Costruzioni |
Recupero Edilizio
GENERALITÀ
Il recupero e la conservazione del patrimonio edilizio del passato, e in particolare di
quello storico, hanno assunto negli ultimi decenni un'importanza sempre maggiore.
Gli interventi che vengono effettuati sugli edifici possono essere:
Qualsiasi intervento di recupero edilizio, deve
essere preceduto da un esame approfondito della costruzione a livello strutturale,
architettonico, dei materiali impiegati, tecnologico ecc., al fine di arrivare a una sua
perfetta conoscenza, indispensabile per progettare interventi corretti e duraturi.
Le strutture attuali presentano un'ossatura portante generalmente in cemento armato o in
acciaio, ben diversa è la situazione precedente. Le vecchie costruzioni vennero
realizzate impiegando metodi empirici basati essenzialmente su regole dell'arte di
costruire e sull'osservazione critica di quanto già costruito.
Le difficoltà aumentano poi quando si tratta di operare in zone sismiche per
l'adeguamento di vecchie costruzioni, tendente a mantenere in vita un patrimonio edilizio.
Gli interventi di restauro e consolidamento non interessano solo le costruzioni antiche,
ma anche quelle relativamente recenti, quindi realizzate con tecniche, materiali
abbastanza simili se non uguali. Di conseguenza il recupero a livello statico prende in
considerazione non solo strutture antiche in legno, in pietra e in muratura, ma anche
quelle moderne in acciaio e in cemento armato.
LE CAUSE DI LESIONI E DI DISSESTI
Molteplici sono le cause di lesioni e dissesti, tra le quali:
e altre ancora, possono nel tempo ridurre o modificare, sia la resistenza dei materiali
impiegati, sia quella di uno o più elementi costituenti la struttura, alterando in
quest'ultima la condizione di equilibrio globale, per cui vengono ad originarsi dei
dissesti statici che si manifestano esteriormente con fessurazioni o deformazioni, oppure
con entrambe. I metodi di consolidamento sono numerosi e difficilmente classificabili, sia
per la continua evoluzione tecnica e tecnologica, sia perché ogni metodo viene adattato
alla situazione architettonica e strutturale che si presenta.
DISSESTI NELLE STRUTTURE MURARIE E INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO
- FONDAZIONI -
I dissesti delle fondazioni sono dovuti a cedimenti del terreno sul quale
appoggiano, che possono determinare movimenti di traslazione verticale, orizzontale o di
rotazione delle fondazioni stesse.
Traslazioni verticali
Sono determinate da:
Le manifestazioni esteriori nell'edificio sono fessurazioni che presentano un
inclinazione di circa 45°, per effetto della forza di taglio, con andamento di tipo
parabolico.
Traslazioni orizzontali
Possono interessare l'intera struttura oppure solo una sua parte e vengono evidenziate da
fessurazioni con andamento verticale e bordi paralleli, mantenendo la continuità delle
linee orizzontali.
Movimenti di rotazione
Accompagnano sempre i movimenti di traslazione, particolarmente verticale, specie nelle
parti terminali della costruzione e sono da questi prodotti per effetto della forza che
produce traslazione, le fessurazioni presentano un'apertura gradualmente crescente.
Definita la natura del cedimento, si procede al consolidamento delle fondazioni, tenendo
sempre in considerazione che la risultante dei carichi trasmessi risulti centrata e che le
tensioni sul terreno risulti inferiore a quella ammissibile:
- MURATURE IN ELEVAZIONE E STRUTTURE INTERNE -
I muri in elevazione possono subire dissesti causati da un cambiamento della
situazione di equilibrio originaria, incremento dei carichi, modificazione della
struttura, fenomeni sismici, vibrazioni prodotte dal traffico.
Assestamento delle murature
La fase di costruzione è caratterizzata da un progressivo aumento del peso trasmesso al
terreno dalle fondazioni e pertanto l'edificio subisce una lieve traslazione verticale.
Questo fenomeno può essere solo in parte limitato e previsto, a seguito di una iniziale
indagine del terreno al fine di determinale il suo grado di compressibilità, affinché
tale assestamento avvenga in modo pressoché uguale su tutta l'area interessata dalla
costruzione.
Schiacciamento delle murature
Nello studio dello sforzo normale di compressione si è visto che un solido soggetto a un
carico assiale subisce un accorciamento e anche una dilatazione trasversale, a
quest'ultimo si oppone la forza di coesione del materiale. Quando la forza di coesione è
vinta, vengono a formarsi fessurazioni.
Le cause dello schiacciamento sono dovute a:
Tutti gli interventi di consolidamento devono essere diretti a impedire la dilatazione trasversale, e possono essere:
- CARICO DI PUNTA -
Le cause che inducono il
carico di punta nelle strutture murarie sono molteplici e principalmente:
Il carico di punta è assimilabile alla sollecitazione di presso-flessione, variabile e
non determinabile, e pertanto gli aspetti esteriori di questo dissesto sono una
inflessione laterale, rigonfiamenti delle superficie e formazione di profonde
fessurazioni.
Se l'inflessione del paramento è da una sola parte, si può intervenire con la posa di
tiranti in acciaio a livello dei solai, mentre se l'inflessione avviene nei due sensi, per
spaccatura longitudinale della parete, possono essere disposti tiranti antiespulsivi
oppure cinture metalliche.
- SPINTE DI ARCHI E DI VOLTE -
Gli archi e le volte trasmettono
sui muri di imposta una spinta inclinata, la cui componente orizzontale può provocare
movimenti di rotazione e conseguenti inflessioni verso l'esterno dei paramenti murari.
Questi cedimenti sono sovente accompagnati da fenomeni secondari quali:
Il cedimento degli archi e delle volte è provocato da un incremento dei carichi oltre
i limiti consentiti.
Sino a quando il cedimento è in atto, è possibile intervenire con il posizionamento di
tiranti metallici opportunamente messi in tensione allo scopo di ripristinare le strutture
nella posizione iniziale; il consolidamento potrà essere completato con la costruzione di
contrafforti contro le murature di appoggio della struttura spingente.
- CEDIMENTO DI STRUTTURE ORIZZONTALI -
I solai possono essere in legno,
ferro o cemento armato e i loro cedimenti sono essenzialmente dovuti a sollecitazione di
taglio e a eccessiva deformazione per flessione delle travi.
Nei solai in legno l'eccessiva deformazione è quasi sempre imputabile a degrado del
materiale.
Se la trave in legno si presenta recuperabile, il suo consolidamento può avvenire
disponendo sopra o lateralmente profilati in acciaio, ai quali viene rigidamente collegata
la trave in legno mediante piattine in acciaio.
Asportate completamente le parti degradate della trave di legno, vengono inseriti in
questa le barre di vetroresina opportunamente disposte, successivamente viene colata nei
fori la pasta epossidica che riempie gli spazi vuoti e costituisce un forte collante tra
legno e barre.
Un normale processo di
consolidamento, è quello intervenire all'estradosso del solaio con la rimozione del
pavimento e del sottofondo sino a mettere a nudo le travi del solaio, alle quali vengono
fissate staffe a u rovesciato Õ (6 o ¯ 8) e quindi viene effettuato il getto di
calcestruzzo.
Nei solai in cemento armato, i cedimenti si manifestano da fessurazioni trasversali
all'intradosso nelle campate e all'estradosso sugli appoggi, dovute a flessione.
Il consolidamento delle opere in cemento armato risulta sempre difficile e particolarmente
complesso: in linea generale, dopo aver eliminato le parti deteriorate, vengono aggiunte
armature metalliche e integrazione di quelle esistenti e altre diffuse di piccolo
diametro, e quindi viene effettuato un getto di calcestruzzi ottenuti mescolando
particolari cementi.
- DISSESTI NEI TETTI -
Il tetto è generalmente una struttura facilmente ispezionabile per cui è
possibile rilevare eventuali dissesti più o meno gravi.
In tetto con struttura portante in legname, gli elementi strutturali sono soggetti a
fenomeni di degrado notevoli che in si manifestano con inflessioni dovute a svariate
cause, quali:
Se il dissesto viene rilevato al suo stato iniziale è possibile intervenire con una
operazione di puntellamento, mediante puntelli di sostegno disposti in modo da scaricare
il carico sulle strutture portanti verticali sottostanti.
Quando il dissesto è già in fase avanzata non resta che la sostituzione degli elementi
deteriorati.
- FENOMENI VIBRATORI -
Il transito veicolare e
ferroviario, i macchinari in moto, i fenomeni sismici producono azioni rapidissime
alternative, i periodi di queste vibrazioni possono essere notevolmente variabili, potendo
comprendere le ultrasonore, con oltre 20000 vibrazioni al secondo, e le infrasonore con
meno di 16 al secondo.
L'aspetto esteriore dei cedimenti conseguenti è rappresentato da diffuse fessurazioni e
croce, tipiche in particolare nei fenomeni sismici.
L'isolamento della costruzione dalla sede stradale, può essere ottenuto con la formazione
di una intercapedine perimetrale non collegata all'edificio, ed eventualmente, con un
approfondimento del piano di fondazione.
LA DEMOLIZIONE
Quando la situazione statica della costruzione è tale da sconsigliare ogni intervento di
restauro o di consolidamento, si deve procedere all'abbattimento di una parte o
addirittura di tutto l'edificio.
L'intervento di demolizione è piuttosto delicato in quanto è necessario prevedere le
condizioni di stabilità che potranno verificarsi nelle varie strutture durante le
operazioni.
In linea generale si può affermare che l'ordine dei lavori di demolizione è inverso a
quello per la costruzione, componendo il fabbricato nelle sue varie parti.
Solo quando l'edificio è isolato, può risultare conveniente l'utilizzo d'apposite e
moderne tecniche, che permettono la demolizione per crollo di tutta la costruzione nel suo
complesso
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