I N D I C E
PET - TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI
PRINCIPI DI BASE
APPLICAZIONI GENERALI IN ONCOLOGIA
Stadiazione di neoplasia maligna accertata
Ristadiazione e monitoraggio della tempia
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
ESECUZIONE DELL'INDAGINE
PET - TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI
La PET-CT è una metodica non invasiva che integra l'immagine funzionale
e morfologica. È basata sull'impiego di particolari traccianti radioattivi
che, inglobati in specifici complessi molecolari, vengono somministrati
al paziente in esame.
A differenza di quanto rilevabile con le sole metodiche di imaging
morfologico, come TAC o RM, consente di ottenere dettagliate informazioni
sui processi metabolico-funzionali che, a livello macroscopico,
rappresentano i più complessi processi bio-chimici che regolano lo
"stato di salute" o l'insorgenza di patologia nell'organismo,
localizzando con precisione la sede anatomica
PRINCIPI DI BASE
La metodica PET-CT (tomografia per emissioni di positroni) impiega
radioisotopi a vita breve, come il Fluoro l8 (l8F), che emettono
positroni. (elettroni dotati di carica positiva).
Il positrone (particella con carica positiva) emesso si scontra, in
spazi e tempi brevissimi, con un elettrone (particella con carica
negativa) e a seguito della collisione, si ha la scomparsa
(annichilazione) delle due particelle con produzione di due fotoni
gamma, ciascuno con energia di 511 Kev, che vanno in direzione opposte.
Questi fotoni, poiché originano nello stesso istante e hanno la stessa
energia, possono venir rilevati con il tomografo PET-CT, che rivela i
fotoni in coincidenza.
Attualmente il Fluoro 18 viene impiegato legato al desossiglucosio,
molecola che si comporta come il glucosio, limitatamente alle prime
tappe della glicolisi, accumulandosi in misura maggiore nelle sedi
dove questa via metabolica è attivata in misura abnorme .rispetto al
consueto metabolismo aerobico, cosa che avviene in varie condizioni
patologiche, come ad esempio nel contesto di tumori primitivi e di
loro metastasi.
APPLICAZIONI GENERALI IN ONCOLOGIA
Diagnostica differenziale tra lesioni benigne. e maligne
Nodo polmonare singolo
Dopo il rilievo all'esame RX standard, si procede alla TC toracica con
follow-up nel tempo in caso di bassa probabilità di malignità
(presenza di calcificazioni).
Se non vi sono variazioni di dimensioni dopo due anni si considera la
lesione benigna.
Per nodi di due o tre centimetri, senza calcificazioni, obbligatorio
l'approfondi-mento diagnostico con agobiopsia o toracotomia che
mostrano nel 22% dei casi referto benigno.
Con la PET-CT si ha un valore predittivo positivo per malignità anche
del 90% in caso di captazione del FDG. La specifìcità, seppur elevata,
dipende dalla prevalenza locale di malattie granulomatose (TBC,
sarcoidosi ecc.), che possono dare falsa positività.
E' elevato anche il valore predittivo negativo: lesioni che non captano
FDG sì possono tranquillamente seguire nel tempo, senza ulteriori
approfondimenti.
Quindi vi è un'efficacia equiparabile all'agoaspirato ma con minori
rischi.
Dati altrettanto positivi si hanno per le masse pancreatiche e per
quelle surrenali-che.
Stadiazione di neoplasia maligna accertata
La PET-CT total body può evidenziare sia il tumore primitivo che la
metastasi loco-regionale e a distanza.
Particolarmente utile nel dimostrare il coinvolgimento di linfonodi
ritenuti negativi in base a criteri dimensionali radiologici. Le
neoplasie per le quali la PET-CT è maggiormente importante per la
pianificazione terapeutica sono:
cr Mammario: valutazioni linfonodi ascellari e mediastinici;
recidiva locale specie in presenza di protesi
cr Polmonare: per decidere sull'operabilità - in questo campo
è particolarmente utile la PET-CT
cr colon-retto: criterio di operabilità iniziale
Melanoma: stadiazione nel Clarke 3-4
Linfomi: specie in sede addominale ha maggiori indicazioni
rispetto alla tradizionale scintigrafia con Gallio 67.
Un'altra importante indicazione è l'aumento dei marcatori tumorali in
assenza di ìmaging radiologico positivo per recidiva, specie:
aumento del CEA nel cr colon-retto
aumento del CA 15-3 nel cr. Mammario con sospetto di recidiva locale
aumento dei markers nel cr. Midollare della tiroide
aumento della tireoglobulina e negativtà allo Iodio 131 nel
cr. differenziato della tiroide
aumento dei marcatori nel cr. ovarico e nelle neoplasie germinali del
testicolo
Globalmente la PET-CT contribuisce al cambiamento del successivo iter
terapeutico in oltre il 40% dei casi.
Importante applicazione è la possibilità di ricerca del tumore
primitivo occulto in presenza di metastasi a partenza ignota
(sensibilità media 50%), ma molto più elevata quando la neoplasia è
nel distretto capo-collo.
Ristadiazione e monitoraggio della tempia
L'esame PET-CT può rappresentare il gold-standard per valutare
l'efficacia della terapia medica-chirurgica.
Valutazione dell'efficacia della chemioterapia soprattutto nei
tumori di:
Capo-collo
Mamme lla
Polmone
Linfomi
Melanomi
Diagnosi differenziale tra recidiva e esiti cicatriziali specie
nel carcinoma polmonare, colon-retto e cerebrali.
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
Il paziente che deve usufruire di diagnostica PET-CT deve essere
informato che, per la buona esecuzione dell'esame, si dovranno
rispettare alcune esigenze:
digiuno da almeno 6 ore
glicemia misurata "in loco", non superiore a 180mg/dl.
annotare peso ed altezza del paziente
deve stare disteso e rilassato, respirando normalmente onde
evitare artefatti o falsi spot iperattivi, dopo la somministrazione
endovenosa di 18FDG.
ESECUZIONE DELL'INDAGINE
L'esame total body si esegue 45-60 minuti dopo l'iniezione e dura
30-50 minuti.
N.B.:
l'esame va eseguito ad almeno 30 giorni dal termine di un
trattamento chemioterapico, salvo casi di valutazione dell'efficacia
della terapia
va eseguito ad almeno 2 mesi da un trattamento radioterapico
con un tempo più lungo per il polmone, per evitare falsi positivi
dovuti a fenomeni flogistici e riparativi.