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SECONDO TELONE SCENA I. Una ricca sala nel palazzo imperiale, con arazzi e cortinaggi, aperta in fondo — per un grande arco — su una piattaforma invasa da cascate di rose gialle e rose rosse che profumano acutamente l'aria. Nel cielo, lontano, si accampano le chiese, i palazzi e le torti di Aquisgrana, la capitale franca. Sulla piattaforma, trai fiori, nella luce pomeridiana, stanno: Bradamante in piedi, come assente, appoggiata alla lancia; Alda, che fila con fuso e conocchia; Bramimonda che tesse con telaio e spola; il Messo di Alda seduto ai piedi della sua signora. Presso l'arco, ma nell'interno, Astolfo che canta accompagnandosi con la sua piccola cetra, e un falconiere con un astore incappucciato sul pugno. Più in avanti due paggi ruzzano con due levrieri. A sinistra, su molli cuscini, Angelica si guarda in un specchio d'argento, mentre due schiave negre la sventolano con lunghe piume di struzzo. Più in qua Malagige, seduto su un seggiolone, muto e impenetrabile. ASTOLFO A differenza di colui che amate BRADAMANTE Smetti, dunque, il tuo ròccolo da uccello ASTOLFO
L'airone, infatti, è senza BRADAMANTE È fatto solo per le aquile il cielo; ALDA
Ma le aquile raffrenano BRAMIMONDA
Sorelle mie, tacete. MALAGIGE Forse. ASTOLFO
Distoglietene il pensiero. MALAGIGE Ma il mio solo è veritiero. BRAMIMONDA Svelaci, allora, alcuno dei misteri ANGELICA Mago, e vedi di coglier nelle tenebre ALDA Per me taci, ti supplico, maestro. (entrano violentemente da sinistra FERRAÙ Io precedevo. RINALDO Ed io voglio precederti. FERRAÙ Tu mi precederai solo all'inferno. ANGELICA (balzando) Principi… no, vi prego… entrate assieme. RINALDO Perché non torni fra i tuoi mori? Sei FERRAÙ Io partirò, credo, domani stesso (Entra Truffaldino in costume TRUFFALDINO Io propongo il certame. E chi riuscirà vincitore sarà il cavaliere della regina Angelica. BRADAMANTE È vergogna veder due cavalieri RINALDO Taci tu, ch'io conosco anche una femina BRADAMANTE (à un moto di rabbia; vorrebbe Tu pagherai anche per mio fratello! (esce) ALDA (che s'è levata) Andiamo, Bramimonda. Fino a ieri (Alda e Bramimonda escono, ANGELICA È per me… Perdonateli, Alda bella!… (Truffaldino le si accosta e le parla piano) RINALDO Ài capito, villano? ed è per te FERRAU' Sei tu che parli da palafreniere! ANGELICA
Basta, terribili guerrieri! RINALDO Io proverò che son più forte… FERRAU Ed io… ANGELICA Ma no, ma no! Non chiedo già inaudite RINALDO (si guarda attorno, vede il Ebbene, io saprò tessere. (si pone al telaio) FERRAÙ (prendendo il filo e la conocchia di Alda) Ecco, io filo! ANGELICA Oh bravi! come mi piacete! E... zitti! (I paggi sghignazzano in disparte. ASTOLFO Anche per Onfale, Ercole, vestì MALAGIGE E dopo, Ercole ne morì. FERRAU' (a Rinaldo, filando) tu come lui. RINALDO (a Ferraù, tessendo) Ti colga la pipita! TRUFFALDINO Egli sa già filare come ai tempi di Berta... FERRAU' (alzandosi e andandogli Scricciolo, io sono buono a incenerire TRUFFALDINO A modino, a modino! Non vedete che sono un cavaliere anch'io? Mi ammaccate l'armatura. (alzandosi, gli dice piano) Zitto, maestà, sono un vostro amico: ò da parlarvi. Vediamoci da soli fra un'ora. ANGELICA (a Ferraù)
Ma se tu continui FERRAÙ (fremente) Quanto durerà ancora il tuo capriccio? TRUFFALDINO (piano ad Angelica) Il mio suggerimento è andato bene, eh? (Angelica ride) RINALDO Tu che borbotti, Gano di Magonza? TRUFFALDINO Ah, ah! vostra eccellenza mi è simpatico perché è allegro e ridanciano come me. RINALDO Come te? vile aborto! il paragone MALAGIGE (sentenzioso)
Anche il colosso RINALDO Crepi l'astrologo! TRUFFALDINO (piano a Rinaldo) Vossignoria lasci dire e lasci fare; ma ricordi bene quel che le ò promesso. Fra un' ora vediamoci e le parlerò. ANGELICA L'incantagione, Malagige, e bella! RINALDO Falle, dunque, l'augurio ch'ella chiede. MALAGIGE Non un'incantagione ma un secreto (entra dal fondo Orlando e ANGELICA
Che la fine resti MALAGIGE C'è in mezzo delle Ardenne, ove più cupa TRUFFALDINO (a parte) Ecco un'arme che mi farebbe comodo. MALAGIGE Se i rovi, i serpi e il re mago tu superi, TRUFFALDINO (a parte) C'è di buono che questo mostro sarà finto. MALAGIGE Se per alta magia o per valore TRUFFALDINO (a parte) Se questo tesoro esistesse davvero, io lo prenderei, ma per tenermelo. ASTOLFO La gemma, i mostri, il cuore... Quante belle ORLANDO (avanzandosi) Ciurmerie! Ciurmerie sono coteste! TRUFFALDINO (a parte) Qualche volta ne occorre più d'una. ANGELICA
Ed infatti io la torrei ORLANDO (la guarda, non resiste ai L'onta di rammollirvi come femine (esce sul terrazzo) RINALDO E a lui che importa? Pure con la spola FERRAÙ
Ed io con conocchia RINALDO
Però prima d'accorrere FERRAÙ La gemma? pure se io giungessi dopo RINALDO (alzandosi) Ed io ti dico che vo' farle dono ANGELICA
Ma no! FERRAÙ Prenditi questa! (dà a Rinaldo un colpo di conocchia) RINALDO (lo colpisce col telaio) Para questo colpo! TRUFFALDINO Che sventole! adesso mi si massacrano prima del tempo. (si tira in disparte. Ferraù e Rinaldo FERRAÙ Galletto! RINALDO Bue! FERRAÙ Pulce! RINALDO Elefante! FERRAÙ Toh! RINALDO Toh! (a due colpi più forti, cascano a ORLANDO (riappare, severo, e si pone Siri, voi siete ospiti del castello RINALDO (irritato)
Ed a voi chi concede ORLANDO La buona sorte che vi vuole degno FERRAÙ (furibondo) Spero trovarti a fronte su terreno ORLANDO
Sei messo del tuo re: (Rinaldo e Ferraù escono gesticolando, ASTOLFO (ridendo) Tu vinci anche i giganti, senza guerra. (segue Ferraù. Truffaldino rannicchiato ANGELICA Ancora mi fuggite, conte Orlando? ORLANDO (tranquillo) No, resto. TRUFFALDINO (a parte) E ora stiamo a sentire come fanno all'amore personaggi. ANGELICA
Ò udito dietro il cortinaggio ORLANDO Regina, ancora vuoi restare ANGELICA Te ne duoli, Orlando? ORLANDO Si; le contese sotto gli occhi di Alda ANGELICA
Ma prima di lei amasti ORLANDO
No, non accoppiare ANGELICA
Quando ti fui lontana, ORLANDO Follia... follia che ò superata! ANGELICA Sire, se da Medoro io san fuggita, ORLANDO Tanto tu sei mutata che così ANGELICA T'amo! ORLANDO
Fosti del tuo sire ANGELICA Per amar te come ora t'amo, mio ORLANDO Ma a lui, a lui solo offristi TRUFFALDINO (a parte) Ora ne vien fuori una che non passa per la porta! ANGELICA Sire, io sarò per te di nuovo pura TRUFFALDINO (a parte) Mi farò dare la ricetta. ORLANDO Angelica!… ANGELICA
Ne sei felice? Tutta ORLANDO
Tu ANGELICA Io vengo dalla luce! ORLANDO No, no: la purità tu l'ài perduta ANGELICA Non ti basta che t'amo più di tutto? ORLANDO Amasti anche Rinaldo... ANGELICA
Fu un inganno ORLANDO E Ferraù? lo lusingasti ANGELICA Solo perchè mi salvasse. ORLANDO E Sacripante ? e mille altri ?… ove passi ANGELICA
Sì, per preparare TRUFFALDINO (a parte) Ah! ah! il mio sangue si eccita a guardare fregole di eroi e di dee! ORLANDO Che dici? io sono d'Alda! ANGELICA Io son d'Orlando! ORLANDO Ma perché? ma perché? ma non ti bastano ANGELICA Tu, m'ài vinta! ORLANDO
Fatta TRUFFALDINO (a parte) Quante chiacchiere dinanzi a tanta grazia di Dio! ANGELICA Io ti dico: Orlando, salvami! ORLANDO (quasi con ira) Ancora? tu mi perdi! ANGELICA
Orlando! Orlando! ORLANDO Fragile? Oh, questa tua fragilità ANGELICA L'anima mia è simile a uno specchio ORLANDO Sì, ritornata mia follia! Sì, piegami TRUFFALDINO E l'eroe è bello e fritto! SCENA II. È come la prima. Ma, ora, sorge il mattino che indora già la città lontana nei suoi fastigi. Una fiaccola agonizza in un torchio attaccato a una parete. Truffaldino è sull'arco di fondo a guardare di qua e di là, quando arriva dalla destra della piattaforma Rinaldo. RINALDO Che c'è, brutta figura ? il tempo scorre TRUFFALDINO (pianissimo) Ssst! pazienza, bollente eroe; anche per fare una frittata occorre prima batterla. RINALDO Che vuoi dirmi, insomma? TRUFFALDINO Manterrò fa mia promessa di consegnarle la regina Angelica, di nascosto e senza compromettere la sua bella fama di cavaliere, subito forse, Bisogna però che vostra eccellenza mi provveda di un cavallo che non tema inseguimenti. RINALDO Baiardo? TRUFFALDINO Bene. Vossignoria lo tenga fuori della scuderia, gli insegni a non polverizzarmi coi suoi calci, e io fra breve spero sbrigare la faccenda. Poi ci ritroveremo nella foresta delle Ardenne. RINALDO Se tradisci, ohè, ti scuoio. (Esce) TRUFFALDINO (fregandosi le mani) Prima che un fanfarone come te mi pigli, ce ne vuole! A quest'altro adesso. (Arriva dalla sinistra della FERRAU' Falso guerriero, che cos'ài da dirmi? TRUFFALDINO (pianissimo) Ssst! rumorosissima maestà, domini il tuono della sua voce e mi ascolti! Tutto è fatto e il resto sarà fatto pure. Dica ai suoi uomini di tenersi a mia disposizione; io domani, senza compromettere il suo onore, nella foresta delle Ardenne, le consegnerò le tre cose che più le fanno gola: il cavallo Baiardo, l'elmo di Mambrino e la bella Angelica, calda calda. FERRAU' E sia! Non so quale malvagio spirito (con un dito lo spinge, lo manda TRUFFALDINO E due! Costui ha certi gesti un po' vivaci, che per fortuna non si trovano spesso fra gli uomini veri... (mentre fa per rialzarsi mette una mano Ohè! ohè! Se i miei occhi smiccicano bene, questo dovrebbe essere l'arnese famoso. Durendala! La spada dell'onore e della giustizia! È bastato il bacio della bella per farla cadere di mano all'eroe incorruttibile. Ah! Ah! io l'avrei allora conquistata a buon prezzo, con una facilità che non era in programma? Potrei, magari, svignarmela. Ma c'è il resto, che pure mi preme e non vorrei rinunziarvi. Continuiamo a ballare. Piuttosto, sarà prudente metterla subito in salvo. (scinge la sua spada e la butta dove prima ORLANDO No, ti dico che non mi puoi fermare (appare stravolto — accorre ove vede la spada Chi à osato involarmi Durendala? (esce da sinistra — le sue grida si Tutte le armi del mondo io voglio infrangere! (dopo un tratto, fra il tumulto interno, TRUFFALDINO (malsicuro) Ma insomma, che cosa vogliono queste due bacchettone? Ma pare che facciano un po' troppo sul serio... (inciampa nel telaio e si ferma.) ALDA (tendendo la mano) Rendi la spada? TRUFFALDINO Quale spada? Questa è la mia. BRAMIMONDA No, tu l'ài rapita! ALDA Non vedi ch'essa è l'unica scintilla TRUFFALDINO (tentando ribellarsi) Questa è bella! State a vedere che credono anche loro, le bambole, di mettermi paura. Lasciatemi andare... ALDA (aprendo le braccia dinanzi a lui)
Falso paladino, TRUFFALDINO (facendo per slanciarsi verso la ribalta) Eh, mia cara, io ò altre strade. ALDA (precipitandoglisi dinanzi) Sei qui, sei prigioniero mio, BRAMIMONDA Aita! aita! TRUFFALDINO (furibondo e spaurito) Chi muove, insomma, i fili di queste odiose pupe innamorate? BRADAMANTE (sopravvenendo ansante e formidabile) È costui che involò l'arma d'Orlando? TRUFFALDINO Eccola qua, eccola qua, non esageriamo! (porge la spada che Alda si affretta Ahi! ahi! dev'essere d'acero la donna coi calzoni! (Bradamante lo lascia, egli si Con un accidente simile per alleata, io farei molta strada. Bradamante, tu sei sempre generosa col signor Orlando ed egli tira a farti le fusa torte. BRADAMANTE Che vuoi dire? TRUFFALDINO Qualche ora fa, qui stesso, e ancora pochi momenti or sono, forse, di là, Orlando e Angelica ànno fatto il pasticcio. BRADAMANTE (abbrancandolo)
La lebbra ti dilanii, TRUFFALDINO Non ricominciamo. Va a vederla, e la troverai nel gineceo, come una chioccia, tepida dei baci di tuo cugino. (Bradamante va ad affacciarsi Ai visto? E voi tre ingenue gli state alle calcagna, sottomesse, invece di provvedere a far cessare questo scandalo e a vendicarvi per benino. BRADAMANTE
Voglio, in quello stesso infame (fa per andare sguainando il pugnale.) TRUFFALDINO Macché! queste non sono vendette. Lui se ne accorgerà, urlerà, se la prenderà con te, ti odierà... A qual pro? Aiutami piuttosto a portarla via: tu, agli occhi di tutti, non ne avrai colpa; io la trascinerò lontano, la consegnerò a Ferraù o l'abbandonerò alle belve. BRADAMANTE
Meglio divorata (entra nella camera di Angelica.) TRUFFALDINO Ecco che la commedia si sviluppa. (esce di corsa dal fondo. BRADAMANTE Taci dunque, se non vuoi, maledetta, ANGELICA
Perché BRADAMANTE Di che t'ama? di che t'amano, belva ANGELICA
Sei BRADAMANTE No… t'amerà per poco ancora. Vieni! ANGELICA Io griderò... (tenta fuggire) BRADAMANTE (le si slancia addosso, Le avvolge La cerva è presa! è presa! (la porta via per il fondo, verso sinistra. ORLANDO Angelica! (entra nella camera d'Angelica. OLIVIERO
Ove corre il nostro sire? ORLANDO (ritorna) Ov'è Angelica? Chi me l'à rapita? LA VOCE D'ANGELICA (di dentro) Accorri, Orlando! Orlando, aiuta! aiuta! ORLANDO Ella mi chiama! ed io qui sono, inutile OLIVIERO Conte di Blaia, un'altra volta è muto ORLANDO
Io non rifiuto ALDA
No, sire: a te, solo la tua (gli porge Durendala.) ORLANDO (ricevendola in ginocchio Alda! ANGELICA (lontanissimo) Orlando, accorri! aiuta! aiuta! ORLANDO (si leva, smarrito, e fa per OLIVIERO (a gran voce, parandoglisi No, conte: tu non puoi passare su ORLANDO (indietreggia fuori di sé)
È giusto. (si slancia contro la muraglia e con BRADAMANTE
Non andare; è inutile! ORLANDO Non sei donna né uomo: un'armatura (a gran voce, dall'apertura, ad Angelica:)
Fa cuore, io giungo! BRAMIMONDA (cadendo in ginocchio)
È chiuso ASTOLFO Andrò con lui. ORLANDO (fa per slanciarsi giù dall'apertura; Fidanzate del sogno, io vi saluto! (e parte. L'esercito sfila fra canti ALDA (balza alla fenditura, si erge sui Salvala, Orlando, e vinci! Ma per lei LA VOCE DI CARLOMAGNO (di dentro) Conte Orlando d'Anglante, dove sei? E s'abbassa il velario
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