Paga di più per 50 MHz in meno!

di
Matteo Fulgheri

 

Bene, ora che abbiamo tutti letto le notizie, ci siamo arrabbiati, abbiamo preso a pugni il muro di casa per sfogarci, vediamo un po’ di capire che diavolo è successo alla linea PowerMac G4.
Originariamente Apple aveva proposto tre modelli, rispettivamente a 400, 450 e 500 MHz. Il modello di fascia bassa, il 400, avrebbe dovuto essere disponibile da subito; il 450 da metà Ottobre ed il 500 da fine Ottobre. Circa. Poi sono cominciate ad arrivare voci secondo le quali ci sarebbero invece stati ritardi (ed anche grossi) sui tempi di consegna delle nuove macchine. Fino a ieri la situazione era questa: i primi G4 @ 400 erano appena arrivati (da non più di una decina di giorni) e si aspettava con ansia il modello 450, mentre per il 500 si erano ormai quasi perse le speranze. E poi la Terra tremò…

Nella conferenza stampa in cui Apple doveva solo annunciare i guadagni per questo trimestre fiscale ci sono state un paio di sorprese, ma ci arriveremo dopo. I risultati fiscali di Apple sono stati piuttosto bassi, e di questo eravamo stati avvertiti tempo fa: Apple aveva accusato Motorola di non riuscire a sostenere i ritmi di produzione promessi, e per questo motivo aveva annunciato che i profitti sarebbero stati più bassi, proprio per la mancata consegna di molti G4.
Motorola si era difesa arrampicandosi sugli specchi dicendo che… bla bla bla, Apple lo sapeva, bla bla bla… Evidentemente le cose, in queste settimane, non si sono risistemate affatto: Apple ha infatti annunciato di aver tagliato non i prezzi, ma le prestazioni dei nuovi PowerMac G4 per far fronte alla carenza di processori causata dalle difficoltà di Motorola.
Motorola è infatti, fino alla fine dell’anno, il solo produttore di processori G4. Come mai? Per il semplice fatto che IBM non aveva alcun motivo di includere nella propria linea di processori PowerPC le istruzioni AltiVec (o Velocity Engine) sviluppate da Motorola. Questo perché IBM utilizza i processori PowerPC anche e soprattutto sui suoi network server di fascia alta, in cui un set di istruzioni multimediali serve a poco o a nulla. IBM avrebbe infatti preferito puntare più sulla velocità pura in termini di MHz, piuttosto che su un set di istruzioni che avrebbe, tra le altre cose, richiesto una ricompilazione del software per mostrare i suoi benefici.
Non ci sentiamo di biasimare Big Blue per questa scelta. Fatto sta che, non riuscendo ad accordarsi sulle specifiche del processore G4, IBM decise di lasciare campo libero a Motorola, che da sola avrebbe dovuto fornire ad Apple i processori da utilizzare sulle nuove macchine.
Beh, Motorola non ce l’ha fatta.

Il dietro le quinte di ieri è probabilmente questo: Apple ha stretto accordi (presumibilmente molto remunerativi, sia in termini di soldi che di prestigio) con IBM per un suo ritorno attivo nel consorzio PowerPC. Da Gennaio infatti anche Big Blue inizierà a produrre processori G4, presumibilmente (ma non possiamo esserne certi) con istruzioni AltiVec.
Nel frattempo Apple, per far fronte alle deficienze di Motorola, ha abbassato la velocità di clock dei G4 di 50 MHz su tutta la linea, lasciando però inalterato il prezzo. In effetti i prezzi per la stessa macchina sono aumentati (prendiamo ad esempio il modello 450): Apple si giustifica riparandosi dietro l’aumento dei prezzi della RAM. Ma secondo noi un abbassamento dei prezzi anche solo simbolico sarebbe stata la cosa migliore.
Bisogna però considerare che così facendo Apple ha finalmente delle macchine in pronta consegna. Una perplessità: il modello 350. 350 MHz sono davvero pochi, anche e soprattutto in termini di immagine. Inoltre, se parliamo di software non ottimizzato per Velocity Engine, ossia il 99.9% del software in circolazione, il modello a 350 MHz è davvero l-e-n-t-o. Cioè, lento quanto un G3 @ 350, che però costa sensibilmente di meno.
Per aggiungere altro danno alla beffa, bisogna poi considerare che la scheda madre su cui è basato il 350 è ancora la Yikes, ossia una versione leggermente modificata della scheda Yosemite dei G3 bianchi e blu. Quindi niente bus AGP, niente AirPort, niente FireWire interno, niente ATA/66; praticamente un G3 @ 350 al doppio del prezzo.

Comunque non ci sentiamo di biasimare troppo Apple per quanto è successo. Si, un calo di prezzo anche solo simbolico ci sarebbe stato bene. E se proprio ce lo chiedete, riteniamo sarebbe stato più saggio stare dalla parte di IBM per quel che riguarda l’evoluzione del PowerPC G4 (i G3 di IBM per la fine dell’anno viaggeranno a 800 MHz, non dimenticatelo!).
Ma chi va biasimato, e non di poco, è Motorola, che ha nei confronti di Apple una condotta ben poco professionale, non è mai disposta a riconoscere le sue colpe, e si ostina (anzi, oramai dovrei dire ostinava) a mantenere nei confronti di IBM (vero inventore del PowerPC) una posizione di oltremodo irritante arroganza, peraltro a nostro giudizio totalmente ingiustificata.
Ci rallegriamo solo per il danno d’immagine (ed infine economico) che tutta questa situazione causerà alla lunga a Motorola: “se voi non ne siete capaci, c’è sempre IBM”.

La morale è sempre quella, paga i tuoi errori Motorella…

 

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