'atmosfera sulla stella compagna stessa. |
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Il Sole: una
prossima Gigante Rossa |
Il nostro Sole ci presenta ogni giorno un
volto diverso. L'immagine è stata presa il 15 maggio 1996. Le macchie chiare a
destra del centro sono regioni attive note come facole (o plages). Al momento, il Sole
presenta pochissime regioni attive o macchie solari, si ritiene che si stia concludendo la
fase del minimo solare. L'attività del Sole aumenterà nei prossimi sei anni fino a
raggiungere quello che viene chiamato il "massimo solare". La nostra stella
compie questo ciclo di massimi e di minimi in 11 anni. |
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