L'ASCESA DELLO STALINISMO

Dopo il ritiro e la morte di Lenin nel 1924, alla guida del Partito Comunista dell’Unione Sovietica si pose la cosiddetta Troika, una sorta di triumvirato formato da Stalin, Kamenev e Zinoviev. Tra i maggiori esponenti della rivoluzione d’Ottobre rimaneva Trotzkij, che era però contrario alla politica condotta da Stalin, il quale in poco tempo aveva di fatto isolato gli altri componenti della Troika, si era appropriato del potere e intendeva mettere da parte l’Internazionale Comunista (Komintern) per impegnarsi allo sviluppo del Comunismo in un solo paese, mentre Trotzkij si voleva impegnare nella diffusione internazionale del Comunismo. Come già detto Stalin si era praticamente impadronito del potere, era riuscito ad isolare anche i compagni, a far espellere Trotzkij dal Partito Comunista, a farlo confinare in Asia Centrale (1928) e a farlo poi eliminare da un sicario nel 1940. Purtroppo Kamenev e Zinoviev si erano accorti troppo tardi delle intenzioni di Stalin, e si erano alleati con Trotzkij solo all’ultimo momento, rafforzando in effetti quello che era il potere del dittatore. Nel frattempo, nel PCUS, Stalin aveva vietato ogni frazionismo interno limitando notevolmente ogni forma di dissenso tra le file degli stessi comunisti, aveva abrogato la NEP promossa da Lenin (Nuova Politica Economica che si proponeva di reintrodurre parzialmente e limitatamente la proprietà privata per rilanciare in alcuni settori la produzione e la distribuzione) e l’aveva sostituita coi suoi Piani Quinquennali, che consistevano in programmazioni economiche della durata di 5 anni che vennero attuati dal 1928 al 1938 e che comportarono il famoso sterminio dei Kulak, proprietari terrieri che si erano arricchiti secondo gli incitamenti della NEP di Lenin, e che ora erano restii a cedere le loro terre allo stato e si opponevano fortemente. Il Regime Staliniano portò con se anche altre atrocità: i Gulag, campi di lavori forzati dove chi non era in grado di lavorare veniva ucciso, le Purghe, ovvero le depurazioni della popolazione e del partito dagli oppositori, e i processi meno che sommari per condannare all’istante al minimo sospetto. Stalin arrivò anche a manipolare la scienza asservendo alcuni scienziati alle ideologie del regime, come Trofim Denisovic Lysenko che sosteneva l’ereditarietà dei caratteri acquisiti (nasce da qui il Lysenkismo). Nell’abile propaganda del totalitarismo vennero poi inseriti modelli particolari, come quello del minatore Aleksej Stakhanov, capace di estrarre in un turno di lavoro quantità di carbone sette volte superiori alla media (nasce da qui il termine italianizzato Stacanovismo). Stalin rimase alla guida della Russia, piegandola al suo Comunismo fino alla sua morte, avvenuta nel 1953.

 

PRECEDENTE

 

PAGINA PRINCIPALE