Parte 2: indagini geotecniche
3. Aspetti generali delle indagini
3.1. Articolazione delle indagini
Le indagini geotecniche e la capacità di analisi dei dati
raccolti sono di fondamentale importanza per la costruzione di un modello
matematico del terreno di fondazione il più possibile vicino alla realtà che
consenta il migliore utilizzo delle tecnologie disponibili.
L'importanza di tali indagini aumenta all'aumentare del costo dell'opera
(gallerie, dighe in terra, piste aeroportuali, ecc.), perciò, per le opere più
comuni, spesso è conveniente ricavare i dati necessari da un esame delle opere
esistenti nella zona.
Le indagini si articolano in fasi successive come:
A. indagini per lo studio di fattibilità: si studia la stratigrafia e la
posizione delle falde idriche in linea di massima;
B. indagini in fase di progetto: s'individua la posizione dell'opera in seguito
a indagini più approfondite ed accurate;
C. indagini in corso d'opera: sono utili per eventuali modifiche in corso
d'opera e in particolare nella costruzione di gallerie;
D. monitoraggio delle opere: si esegue per controllare il comportamento delle
opere nel tempo ed acquisire nuovi dati di studio.
Nella pratica corrente C e D sono omessi.
3.2. Estensione delle indagini
Le indagini devono essere estese all'interno di un volume di terreno detto
"significativo" che, con le sue caratteristiche, influenza in modo
apprezzabile il comportamento dell'opera e le cui dimensioni dipendono da quelle
dell'opera e dalla sua importanza.
In particolare, la normativa italiana stabilisce che la progettazione
geotecnica deve sempre esser basata sulla caratterizzazione geotecnica dei
terreni di fondazione ottenuta per mezzo di rilievi, indagini e prove.
4. Mezzi d'indagine
Le metodologie d'indagine disponibili sono molto variabili come accuratezza e
come costi a seconda delle necessità progettuali e possono essere distinte in
due categorie quali il prelievo di campioni indisturbati e l'esecuzione di prove
in sito che hanno caratteristiche diverse e spesso complementari.
Tra le indagini in sito, la misura della permeabilità tramite prove in foro
e di pompaggio da pozzi dotati di piezometri di controllo, può fornire il
coefficiente di permeabilità o conduttività idraulica "K" (ha
dimensioni L/T) che è definito dalla legge di Darcy e la cui conoscenza è
molto importante per studi di stabilità del terreno, raccolta delle acque o
loro smaltimento.
5. Misure in sito
In sito è possibile eseguire misure di vario tipo e, tra queste, le più
diffuse sono le misure di pressione neutra e dei cedimenti.
Le misure di pressione neutra hanno la finalità di completare la conoscenza del
sottosuolo con elementi relativi al regime delle acque sotterranee e consentono
il controllo delle previsioni di progetto per quelle opere in cui tale regime
viene modificato inducendo processi di filtrazione o di consolidamento.
Misure di questo tipo possono ottenersi con diversi modelli di piezometri
opportunamente studiati per i vari tipi di terreni in cui ci si può trovare ad
operare.
Le misure dei cedimenti sono fra le più frequenti e si adottano sia durante le
prove di carico sia per monitorare eventuali movimenti delle opere. Si ottengono
adottando dei capisaldi fissi di riferimento e dei punti di misura sulla
struttura; sono eseguite prevalentemente per livellazione ottica con un livello
di precisione dotato di lamine pianparallele ed una stadia di invar di buona
qualità (il tutto costa qualche migliaio di euro) e consente una stima di
frazioni di millimetro della differenza di quota di punti distanti in pianta
qualche decina di metri.