Federico De Maria

 

Cenni biografici
Tutte le opere
Poesia
Romanzi
Teatro
Saggi
Stampa - Critica
Miscellanea

Aldo Capasso
su Santa Maria della Spina

Lucio D'Ambra su
La Spada d'Orlando

La Barunissa di Carini: Introduzione, traduzione e note di 
F. D. M.

Diario di guerra
(Libia, 1911)

Gran Prix International de la Méditerranée: L'Incantesimo del Fuoco

 

Queste pagine sono in corso di allestimento

Federico De Maria
ritratto da Francesco Camarda

 

A cinquant'anni dalla morte di FDM, L'Epos editore di Palermo ha ristampato, nella collana Alia Viaggi, avventure, idee diretta dal prof. Gianni Eugenio Viola, Passeggiate sentimentali in Tripolitania, diario di guerra dalla Libia, pubblicato per la prima volta nel 1912.

Alcune pagine di poesia:

La nostra antologia

Cartoline siciliane

Acquerelli parigini

Brani da La Vita al Vento:

Uomini e no...

Aneliti d'Europa

Assassini ed eroi

Links

Pagina su FDM in Guidasicilia

L'Arengario: richiamo al protofuturismo de "La mia estetica" ne "La leggenda della vita"

Pagina su Pippo Rizzo, riferimento a FDM

Sul sito della Vallecchi

Un'opera di Angela Ida Villa

Sulla Barunissa

Altra pagina sul sito Vallecchi

Una pagina americana sulla Sicilia

La Festa dei personaggi a Monte San Giuliano

Una tesi di laurea incompiuta del poeta omosessuale Alfredo Ormando, donata alla Biblioteca Comunale di Bagheria

Una pagina su Mafarka di Marinetti

Personaggi illustri di Sicilia

Passi da "Passeggiate sentimentali in Tripolitania"

Una pagina del Comune di Palermo

Chi fosse interessato ad ottenere copia digitale (formato .doc o .rtf) delle opere disponibili, può farne richiesta a mezzo e-mail.

demariaf@demariafederico.191.it

In queste pagine trascriviamo gran parte dell'opera di Federico De Maria (1883-1954), poeta, drammaturgo, romanziere e saggista ignorato (a torto?) praticamente da tutti i trattati di Letteratura Italiana.

E' giustificata una tale lacuna? forse no, quanto meno per motivi di ordine squisitamente storiografico legati principalmente alla sua capacità di precorrere i tempi. Ma anche la personalità artistica di F. D. M. andrebbe oggi, crediamo, attentamente considerata: interessanti, a tal proposito, le opinioni di  alcuni recensori delle sue opere giovanili: tra questi, M. Serao, L. Capuana, H. Vacaresco, S. Corazzini e tanti altri, Pirandello compreso.

Non spetta a chi redige queste pagine esprimere un giudizio estetico sul poeta, sul romanziere, sul drammaturgo, sul saggista (ma per far questo bisognerà almeno leggerli i romanzi, i drammi, i saggi, le poesie); ma è un dato di fatto che F. D. M. sia stato il primo, in Italia, a percorrere diverse delle strade nuove nella letteratura del XX secolo. 

Scrive Luigi Capuana nel 1906:

«F. D. M. tratta anche i metri con orgoglioso sprezzo, non privo di ardimento cavalleresco e quasi voluttuoso... Parecchie di quelle Voci continuano per qualche tempo a risonare nell'orecchio, come il tentativo quasi onomatopeico di La Canzone dell'Usignuolo che ha preceduto i gridi, i trilli, i zirli, i sibili, di cui oggi usa e abusa un gran poeta, il Pascoli; come l'ossessione di Czolgocz, l'assassino di Mac Kinley giustiziato sulla sedia elettrica, brano di poesia tragica che dà i brividi, riproducendo con terribile verità psicologica gli ultimi orrendi istanti in attesa della scintilla mortale. Innanzi tutto piace il suo atteggiamento di ribelle verso il bizantinismo dei decadenti, dei pagani di terza e di quarta mano, dei simbolisti. Egli è il poeta dell'oggi... In Canzoni Rosse non c'è nulla del solito materiale poetico.»

Questo quanto ai componimenti poetici pubblicati tra i diciotto e i vent'anni; ma precorse i tempi anche nel romanzo, con il giovanile Santa Maria della Spina che rappresenta il primo esempio di narrativa di scavo psicologico. Anche i lavori teatrali riservano sorprese: La Spada d'Orlando è, crediamo, un poema drammatico assolutamente unico nel suo genere; L'uomo che salì al cielo, che fu rappresentato in una traduzione in francese a Parigi con grande successo, si cimenta con la metrica delle Kaside arabe.

Nuovo inserimento: il poemetto La conquista del mondo,  pubblicato nel 1926, scansioni delle pagine del libro con le correzioni di mano dell'Autore.

Nuovo inserimento: il terzo romanzo di FDM: L'avventura dei tre Don Giovanni.(inserimento in corso d'opera, sarà completato nel giro di 1-2 settimane).

***

Il 19 novembre 2004, nell'Aula Magna della Libera Università di Palermo, Federico De Maria è stato ricordato, nel cinquantenario della morte, dai proff. Tommaso Romano, Anna Maria Ruta, Ida Rampolla del Tindaro e Salvatore Di Marco.

 

Visitatori di queste pagine a partire dal 21 dicembre 2004:

 
Java Hosting

 


 


Per la visione di queste pagine è consigliata una risoluzione di 1024 x 768 a 16 milioni di colori e caratteri grandi.

"Tutti, chi più chi meno, incomininciano imitatori: perfino i grandi. Tra i moderni, il Carducci si vantò scudiero dei classici, Pascoli e D'Annunzio mossero dapprima sulle orme carducciane: De Maria, questo illustre ignoto per quarant'anni agli stessi compilatori di storie letterarie (e chi scrive fu, almeno per vent'anni, della schiera), fa un sol fascio di tutti, brucia le tappe, e precorre nettamente il Marinetti - il grande usurpatore - nell'auspicare una nuova poesia consona al dinamismo della vita moderna. La Fronda, la rivista nata sotto  il segno di Federico De Maria, uscì a Palermo nel 1905; il Manifesto del Futurismo a Parigi nel 1909..." (da: Il Poeta Precursore, di F. Pedrina)

Fredi De Maria (responsabile di queste pagine; tel: 091586205 - 3395232933 - 091202634)
Federico G. De Maria
Gennaro De Maria
Marcello De Maria
Giulio De Maria
Gabriele De Maria

Questa pagina è stata aggiornata il 30/12/04.