Claude Monet nasce
a Parigi nel 1840 e muore a Ginerny nel 1926. Giovanissimo manifestò
inclinazione al disegno e più ancora predilezione per la
pittura di paesaggio eseguita all'aria aperta. In questo senso
il suo vero maestro fu Eugène Boudin e non gli studi all'Accademia
verso i quali inutilmente cercò di avviarlo la famiglia.
A Parigi nel 1859 si dedicò allo studio dei paesaggisti
della scuola di Barbizon e condusse una vita di stenti vagabondando
lungo la Senna, in Normandia e nella foresta di Fontainebleau
alla ricerca di soggetti. Intendeva arrivare a una pittura di
immediatezza tecnica ed espressiva, volta a cogliere gli effetti
di luce e colore così come l'occhio li percepisce, nella
mutevolezza dell'atmosfera. Nel 1874, grazie anche agli aiuti
di Durand Ruel, celebre mercante d'arte, riuscì a riunire
un gruppo di pittori (Renoir, Sisley, Pizzarro, Cèzanne,
Degas, Morisot) nella famosa prima mostra dell'Impressionismo.
Fu proprio un quadro di Monet (Impression, soleil levant)
a dare la qualifica al movimento. Da quel momento la pittura di
Monet divenne espressione più compiuta di questa nuova
visione artistica, che concludeva il naturalismo descrittivo ottocentesco
e apriva la strada all'arte moderna. Nel 1890, stabilitosi nella
sua villa di Giverny a nord di Parigi, Claude Monet si dedicò
a studi pittorici sulla luce, svolti con serie di quadri sullo
stesso motivo in diverse ore del giorno.
Con la
sua pittura ricca di sensibilità, costruita da un tessuto
di tocchi mobilissimi, e con la sua capacità di rendere
l'intensità naturale dei riflessi della luce, Monet giunge
a identificarsi con le cose che ritrae. Egli stesso diceva:"Dipingo
come un uccello canta".
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|