Il WEB dell'ASPIDE !?!

 

an00529_1.wmf (20754 byte)j0103768.wmf (4610 byte)

 

Il Cavallo è un grande atleta!!!

Se non riuscite a "capire" il vostro "amico",

LEGGETE QUI SOTTO !!

 

1) homepage
2) il cuore del cavallo
3) la soglia anaerobica
4) lattacidemia
5) chi sono
6) casi clinici
7) risposte cardiache

 

Influenza dell'emotività di un cavallo sulla sua frequenza cardiaca

 

In base ai ripetuti esperimenti mediante l'uso del cardiofrequenzimetro ho potuto riscontrare quanto la sensibilità e soprattutto l'emotività del cavallo trottatore siano in grado di influenzare il suo battito cardiaco: esistono infatti cavalli "freddi" nei quali le modificazioni cardiache sono molto contenute e cavalli emotivi che presentano variazioni notevoli della frequenza cardiaca.

Un cavallo "freddo" presenta allo stato di riposo un battito regolare indipendentemente dalla presenza o meno di persone, rumori, od altri cavalli. Tale battito in tali condizioni si presenta in un intervallo che va dai 25 ai 35 battiti per minuto (BPM). Un cavallo emotivo, posto nelle stesse condizioni, presenta un battito estremamente accellerato che si aggira sui 50-60 BPM.

Durante la vestizione di un soggetto normale o "freddo" la frequenza cardiaca aumenta gradualmente portandosi sui 60-70 BPM mentre in un soggetto emotivo può arrivare addirittura a 100 BPM.

j0103772.wmf (5608 byte)

Quando un cavallo, in piena attività fisica, viene condotto in pista, durante il tragitto il battito si porta, in un soggetto normale o "freddo", su livelli di 90-110 BPM, mentre un soggetto emotivo presenta una frequenza cardiaca di 150-180 BPM.

In condizioni standard il cavallo deve supportare il peso del sulky che è approssimativamente di circa 20 kg ed il peso del trainer/driver (circa 70 kg). Durante l'allenamento il cavallo deve supportare il peso del ghig (una variante del sulky estremamente più pesante, circa 80 kg, ad uno o due posti) ed il peso di due trainer, uno che guida il cavallo e l'altro adibito alla lettura del cardiofrequenzimetro e quindi un peso approssimativo di circa 160 kg. Ho constatato che la presenza di un trainer in più, durante il passo, comporta una differenza di 6 - 7 BPM.

L'entrata in pista è particolarmente sentita per i soggetti emotivi che presentano una frequenza al di sopra dei 200 BPM. Alcuni soggetti estremamente sensibili all'entrata in pista hanno fatto registrare battiti attorno ai 220, vicini alla Frequenza Cardiaca Massima (la FCM va dai 220 ai 240 BPM a seconda dei soggetti), per poi abbassarsi su livelli più standard dopo un paio di giri di riscaldamento. Altri soggetti invece non hanno fatto registrare nessun evidente cambiamento della frequenza al momento di entrare in pista: sono comunque abbastanza rari.

Normalmente il battito cardiaco tende a portari sui livelli standard al momento di intraprendere un treno di riscaldamento, attorno ai 130 - 140 BPM: è curioso come nei soggetti emotivi il cuore acquisisca un comportamento regolare solo nel momento in cui essi vengono sollecitati. Durante la prova in pista possono riscontrarsi picchi massimi di frequenza cardiaca causati dal passaggio di autobotti, di altri cavalli, o semplicemente dalla presenza di oggetti che incuriosiscono il cavallo, il quale risponde con piegamento della testa e scarto nella direzione opposta alla posizione dell'oggetto: una volta passato l'ostacolo disturbatore la frequenza ritorna ai livelli normali precedenti.

Al termine di una prova di sforzo, la frequenza cardiaca presenta valori al di sopra dei 200 BPM; normalmente occorrono circa 5 minuti di passo per far abbassare la frequenza ai valori di recupero, valori che corrispondono a circa 120-130 BPM: ovviamente più tempo intercorre per raggiungere questo valore, più il soggetto è estremamente affaticato e soprattutto poco allenato; al contrario intervalli di tempo di recupero la di sotto dei 5 minuti, sono indicatori di una buona capacità di recupero del soggetto che risulta ben allenato.

Infine è anche curioso ricordare che, al momento di intraprendere l'uscita della pista, la frequenza cardiaca si abbassa notevolmente (soprattutto per i soggetti emotivi) portandosi sui livelli di 90-110 BPM, valori che rimangono tali fino al raggiungimento delle scuderie.

                                                                                                 

                                                                   ettore ballardini