Corso di chitarra...

eguitar.gif (4865 byte)Dunque... sorvolo, almeno per ora, la parte sulla struttura dello strumento e sui tipi di chitarra, nonché su quello da scegliere, considerando che è determinante il tipo di musica che si è intenzionati a suonare, un buon approccio allo strumento consiste nell'acquisto di una chitarra classica, le cui corde sono più morbide, da studio, il cui prezzo oscilla attorno alle 100.000/150.000 lire.
Il corso è diviso in lezioni, alle quali è allegato qualche file midi di esempio con gli esercizi da eseguire... spero con costanza (che non è una più o meno piacente giovane ragazza ma... beh vabbè... lasciamo perdere)...

Lezione II - Posizione dello strumento e delle mani

Vi starete sicuramente chiedendo che fine abbia fatto la prima lezione... ebbene è proprio quella sulla struttura dello strumento... che, in quanto lievemente "noiosa", non avevo voglia di scrivere... quindi... studiamo la posizione corretta.
La chitarra si suona da seduti. La gamba sinistra dovrebbe stare più sollevata della destra, allo scopo di mantenere questa posizione senza sviluppare muscoli da culturista esistono dei sostegni di circa 20cm... i panchetti poggiapiede. Lo strumento è poggiato sulla gamba sinistra con il manico rivolto a sinistra e la paletta (quella dove ci sono le chiavi per accordare lo strumento) all'altezza della spalla.

Il braccio destro va poggiato sulla cassa e le dita devono essere rivolte verso il basso perpendicolarmente alle corde.
Il braccio sinistro è sollevato e scostato dal corpo e il palmo poggiato nella parte inferiore del manico.

Posizione delle mani:
Le dita della mano destra vengono comunemente indicate in questa maniera:

p pollice
i indice
m medio
a anulare
tab. 1.1

Spesso nella musica leggera viene utilizzato il "plettro" (nome orribile) o penna o... beh ognuno lo chiama come vuole... che non è altro che una lamella di plastica con il quale si evitano... uhm... i calli, suppongo...
La mano sinistra si tiene col palmo rivolto verso l'alto, il pollice rigorosamente dietro al manico e le altre dita a martello per poter premere con forza sulle corde in corrispondenza dei tasti (gli spazi tra due barrette metalliche presenti sul manico). Fondamentale la posizione a martello per permettere alla falangetta di essere perpendicolare al manico e di evitarne il contato con più di una corda contemporaneamente.
Le dita della mano sinistra sono indicate nella sequente maniera:

1 indice
2 medio
3 anulare
4 mignolo
0 corda vuota:
(ness. tasto premuto)
tabella 1.2

 

Lezione III - L'accordatura - Teoria musicale

Per suonare bene qualsiasi strumento è importante conoscere almeno le prime nozioni di teoria musicale... per le quali dovrete aspettare un po'... intanto passiamo ad accordare il nostro strumento, operazione che si rende necessaria ogniqualvolta intendiamo suonarlo, poiché le corde della chitarra, soprattutto se nuove, sono solite "allentarsi" con estrema facilità, senza contare la possibilità di urtare accidentalmente le chiavi per l'accordatura. Prima di tutto vediamo lo schema delle sei corde e i loro suoni: le corde sono numerate dalla più sottile alla più spessa, quindi, dalla più acuta alla più bassa. La prima corda è un MI (detta Mi cantino), la più sottile e più acuta delle sei, la seconda è un Si, la terza un Sol, la quarta un Re, la quinta un La, e la sesta un Mi. La chitarra è accordata secondo la nota di riferimento La corrispondente alla nota La scritta nel secondo spazio del pentagramma, ci si aiuta nell'accordatura con il diapason, uno strumento a forma di U che, vibrando, produce appunto... il La. Accordata la quinta corda si passerà alla quarta. Avrete notato che l'intervallo tra una corda è la successiva è sempre, tranne nel caso Sol-Si (terza-seconda), di cinque semitoni (intervallo di quarta), per accordare ciascuna corda sarà sufficiente, quindi, premere il quinto tasto della superiore e tendere o allentare la corda da accordare fino ad ottenere suono uguale. Questo vale per tutte le corde ad eccezione della seconda che si accorda premendo il quarto tasto della superiore (il Sol), l'intervallo è infatti di quattro semitoni (due toni).

Toni e semitoni
Tra un tasto e il successivo della tastiera della chitarra vi è un'intervallo di un semitono, per intenderci tra Do e Do# l'intervallo è di un semitono, tra Do e Re l'intervallo è di un tono. Questa è una tabella con le note disposte per semitoni.
Ovvio è che due semitoni costituiscono un tono...

Do Do# o Reb Re Re# o Mib Mi Fa Fa# o Solb Sol Sol# o Lab La La# o Sib Si Do

Lezione IV - Lettura dei diagrammi - Eseguire una melodia

La lettura della musica viene semplificata, per i chitarristi, tramite l'ausilio di diagrammi che facilitano la comprensione delle posizioni per le dita rappresentando la tastiera dello strumento, la posizione delle dita e l'indicazione numerica delle stesse (non sempre quest'ultima è presente). A seconda della tipologia rappresentata, melodia o accordi, la rappresentazione grafica varia leggermente, soprattutto nell'orientamento dei diagrammi. Nel caso della melodia le linee orizzontali (sei) indicano le corde, quelle verticali i ponticelli che delimitano i tasti.

Le dita della mano sinistra sono indicate come nella tabella 1.2, tramite numeri, o all'esterno del diagramma (nel caso di accordi) o sulla nota stessa (nel caso di melodie). Il segno X (usato nel caso di accordi) indica che la corda non va suonata, il segno O che va suonata a vuoto, non toccata, quindi, dalla mano sinistra.

Eseguiamo una melodia
La chitarra può essere usata sia per eseguire melodie assolutamente autonome, sia per accompagnare. Vediamo una delle tecniche fondamentali per l'esecuzione di melodie, quella dell'appoggiato della mano destra:
Bisogna mettere la punta del dito indice o del medio (alternandoli) sulla corda da suonare e premerla muovendo il dito verso l'alto e facendolo "appoggiare" sulla corda superiore.
Occorre ora esercitarsi con le note Do Re Mi Fa Sol La Si come indicato dai seguendi schemi, prima singolarmente, poi secondo gli esercizi contenuti nel file midi allegato.

Esercizi

Lezione V - Le note più acute

Vedremo ora le note più acute, eseguite, come da schemi allegati, semplicemente scalando sulla tastiera della chitarra. Anche in questo caso è opportuno l'esercizio tramite l'esecuzione come nei file midi allegati.

Esercizi

Lezione VI - Le note più gravi

Le note più gravi sono quelle che si trovano sotto il do centrale (quello che, nel pianoforte, si trova a cavallo della serratura antistante la tastiera), sono quelle indicate con i cosiddetti tagli addizionali. Anche qui... fondamentale la pratica...

Esercizi3

Lezione VII - Le note alterate

Le note alterate sono quelle cui vengono aggiunti i simboli di diesis e bemolle... ormai la lezione la sapete... scaricate i file e suonate... eh no... ho toppato... qui niente esercizi... ormai dovreste già essere bravi abbastanza con le note... ora si tratta di fare e rifare gli esercizi sopra o, se avete buon orecchio, cercare qualche melodia di qualche canzone...

Lezione VIII - L'accompagnamento - Accordi e Arpeggi - Il Barrè

Ragazzi, siamo arrivati... agli ACCORDI!!! Vi spiego semplicemente da cosa sono composti, in linea di massima.

L'accordo è formato da tre o più note suonate contemporaneamente, ciò implica che bisognerà pizzicare almeno tre corde per ottenerne uno. I più semplici e comuni sono le triadi e le settime.
Le prime formate da tre suoni: al più grave si sovrappone un suono alla distanza di terza e a questo un'altro a distanza di terza. Se l'intervallo fra i primi due suoni dell'accordo è di terza maggiore (2 toni), l'accordo è maggiore, se, invece, è di terza minore (1 tono e 1 semitono), l'accordo è minore.
Le settime sono accordi formati da quattro suoni: sul più grave si sovrappone un suono a distanza di terza maggiore, uno a distanza di quinta e uno a distanza di settima.
Generalmente, secondo il sistema classico, nell'arpeggio sarebbe opportuno suonare quattro corde, ovvero il basso con il pollice e le altre con indice, medio e anulare. Se non si vuole utilizzare la tecnica dell'arpeggio si può utilizzare il plettro, ne abbiamo parlato precedentemente, o semplicemente strisciare le dita sulle corde (la posizione preferibile è quella di sovrapporre perpendicolarmente indice e pollice e suonare come se vi fosse un plettro).
In alcune situazioni si può rivelare più idoneo un accompagnamento con arpeggi, piuttosto che con accordi. Le note che compongono un accordo sono le stesse che compongono un arpeggio, l'unica differenza è che le note dell'arpeggio vengono suonate una dopo l'altra (l'ordine non è definito) e non contemporaneamente. L'ordine può variare liberamente, secondo i gusti dello strumentista: ad esempio si può iniziare dalla nota più bassa alla più acuta e tornare indietro, ma le combinazioni sono multiple.
Un'ultima tecnica necessaria per suonare buona parte degli accordi è quella del barrè: è una posizione della mano sinistra che si ottiene distendendo l'indice e premendo tutte le corde insieme (talvolta solo alcune per diminuire lo sforzo, stando attenti a non suonare le corde non premute dal barrè quando non siano note componenti l'accordo stess). Non è altro uno spostamento del capotasto e si indica con due pallini legati da un trattino, simbolo che indica le corde da comprendere con l'indice. Particolare atttenzione va posta alla posizione del pollice, che dev'essere parallelo al capotasto e non sporgere mai dalla parte superiore del manico (insomma: chi vi vede non deve vedere il pollice sporgere da sopra... almeno quando si sta imparando... poi ognuno è libero di infrangere le regole...).

Lezione IX - Nomenclatura internazionale - Giri armonici

I nomi di note e accordi sono spesso espressi con la nomenclatura internazionale: A=La, B=Si, C=Do, D=Re, E=Mi, F=Fa, G=Sol. Gli accordi maggiori sono indicati dal solo nome della nota o accompagnati dal segno "+" o ancora dall'abbreviazione "magg.", i minori da una "m" o dal segno "-". Se l'accordo è con quarta o con sesta o con settima la normale indicazione è accompagnata dal numero corrispondente, per esempio "Do-7" significa Do minore con settima. Quelli diminuiti sono seguiti da "dim.", quelli eccedenti da "5+".

Per facilitare l'approccio con gli accordi sarebbe consigliabile l'acquisto di un libretto di tablature e... di buona memoria perché anche conoscendo la musica e quindi sapendo costruire l'accordo non è semplice creare posizioni sempre comode...

Un po' di giri armonici... tanto per cominciare...

Francesco D'Offizi


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