Federico De Maria
Passeggiate sentimentali in Tripolitania
Visioni di pace e di guerra
I edizione: 1912
II edizione: 2004
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A cinquant'anni dalla morte di Federico De Maria, una sua
opera è stata ristampata, nella bellissima collana di letteratura
odeporica (letteratura di viaggio) Alia Viaggi, avventure, idee diretta
dal prof. Gianni Eugenio Viola ed edita dalla casa editrice L'Epos
di Palermo.
Nel dicembre 2004 ha visto la luce, infatti, Passeggiate
sentimentali in Tripolitania, diario di guerra pubblicato la prima
volta nel 1912. Tra le innumerevoli esperienza di FDM, infetti, c'è anche
quella di inviato de Il resto del Carlino nella guerra di Libia.
Passeggiate sentimentali in Tripolitania è un
diario di guerra abbastanza sui generis, che mostra chiaramente di esser
opera di uno scrittore, piuttosto che di un giornalista tout court.
E' particolarmente interessante per vari motivi: è stata la prima guerra
moderna (non la prima del XX secolo, dato che s'era già avuta la guerra
russo-giapponese, anche se in un ben diverso scacchiere), la prima in cui
sia stata usata l'arma aerea, in particolre il bombardamento aereo, e la
prima seguita massicciamente dalla stampa, come è ampiamente documentato
da FDM. E non mancano numerosi episodi ora drammatici, ora divertenti
(esemplare l'episodio del lazzaretto, che vede terrorizzato protagonista
Marinetti, il leader del futurismo).
Ma non ci sembra opportuno dilungarci oltre su
quest'opera, dato che, diversamente purtroppo da tutte le altre, è
facilmente reperibile in libreria.
Ci limitiamo dunque a presentarne il Proemio.
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Il volume, che si avvale di una veramente pregevole e
accattivante veste grafica, è stato presentato mercoledì 15 dicembre
2004 presso la Biblioteca Comunale di Palermo. Dopo un'introduzione del
Direttore del Sistema Bibliotecario Cittadino, prof. Filippo Guttuso,
l'opera e l'Autore sono stati illustrati dalla prof.ssa Anna Maria Ruta,
notissima studiosa del futurismo e grande conoscitrice dell'opera di FDM,
dal prof. Aldo Mastropasqua dell'Università La Sapienza di Roma, e dal
prof. Gianni Eugenio Viola, direttore della collana Alia Viaggi,
avventure, idee, edita da L'Epos editore di Palermo.
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La
copertina del libro nell'edizione del 2004, edita da L'Epos di
Palermo. L'immagine di copertina fa parte delle illustrazioni inserite
nella prima edizione del 1912, ed è stata ripresa dall'Autore con una
fotocamera portatile dell'epoca.
F. D. M. in Libia: qui monta Ayesha,
la sua cavalla cui riserverà una parte da coprotagonista nel romanzo
autobiografico La Vita al Vento, che
verrà pubblicato oltre vent'anni più tardi.
F. D. M. sullo sfondo di una trincea
italiana.
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PROEMIO
La questione della Tripolitania, su cui s’imperniò gran parte della
nostra politica estera dal 1899 a ieri, era ancora estranea al pubblico italiano
fino al 1910. Pochissimi giornali avevano con circospezione sfiorato il
problema, pochi autori l’avevano discusso restando noti soltanto a una cerchia
esigua di cultori di politica e di imprese coloniali. L’Italia dormiva,
cullata dalle parole grette di quel mediocrissimo uomo di stato che fu Antonio
Di Rudinì, il quale non voleva colonierie.
Io compii un mio primo viaggio in Tripolitania dal marzo all’aprile
1910, mandando qualche lettera d’impressioni alla Preparazione,
l’audace giornale militare di Roma.
Fui accolto dalle diffidenze dei governatori turchi, scambiato per un
ufficiale italiano spione, aggredito dai saccomanni, minacciato di morte,
insieme col mio amico e collega Pietro Pasetti, e costretto a ritornarmene
precipitosamente in Italia.
Ma ebbi sempre tempo e modo di conoscere e studiare la regione e gli
uomini e di dire le stesse cose, che un anno dopo, da giornali più diffusi,
ebbero agio di dire Giuseppe Piazza, Giuseppe Bevione, Enrico Corradini, Ernesto
Vassallo.
Contemporaneamente a questi, poi, io iniziai una campagna nel Resto
del Carlino di Bologna, fin dal gennaio 1911.
Non ripubblico le mie lettere e i miei articoli
che dicevano, oso affermare, cose poco note nell’epoca sonnacchiosa per la
coscienza italiana in cui io le scrissi, ma che oggimai sono state ripetute da
molti altre e divulgate con opuscoli, giornali, conferenze. Pubblico soltanto la
conferenza su la Tripolitania ch’io tenni a Palermo prima, nel 1910, a Catania
nel dicembre dello stesso anno, a Roma nell’aprile del 1911 e a Bologna nel
settembre scorso. Ripubblico anche uno studio politico-economico sulla nostra
nuova provincia, in cui ò voluto brevemente e limpidamente racchiudere tutte le
cognizioni che si ànno sulla Tripolitania. Aggiungo brevi note sugli episodi più
salienti della guerra, ai quali ebbi la fortuna di partecipare e di assistere.
F. d. M.
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