DIMENSIONI: Ettari 378

NUMERO CASE: circa 27

GIORNO FESTA: Settimana prima o dopo Pentecoste.

 

IL VILLAGGIO

Il villaggio dove viene fatta la festa è a 7 Km dal centro abitato di Escolca.

Confina a Est con Mandas, a Ovest con Villanovafranca, a Nord con Gesico e a Sud con Barumini e Gergei.

Veduta del villaggio di San Simone

Il villaggio di San Simone ha circa una trentina di casette dette in dialetto "Lolle" dove ogni famiglia va a festeggiare per la festa ed è popolato solo due giorni all’anno, giorni nei quali appunto si festeggia il santo. Esso è uno dei pochi villaggi rimasti in Sardegna che ha tenute le sembianze antiche, infatti non ci sono ne condutture di acqua potabile ne tantomeno di corrente elettrica. Per illuminare la notte ci sono solo delle fiaccole che sono state messe solo nel 2001. In due sole case sono stati messi i panelli solari per acqua calda e corrente elettrica.

LE LEGGENDE

Questa festa viene fatta ad Escolca da molto tempo, possiamo dire da secoli. Le leggende sono due le quali raccontano il possesso del villaggio.

Cocchio antico 1956 La prima leggenda narra di una pestilenza che si abbatté nel villaggio di san Simone: gli abitanti cercarono rifugio nei paesi vicini tra i quali Mandas, Villanovafranca e Gergei che gli cacciarono via, arrivati ad Escolca gli accolsero con molta gentilezza e così per ringraziarli gli concessero tutte le terre molto fertili ad Escolca. La seconda leggenda narra che morirono tutti gli abitanti di san Simone così Escolca e Mandas si contesero il territorio, Mandas diceva che doveva essere loro perché erano più vicini, mentre Escolca ribatteva che non centrava niente. Così si decise di far gareggiare due buoi attaccati allo stesso carro e chi avrebbe vinto si sarebbe preso il territorio. Vinse il bue di Escolca che trascinò il bue di Mandas verso Escolca.
LA FESTA DI PRIMA

La festa di prima era come adesso, non è cambiato molto, perché si è deciso di tenere le tradizioni antiche, a parte che prima la processione dal centro abitato al villaggio veniva fatta a piedi dietro il carro con i buoi.

Una volta arrivati al villaggio si cenava là e si restava anche a dormire.

La sera seguente si partiva di nuovo in processione dietro i buoi passando da Mandas e fermandosi nel bivio di Serri per fare la merenda.

Cocchio antico1957

 

LA FESTA DI OGGI

Il sabato sera verso le 4:00 si parte, dopo la messa in parrocchia, verso il villaggio di san Simone.

A differenza di prima adesso il santo viene trasportato in trattore. Però adesso si sta discutendo di tornare come ai vecchi tempi, infatti nell’anno 2001 si è tornati alla vecchia tradizione di portare il santo con i buoi.

Il santo è seguito da una folla di gente che va a piedi e da altri camion o trattori addobbati con lenzuola bianche e con molti fiori, così le persone si siedono dietro in "cascioi". Circa 2 ore dopo si arriva al villaggio di san Simone dove si fa festa e si balla in piazza; più tardi, verso le 21.00, tutti si recano nelle loro "Lolle" per riunirsi per la cena.

E' tradizione dopo cena andare in chiesa a cantare il rosario in sardo. Dopo il rosario verso le 22.00 ci si reca in piazza per ballare tutta la notte.

A notte fonda si fa il giro delle "Lolle" dove si offre da bere il vino di propria produzione.

Processione
Il cocchio 2001 Di solito alcune persone rimangono anche a dormire nelle proprie "Lolle", ma adesso è più la gente che torna nel centro abitato, perché con i mezzi moderni si può rientrare facilmente a casa.

La mattina seguente si fa la messa nella chiesetta seguita dalla processione con la Benedizione dei Campi.

Dopo la processione ognuno torna nella sua "Lolla" per riunirsi per il pranzo.

Verso le 16.00 si fa di nuovo il giro delle "Lolle" e subito dopo si riparte per il paese di Escolca.

LE SOSTE

Tornando dal Villaggio verso Escolca si fanno due soste: una a Mandas e una al bivio di Serri.

Arrivati al centro abitato di Mandas ci si ferma in piazza dove si suona e si balla per un po’ di tempo.

Dopo ognuno risale sul suo carro e si riparte verso Escolca.

Arrivati al bivio di Serri ci si ferma un’altra volta, dove si fa la "merenda" che ormai è diventata più una cena che altro.

Anche qui si balla,e dopo circa mezz’oretta si riparte.

Dopo questa lunga sosta finalmente si arriva a Escolca dove accompagnano il santo in chiesa poi ognuno rientra nella propria abitazione.

 

I GOCCIUS

Zelantissimu Pastori de Santa Religioni

RIT.

Sant' Apostulu Simoni Siàis nostru intercessori.

In Galilea nascestis de Cana in sa cittadi sa Virtudi e Santidadi prestu in pratica ponéis esempiu a totus séis de piedadi e fervori.

RIT.

Sant' Apostulu Simoni siàis nostru intercessori.

Portat pia tradizioni chi bos fistis su Sposu ch' in modu avventurosu hat tentu benedizioni de Maria cun digniazioni e de Gesus Redentori

RIT.

Sant' Apostulu Simoni siàis nostru intercessori.

Po su prodigiu potenti chi operat su Salvadori cambiendi cun amori s' acqua in binu eccellenti Bos 'i féis seguaci ardenti de su divinu Sennori.

RIT.

Sant' Apostulu Simoni siàis nostru intercessori.

In s' Evangeliu acclamau Grand' Apostulu zelanti po su zelu chi costanti dimostrais smisurau po Gesus Crucifissau cun vivissimu amor.

RIT.

Sant' Apostu Simoni siàis nostru intercessori

A su zelu bostru ardenti a su fervori infinitu ne s' Africa ne s' Egittu non pàrit sufficienti sa léi de s' ONNIPOTENTI predichendi cun fervori.

RIT.

Sant' Apostulu Simoni siàis nostru intercessori

De Giuda in cumpangìa in sa Persia seis passau e s' Evangeliu Sagrau annunciais cun energìa cun consòlu est arricìa sa léi de su Salvadori.

RIT.

Sant' Apostulu Simoni siàis nostru intercessori.

De vida tantu preziosa non est digna prus sa terra e cun d' una dura serra tenéis morti dolorosa, bolat s'anima gloriosa po s'uniri a su CREADORI.

RIT.

Sant' Apostulu Simoni siàis nostru intercessori.

In su celu s'ultimau o Apostulu eminenti bos'i pregaus divotamenti siàis nostru abogau sempri éis essi invocau ascurtaìnos cun amori.

RIT.

Sant' Apostu Simoni siàis nostru intercessori.