Campodimele Campodimele
è situato sulla cima di un ripido colle di origine
carsica alto m. 647 e la sua superficie è di 38 kmq.
L' attrbuzione del nome deriva dal latino " Campus
Mellis " ossia Campo di Miele, perchè un tempo sul
promontorio vi era un' abbondante produzione di miele.
Esso sarebbe sorto sulle rovine di Apiola, antichissima
città latina, che prendeva nome appunto dalle api.
Assediata, conquistata e distrutta da Tarquinio il
Superbo (V° Re di Roma) duranta le guerre per il
predominio del Lazio. Il paese nei suoi vicoli e nei suoi
scorci conserva caratteristiche che da un lato richiamano
al Medioevo Italiano, e dall'altro risentono
dell'influsso Arabo, subito sopratutto ad opera dei
Saraceni durante il IX e gli inizi del X secolo.
Fù anche rifugio e preda dei briganti, sia per gli ampi
boschi che offrivano sicuri nascondigli e, sia per la
sicurezza della Rocca. Nel complesso un vero grande
patrimonio culturale architettonico ed ambientale di
millenarie tradizioni è offerto da questa antichissima
Rocca.
Il paese è un centro da visitare per le sue rare
qualità e per le...... prospettive: una fonte sorgiva da
cui zampilla fresca acqua oligominerale " Faggetina
" .
L'aria pura ed ossigenata, cibo genuino è tutto ciò che
serve per una vita piacevole e lunga nel tempo, non per
nulla Campodimele è definito " il Paese della
longevità ".
Infatti alla base dell'indagine condotta dall'
Organizzazione Mondiale della Sanità, è emerso che a
Campodimele si vive di più grazie alle condizioni
climatiche ed alla sua alimentazione.
In virtù di questo primato Campodimele è meta di
numerosi giornalisti , ricercatori, operatori turistici
sia Italiani che esteri.
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Madonna del Rosario I
festeggiamenti si svolgono a Taverna (frazione di
Campodimele) la prima domenica di Ottobre. Molto
interessante visitare la Fiera.
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Sant'Onofrio Si
celebra questa festività il 12 Giugno.( Il santo
Anacoreta vissuto nel IV-Vsecolo ,Patrono eProtettore di
Campodimele ) .La sua venerazione è sempre molto sentita
presso l'intera comunità Campomelana compresa quella
degli emigrati all'estero.I festeggiamenti si svolgono in
Piazza Capocastello ed è antica tradizionein quel giorno
gustare le lumache in salsa verde, ovvero:"le
ciammotte ammuccate".Il culto di Sant' Onofrio è
particolarmente radicato nella popolazione campomelana.
Trae origine da tempi molto lontani, da quando i
Benedettini del monastero di Montecassino, nel secolo XI,
costruirono su un attiguo colle e sulle orme degli
eremiti, un cernobio, per volontà dell'Abate Desiderio.
Divenuto sempre più noto e frequentato dai postori e dai
boscaioli dei Monti Ausoni ed Aurunci, esso evocò la
spirituale persona di Onofrio, Grande anacoreta vissuto
certamente in un paesaggio isolato e sereno della Tebaide
in Egitto, presumibilmente molto simile a quello in cui
sorge il Convento di Campodimele.
Sant' Onofrio divenne così il Patrono di questo paese e
la sua venerazione ha resistito ai secoli. Oggi, come
mille anni addietro, i fedeli campomelani, siano essi
residenti nel paese o emigrati in terre lontane alla
ricerca di lavoro e sostentamento per la famiglia,
celebrano il loro Protettore secondo le più antiche
tradizioni.
La ricorrenza si festeggia il 12 Giugno con riti
religiosi e manifestazioni di giubilo civile.
Il trenta dello stesso mese un pellegrinaggio a piedi ,
dal paese al convento, porta tutti i fedeli a
raccogliersi per la celebrazione della Santa Messa nella
restaurata Chiesa rurale.
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San Rocco Il 16
Agosto in Piazza Municipio si svolge la festa.
La popolarità del Santo compatrono è dovuta al suo
ruolo di intercessore nella guarigione della peste. Sulla
figura del Santo s'intrecciano poche notizie e molte
leggende , tanto che la chiesa nella quale i suoi resti
furono sepolti è rimasta finora ignota.
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San Michele Sorge
sul punto più alto del borgo medievale.
Anticamente dedicata a S.Angelo. La chiesa, già a tre
navate, si fa notare per la semplicità e l'armonia delle
sue linee architet- toniche. Pregevoli opere sono con-
servate al suo interno:
Trittico del sec.XVII (Vergine, tra S.Sebastiano e San
Rocco)
Trittico del sec.XV a firma di G.da Feltre (Vergine con
bambino)
Tabernacolo marmoreo (sec.XV)
Tela raffigurante S.Michele Arc. di Antonio Sicurezza
(1956)
Reperti archeologici altare di sant'Onofrio.
Monastero di Sant'Onofrio (sec.XI)
All'origine sorgeve in zona piu bassarispetto
all'attuale. In seguito a distruzione, l'Abate Desiderio
di Montecassino ne ordinò la ricostruzione in zona più
alta.
I Benedettini lo usarono come luogo di preghiera e di
meditazione, mentre gli spazi adiacenti erano adibiti ad
orto con un grosso cisternone per la raccolta di acqua.
Gli eventi bellici e l'incuria lo ridussero ad un cumulo
di macerie. All'interno esisteva un altare e tre nicchie
con statue lignee di S.Antonio Abate, S.Onofrio e
S.Pafinunzio.
Il Monastero è stato comunque riedificato ed è meta di
pellegrinaggi religiosi. Montecassino.
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Santuario della Madonna
della Civita Il Santuario della Madonna della
Civita si staglia sul monte Fusco (673 m. slm), detto
della Civita. È come un balcone tra Ausoni e Aurunci con
belvedere sul Tirreno. Si trova fin dal medioevo al
centro dei sentieri che conducevano al Gofo di Gaeta,
alla Ciociaria, all'Abruzzo. Il monte della Civita
acquisì importanza grazie alla venerazione del ritratto
della Madonna Odigitria, che la tradizione volle
attribuire alla mano di S. Luca Evangelista. Per un
evento miracoloso il ritratto bizantino, forse scampato
all'iconoclastia, come accadde per altri esemplari, fu
rinvenuto su di un leccio sul monte Fusco e da allora,
forse prima del Mille, divenne meta di pellegrinaggi.
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Sagra Gastronomica Il
20 Agosto serata gastronomica con degustazione del piatto
tipico locale "Laina e Fagioli", accompagnato
da formaggio, olive, pane di grano cotto nel forno a
legna, vino e tanti dolci.
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Sagra della Cicerchia Si
svolge il 6 Agosto in località Taverna, con degustazione
di questo prodotto locale , accompagnato da
salsiccie,pane di grano e ...un buon bicchiere di vino.
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