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Aldo
Capasso Lucio D'Ambra
su La Barunissa di Carini:
Introduzione, traduzione e note di
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TRUFFALDINO (si avanza dalla sinistra sulla ribalta e parla Ed io suono; e suono l'organino sulle imprese dei paladini di Francia; sono costretto, per vivere, a macinare musica sugli eroismi dei grandi cavalieri che ancora interessano o divertono il buon pubblico siciliano, pubblico ingenuo che prende sempre sul serio (gonfiando le gote) la cavalleria! Ma poi chi sono questi cavalieri, questi eroi? Sono dei burattini. La dabbenaggine dei più li ingigantisce, resta impressionata dalla loro rigidità. Grazie tante! La rigidità del legno. Il loro linguaggio altisonante e ampolloso mi stomaca, ma c'è chi ne fa scorpacciate, come di crema! Ed io suono. E assisto allo spettacolo sempre rinnovato della loro stupidità da acchiappanuvole, domandandomi quanta utilità io non saprei trarre invece dai loro sterili arnesi. Eh, se possedessi io tutte quelle cianfrusaglie, allora sì che
avrebbero un valore più tangibile Togliere questa roba ai burattini e farne merce commerciabile,
sia pure per radunarla in un Che idea! E' l'ora in cui i divi di stracci e di cartone riposano. Potrei giocare un tiro a loro e al burattinaio impadronendomi dei favolosi aggeggi, giocattoli sacri dell'umanità spirituale. (sghignazza). Vediamo. (Tira la tenda, Dal semibuio rembrandtiano sgorga
il Ci sono quasi tutti. Poche manate, e arraffo ogni cosa. Eccole dunque in mia balìa le cose grandi — ma di cartapesta — che gonfiano le gote degli illusi e che son giunte a turbare perfino i miei sogni.Gli spettatori che assistono alle rappresentazioni di questi guerrieri non sanno o non ricordano ch'essi sono fantocci e che in fondo si può farsene beffa cosi. (avanza le mani; ma dai burattini sorge un gran Ah! ah! pare che intendano e pungono. Bene! (si ritrae nell'ombra; le armi si abbassano:
i Ma non rinunzio. Mi è entrata in corpo ora la voglia di prendere il vostro posto, io — muscoli garentiti e non già nelle fantasie dei romanzi e del teatro, ma nel mondo, — e voglio riuscirvi. E riuscirò! Verrò in mezzo a voi a recitare anch'io la mia parte, e vedremo. (si volge e si trova viso a viso con Ah! ah! Gano di Magonza, te ne stai in disparte. C'è qualche affinità fra
noi: tu sei il mio (Gano tentenna affermativamente il capo.) A noi, dunque. Verrò io in mezzo a voi a mutare un po' le solite vicende che
vi ripetete da A quale episodio si era ieri? Orlando pazzo per amore di Angelica, commette
stranezze per Ehi, gente, intesi? Qui di carne e d'ossa non sono che io. Il resto è stoppa e cartapesta. (si ritrae, la tenda ricade. E tosto la musica
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