Genealogia della famiglia Severi
ANGELO
Angelo Severi Claudia Zaira Turchi

Padre:Francesco 
Madre:Domenica Pensalfini
Nascita:
Data:26 Dicembre 1864
Luogo:Rimini
Morte:
Data:14 Maggio 1953
Luogo:Rimini
Matrimonio:
Sposa:Claudia Zaira Turchi
Data:2 Luglio 1890


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Anche in questo caso le notizie sono molto scarse e solo di tipo anagrafico, pur trattandosi di mio nonno. Ha lasciato per ragioni che non so di preciso l´attività degli antenati per fermarsi a terra e lavorare per le Ferrovie dello Stato: un´ipotesi è che i nuovi mezzi di trasporto come le ferrovie avessero tolto in parte spazio ai trasporti marittimi.

1864Viene battezzato il 28 Dicembre 1864, in Duomo, come Angelus Cajetanus Cirus … natum nudius tertius hora 10a … i padrini furono Gaetano Rocchi e Caterina Pensalfini (la zia materna). [Libri dei Battesimi - Duomo di Rimini]. Nasce quindi il 26 Dicembre come confermato dall'atto di nascita e di battesimo che si trova nei registri preparatori all'anagrafe della Parrocchia di S. Giuliano [AS Rimini]. La data riportata all´anagrafe di Rimini, 25 Dicembre è più bella (giorno di Natale) ma non esatta.
1876Segue le vicende della famiglia e, ad esempio, nel 1876 lo troviamo dodicenne in via Emilia 85 in casa di proprietà del Capitano Renzi [Censimento della Parrocchia di S. Giuliano - Parrocchia medesima].
1890Il 16 Maggio 1890 chiede un certificato di tipo matrimoniale alla Curia per sposare Zaira Turchi. (notare che il primo nome era Claudia ma preferivano chiamarla Zaira) [Indice Atti Matrimoniali - Archivio Vescovile - Rimini]. Il matrimonio avviene il 2 Luglio 1890.
1898Il 15 Giugno 1898 va ad abitare in Borgo Marina, via P. Amedeo 24, poi via G. Mameli 15. Poi passa in Parrocchia di S. Nicolò (il 17 Febbraio 1916) in via P. Amedeo 21 (casa della moglie e dei cognati) poi il 21 Aprile 1931 in Corso Umberto I al 53, primo piano.
Per quel che ricordo io (quindi dalla fine della seconda Guerra Mondiale), l´ho sempre visto abitare nella dependance della casa del figlio Luigi, in Corso Umberto I (poi Giovanni XXIII).
Muore il 14 Maggio 1953 di vecchiaia (come si diceva una volta).

Moglie

1870Come dicevo la moglie è Claudia Zaira Turchi, all´anagrafe civile risulta Claudia nei documenti ecclesiastici a volte è Zaira. Bionda, occhi azzurri, di famiglia Ravennate dedita alla navigazione da generazioni. Nasce comunque a Rimini, dove la famiglia si era trasferita, il 9 Gennaio 1870 da Guglielmo Turchi e da Francesca Magrini [Anagrafe Storica del Comune di Rimini]. Muore l´11 Dicembre 1931 di un tumore.
Dato che la famiglia era piuttosto ricca e piena di attività vale la pena di farne uno studio più accurato a parte. Ricopio qui alcune notizie anagrafiche ed alcuni aneddoti.
 
Genitori di Claudia:
Guglielmo Turchi (fu Luigi e fu Claudia Bartolucci)
Guglielmo nacque a Ravenna il 10 Luglio 1845, sposò Francesca Magrini il 12 Agosto 1867, morì il 26 Dicembre 1909 (di tumore al fegato e con grandi sofferenze).
Veniva soprannominato Dantein (dentino, in dialetto), perché aveva un incisivo con una leggera scheggiatura e non perchè avesse qualcosa a spartire con Dante Alighieri come parrebbe dall´Anagrafe Storica del Comune di Rimini dove viene riportato Dantino. Presso l'Archivio di Stato di Rimini, tra le carte dell'Archivio Storico del Comune (Ufficio leva di Mare) esiste il bando (1866) con cui veniva chiamato a concorrere alla Leva di Mare assieme ai suoi coetanei; da questo documento risulta nato il 1º Luglio 1845 a Ravenna, domiciliato a Ravenna ed orfano di entrambi i genitori. Il bando è datato Dalla Capitaneria di Porto in Rimini li 15 Aprile 1866.. Non ho ulteriori notizie sul suo conto.Fu convinto dalla moglie a lasciare la pratica attiva del mondo del mare (pur continuando a possedere navi) per metter su una trattoria che gli procurò, a quel che si dice, un´infinità di denaro e … anche qualche grattacapo. Infatti a quel che mi raccontava mio cugino Guglielmo Holcroft certi meridionali, al momento di pagare il conto, piantavano il coltello sul tavolo!!!
Magrini Francesca (padre: Federico di Nicola e Rosa Pari, madre Colomba Torsani di Angelo e Giacoma Tamburini), di famiglia di S. Colomba anch´essa dedita alla vita di mare.
Nasce il 12 (o 4) Settembre 1845 e muore il 2 Gennaio 1916.
Alcuni di queste date sono state ricavate dalla lapide della tomba dove sono sepolti i coniugi Turchi
Nonni paterni di Claudia:
Luigi Turchi e Claudia Bartolucci
Per quel che ne so entrambi ravennati e morti entrambi abbastanza giovani. Pare che il luogo di abitazione fosse "e cangé", luogo che si trova tra Ravenna e il mare (la zona del porto). A quel che mi raccontava mia prozia Pierina Turchi Holcroft questo Luigi o un suo antenato era andato a ritirare dei soldi (parecchi) al porto all´arrivo di una sua nave; non ha più fatto ritorno e l´ipotesi fatta all'epoca era che fosse stato ucciso per rapina (o per motivi politici?) e il corpo fosse stato bruciato in una fornace della zona.
Zii paterni di Claudia:
Tullio Turchi
Non è al momento nota con precisione la data di nascita, ma visto che i fratelli sono nati uno nel 1842 e l'altro nel 1845 non dovrebbe essere discosta da questi anni.
Presso la Biblioteca Nazionale del Perù vi è una raccolta di fotografie del ramo peruviano della famiglia Turchi scattate dal fotografo Courret, molto conosciuto all'epoca. Il link è: Biblioteca Nacional
La maggior parte delle informazioni sul suo conto mi sono state fornite dal suo bisnipote Tullio Bermeo Turchi e in un articolo da lui scritto che riporto qui di seguito:

EL BISABUELO TULLIO TURCHI

Nacido entre los años 1845-1846. Combatió por la patria (Italia) en la campaña de 1866-1867 (20 años aproximadamente) a las ordenes del General Garibaldi.
Al ser asesinado su padre, tuvo que abandonar la ciudad a la lejana América; trabajador ardua en el campo de la industria y el comercio labró una considerable fortuna fruto de su esfuerzo personal.
A la edad de 47 años (Aprox.), en el año de 1892 (Aprox.) tuvo un hijo: Antonio Turchi Valentinez, con Dolori Valentinez (Dolory Valentinez). Desconozco que tuviera otros hijos o algo sobre su esposa.
Se sabe que aproximadamente el año de 1895 el Bisabuelo Tullio Turchi llegó a presentar un reclamo ante la legación diplomática para que se le indemnizara con 21,800.40 soles, por la pérdida de sus mercancías y daños generales ocasionados por los abusos de los soldados durante la guerra civil entre pierolistas y caceristas. [1][2]
En el mismo año 1895, junto con Juan Francisco Raffo, fundó la Raffo, Turchi y Cía., la cual tenía el monopolio sobre todos los productos de Santa Catalina (una de las empresas más importantes del país), incorporándose Tullio Turchi como miembro del Directorio.[3]
Murió a la edad de 68 años, en Rimini, Italia.


[1] En la costa, la guerra civil entre pierolistas y caceristas (1893 - 1895) tuvo un alto costo de vidas humanas y de pérdidas económicas. En 48 horas murieron más de mil personas en las calles de Lima y hubieron más de 2,000 heridos. Las tropas de ambos bandos saqueron e incendiaron tiendas y casas en Lima, torturando, incluso, a los miembros de las familias que rehusaban decir donde habían escondido sus joyas su dinero. Tanto peruanos como extranjeros eran maltratados por los soldados. Después que Piérola asumió la Presidencia de la República, las víctimas de los excesos de la guerra civil presentaron sus demandas. La mayoría de italianos residentes en Lima que presentaron reclamos ante la legación diplomática, pedían ser indemnizados por la destrucción de tiendas y mercaderías ocurridos durante la campaña final de Piérola a mediados de marzo de 1895. Una minoría pedía compensación por ataques e insultos recibidos. De todos los extranajeros residentes en Lima, los italianos presentaron la mayoría de los reclamos, los cuales eran por montos muy variados: desde 256 soles solicitados por Bartolomeo Costa por el saqueo de su pulpería, hasta los 21,800.40 soles exigidos por Tullio Turchi por la pérdida de sus mercaderías y por daños generales. Janet E. Worrall en La Inmigración Italiana en el Perú 1860 - 1914. Pag. 115. Instituto Italiano de Cultura. Lima - Perú 1990.

[3] En 1903 la compañía (Sociedad Industrial Santa Catalina Ltda.) fue reorganizada e incorporó nuevos accionistas en un esfuerzo para aumentar su capital y su volumen de ventas. Prado fue elegido presidente del directorio y Boggio director técnico de la planta, incorporándose Juan Francisco Raffo como funcionario y gerente de ventas. En 1895 Raffo había fundado la Raffo, Turchi y Cía., la cual tenía el monopolio sobre todos los productos de Santa Catalina; era por lo tanto la persona más idónea para asumir la gerencia de ventas y orientar los esfuerzos de la empresa hacia la confección de artículos más populares. Por entonces también se incorporaron como miembros del directorio los italianos Bracale y Tullio Turchi. Janet E. Worrall en La Inmigración Italiana en el Perú 1860 - 1914 . Pag. 174 - 175. Instituto Italiano de Cultura. Lima - Perú 1990.

Come visto si sposò con Dolori Valentinez da cui ebbe almeno un figlio:
  • Antonio Turchi Valentinez
    Questi tornò in Italia e precisamente a Rimini dove sposò, ventunenne, il 29 novembre 1913 una ragazza del posto di venti anni: Anna Pericoli figlia di Giuseppe Pericoli e Teresa Gabellini. A causa dell´avvicinarsi della seconda guerra mondiale tornò in Perù. Ebbe tre figli:
    • Dolores ("Lola") Turchi Pericoli nata nel 1917. Senza discendenza.
    • Teresa Turchi Pericoli nata nel 1923 che sposò xxxx Bermeo da cui:
      • Hernán Bermeo Turchi
      • Anna Bermeo Turchi
      • Tullio Bermeo Turchi, autore dell'articolo sopra riportato
    • Tullio Turchi Pericoli nato nel 1925 da cui:
      • Tullio Turchi Pestana
Edoardo Turchi
Gugliemo (padre di Claudia) era affezionatissimo a questo fratello. Mi raccontavano che durante un trasporto di legname dall´Istria o dalla Dalmazia, la loro nave fece naufragio. Guglielmo riuscì ad arrivare a riva ma di Edoardo non vi era traccia. Disperato per la temuta perdita del fratello, Guglielmo prese una Madonnina di cera con relativa custodia che tenevano in casa e la portò sulla riva del porto e le disse "se non fai tornare mio fratello ti butterò in acqua come tu hai buttato lui" (in dialetto ma non so trascriverlo). Dopo pochi giorni Edoardo tornò sano e salvo.
All´Archivio di Stato di Rimini, tra le carte dell'Archivio Storico del Comune (Ufficio leva di Mare) esiste il bando (1863) con cui veniva chiamato al militare servizio nel Real Corpo Equipaggi assieme ai suoi coetanei; da questo documento risulta nato il 1o Maggio 1842. Il bando è datato Dal Consolato di Marina in Ravenna il dì 15 Giugno 1863. Non ho ulteriori notizie sul suo conto.
Fratelli e Sorelle di Claudia:
Natale [n: 25-11-1874]
pare che sia stato allontanato dalla famiglia per motivi che non conosco.
Pierina [n: 12-12-1876]
sposa un Holcroft, di famiglia inglese che si era trasferita in Italia per impiantare telai meccanici. Muore a Bordighera dove lascia il figlio Guglielmo con la nuora, Sira Barilari, e due nipoti Raffaella e Donatella Holcroft.
Ida [n: 17-10-1878]
sposa Carlo Marzocchi, trasferendosi poi a Bologna.
Anna [n: 30-6-1885]
sposa Lodovico Lodovichetti.
Emma [n: 7-9-1888]
sposa Ermenegildo Dalla Venezia
Edoardo [n: 7-8-1891]
molto appassionato di motori tanto che voleva la licenza per guidare l´automobile (l´equivalente dell´odierna patente di guida) nel 1908; essendo per l´epoca minorenne occorreva la licenza del padre che non gliela concesse, così dovette aspettare fino al 1910. Passò tutta la vita in mezzo ai motori, durante la prima guerra mondiale infatti si occupò, in una base di dirigibili vicino al Monte Bianco (o Rosa?), di motori di dirigibili, poi ebbe una officina meccanica nella quale, dopo la seconda guerra mondiale, montava e poi vendeva Vespe della Piaggio. In questa officina ho lavorato un po´ anch´io, un´estate durante il liceo, con relativa paghetta (nonostante fossi riuscito a rompere un vetro). Officina ed abitazione , di sua proprietà, si trovavano in Corso d'Augusto 46, ed erano stati progettati da suo nipote Guglielmo Holcroft.
Si è sposato due volte, la prima con Giuseppina (?), detta Peppina, poi con Alba Paganelli. Non ha avuto figli.
Muore il 20 Luglio 1988 a quasi 97 anni, di vecchiaia.

Figli

Tra parentesi vengono riportate le date di battesimo [Duomo di Rimini - Registri dei Battesimi]. Le date di morte, salvo diversamente specificato, sono ricavate dall´Anagrafe Storica del Comune di Rimini.
1890 Marinus Antonius Aleardus (8 Dicembre 1890) ex Angelo Severi v. Francisci et Claudia Turchi v. Guglielmi. Patrini Paschal Dibari qm Antoni et Annuntiata Severi soror generantis. Sempre dall'atto di battesimo si trova che è nato il 29 Novembre. In quel momento la famiglia apparteneva alla parrocchia di S. Martino ad Carceres. Non ritrovo questo figlio in altri documenti per cui ritengo che sia morto infante o in tenera età.
1892Velia Irides Zelindes (11 marzo 1892) n. die 8� dicti hora 2a antem. ex Angelo Severi v. Francisci et Claudia Turchi v. Guglielmi. Patrini Laurentius Aldini qm Josephi et Annuntiata Severi soror generantis. Anche di questa non so nulla e non comparendo in altri documenti ritengo sia morta infante o molto piccola. La famiglia in questo momento appartiene a S. Nicolò. Volendo si potrebbe verificare nel libro dei morti di S. Nicolò o di S. Martino ad Carceres.
1893Marinus Aurelius Umbertus (19 Aprile 1893) (vedi R1.3.1.2.1.1) 
1895 Brunus Annibal Alfredus (14 Dicembre 1895) (vedi R1.3.1.2.1.2)
1897Alda Josepha (12 Luglio 1897) nata die dicti hora 11 ex Angelo Severi v. Francisci et Zaira Turchi v. Guglielmi. Matrina fuit Annunziata Severi soror generantis. Anche qui la famiglia è considerata appartenente alla parrocchia di S. Martino ad Carceres. Il 24 Luglio 1898, ad un anno, muore in Parrocchia di S. Nicolò (qui indicata come Alba) [Liber Mortuorum Quintus - Parrocchia di S. Nicolò].
1899Alvarus Marcellus Petronius (14 Febbraio 1899) [R1.3.1.2.1.3] n. die 1o dicti hora 5a ex Angelo Severi v. Francisci et Claudia Turchi v. Guglielmi Patr. Alfredus Del Bene qm Antonii et Pierina Turchi soror puerperae. Nasce quindi il primo Febbraio 1899 alle cinque, secondo l´atto di battesimo, e secondo l´anagrafe il 2 Febbraio. Ho poche notizie sul suo conto salvo che aveva qualche problema di salute, che lavorava per le Ferrovie dello Stato dove era molto stimato e che emigra ad Imola il 16 Marzo 1933.
Muore il 14 Novembre 1942, non so se ad Imola o a Rimini. (La data l´ho ricavata dalla lapide della tomba dove sono sepolti i suoi genitori e la sorella Bianca).
1900Blanca Disolina (1 0ttobre 1900) n. 23 Sett h. 1 ex Angelo Severi v. Francisci et Claudia Turchi v. Guglielmi. Matr. fuit Annuntiata Severi Soror Generantis. L´anagrafe riporta la stessa data. In quel momento la famiglia apparteneva alla parrocchia di S. Nicolò.
Era molto brava a ricamare, nonostante la vista non l´aiutasse. A questo proposito mia mamma mi raccontava che la Zia Bianca si era preparata un magnifico corredo, da lei stessa ricamato, che purtroppo, una volta sfollati durante la seconda guerra mondiale a S. Marino, era stato preso dalle truppe Canadesi per farne stracci per pulire i motori delle motociclette. Altra informazione riportata da mia Mamma è che, almeno da giovane, cambiava tutti i giorni abito. (Si vede che allora se lo potevano permettere!!). Svolse l´attività di maestra, non si sposò e allevò le figlie del fratello Luigi che erano rimaste orfane di madre. Da quando ricordo, ossia dalla fine della seconda guerra mondiale, visse col padre nella dependance della casa del fratello Luigi, finchè, morto il padre e il fratello e sposate le nipoti, decise di ritirarsi in una casa di riposo, il Maccolini, in via D´Azeglio 5, dove aveva una bella cameretta. Qui tutto funzionò bene fino a quando, non più in grado di badare a se stessa, fu messa in una camera con un'altra persona e di questo passaggio soffrì molto.
Mi rimane una coperta ad uncinetto da lei fatta ed usata finchè era ospite di questa casa di riposo e, tra parentesi, è tutto quel che mi è pervenuto da casa mia, il resto ha preso altre strade.
Morì, quasi novantenne, il 28 Maggio 1990.
1902Aloysius Arvaldus Amletus (2 Ottobre 1902) (vedi R1.3.1.2.1.4)
1905Albertus Duilius Rodulfus (2 Febbraio 1905) n. die 28 Januarii h 7a ex Angelo Severi v. Francisci et Zaira Turchi v. Guglielmi. P. Eduardus Turchi frater puerperae et Emma Soror. Parrocchia di S. Nicolò.
Muore il 4 Luglio dello stesso anno.
1906Silvius Aloysius Petrus (13 Novembre 1906) [R1.3.1.2.1.5] n. 12 p.e. Octobris h 17a ex Angelo Severj v. Francisci et Zaira Turchi v. Guglielmj. Padr. Dalla Venezia Hermenegildus v. Felicis et Francesca Magrini qm Friderici. Muore il 4 Settembre 1916. Ora non vorrei confondermi ma mi pare dicessero che a Rimini ci fosse stata una scossa di terremoto e che un cavallo imbizzarrito avesse colpito Silvio e che questa fosse stata la causa della morte.