SENTENCED
Finlandia, Oullu,
inizio dell’ultimo decennio del millennio passato. Sentenced, un gruppo
che nasce, ‘When Death Join Us’ il loro primo demotape.
La line up originale comprende Miika Tenkula (chitarra), Sami
Lopakka (chitarra) e Vesa Ranta (batteria)
Il debutto ufficiale
avviene per una piccola etichetta francese e porta il titolo di ‘Shadows
From The Past’ con l’innesto in formazione di Taneli Jarva alla voce
ed al basso. La proposta dei finnici si inquadra nel filone black metal più
stereotipato, ma la band sterza da subito verso un suono più tecnico e
melodico, quello che verrà poi identificato con l’etichetta di
Goteborg-sound. Il risultato è ‘North From Here’ edito dalla
Spinefarm e targato 1992. Il
disco si fa notare in Svezia e viene seguito l’anno successivo da un EP
che prende il titolo dalla cover ‘The Trooper’ (indovinatedichi!).
Il tutto prepara il
terreno per ‘Amok’, primo successo della band che è approdata alla
corte di una delle più interessanti etichette metal, la Century Media.
Nel frattempo, Jarva
lascia la band ed il comando della stessa nelle mani del chitarrista Miika
Tenkula che recluta Ville Laihiala, singer più melodico e pulito del suo
predecessore. Da questo momento, la band abbandona quasi definitivamente
il suono black metal per scoprire soluzioni melodiche da innestare nelle
composizioni, lavorando maggiormente sia sulle parti strumentali che si
aprono alla melodia che sulle parti vocali ben rese da Villie.
Trascorrono due anni
prima del nuovo album, ‘Down’, a detta di alcuni il loro canto del
cigno, di altri la loro definitiva consacrazione, avvenuta al Dynamo
Festival del 1987, esibizione tra le migliori di sempre della band, dopo
le numerose critiche positive della stampa
ed a coronamento di un esteso tour europeo. A seguire,
il primo punto della situazione con ‘Story: Greatest Kills’, un
greatest hits che prelude a ‘Frozen’, definitiva trasformazione del
sound della band, ora lontano dalle radici black metal ma arricchito dalle
atmosfere dark impastate con la New Wave Of British Heavy Metal.
Certamente, ormai,
è chiaro che i Sentenced hanno impostato un percorso sempre e comunque
volto al cambiamento, lento ma costante, all’interno della propria
musicalità. Anche i testi seguono questo percorso, evocativi e depressi;
in alcuni frangenti una composizione musicale “allegra” viene abbinata
ad un testo tristissimo, la teoria del contrasto che mette alla pari le
atmosfere melodicamente tese e le sfuriate chitarristiche, creando lo
stile del contrasto che diventa un marchio di fabbrica per il gruppo
all’interno dell’economia delle singole composizioni.
Attitudine, questa,
che diverrà prepotente nel seguente ‘Crimson’, un disco dal
potenziale molto elevato grazie alla mediazione delle atmosfere che hanno
costituito il decennio artistico della band con canzoni assimilabili fin
dal primo ascolto (‘Dead Moon Rising’, ‘Killing You, Killing Me’
ne sono due esempi). La
produzione di Hiili, noto per il lavoro con gli HIM veste adeguatamente
questa raccolta di nuove canzoni squisitamente Sentenced. Per i fans di
vecchia data forse una delusione, per la band la possibilità di giocare a
carte scoperte con i nuovi papabili ascoltatori.
Discografia:
Shadows
Of The Past (1992)
|
L’esordio
del gruppo, in un lavoro che pecca in quanto quasi totalmente
assente è la personalità, troppo annacquata negli stereotipi del
genere. |
North
from Here (1993)
|
Le
influenze melodiche e le ispirazioni della New Wave of British
Heavy Metal diventano evidenti nel secondo album del gruppo. In
nuce è inclusa la scintilla che deflagrerà due anni più tardi. |
The
Trooper (1993)
|
Senza
alcun dubbio, una carta scoperta. I Sentenced ammettono
platealmente le loro influenze, in primis i Maiden, ovviamente qui
filtrati dalla brutalità death metal che resta prepotente nella
proposta dei finnici. Il mini in questione verrà poi incluso
nell’antologia ‘Greatest Kills’. |
Amok
(1995)
|
Tutto
ciò che si intravvedeva in ‘North From Here’ trova qui il
compimento artistico. L’essenza della band c’è tutta in
questo album che mette finalmente in primo piano il talento di
Tenkula. Indimenticabili classici della band quali ‘New Age
Messiah’, ‘Nepente’ e ‘Moon Magick’ sono racchiusi qui.
Essenziale. |
Love
& Death (1995)
|
Piccolo
passo indietro rispetto ad ‘Amok’ per questo mini album,
l’ultimo con Jarva alla voce. Più spazio all’aspetto death,
cinque canzoni che sembrano segnalare un cambio di rotta per il
gruppo che non avrà mai compimento. |
Shadows
Of The Past (1995) -
ristampa (include il demo “Journey to Pohjola”)
Down
(1996)
|
Debutto
di Laihiala alla voce, definitiva svolta darkeggiante per il
gruppo. Aumento di pathos e atmosfere tese. Quest’opera ci
presenta dei differenti Sentenced, ormai avviati verso una nuova
proposta musicale, cresciuti e maturati. Da segnalare ‘Noose’
e ‘Keep My Grave Open’ |
Story
- Greatest Kills (1997)
|
Oltre
ad offrire la riproposizione dell’intero mini ‘The Trooper’,
questa raccolta contiene un inedito che nulla aggiunge a quanto
proposto dal gruppo. Ne rappresenta una panoramica, per chi ama le
operazioni di questo tipo. |
Frozen
(1998)
|
Rallentano
le ritmiche, aumenta la cappa grigia di tristezza all’interno
delle composizioni. Un disco che fatica ad essere amato dai fan
della prima ora e che rappresenta l’inizio di una nuova
trasformazione, la quale maturerà con il lavoro seguente. |
Crimson
(2000)
|
E’
un disco che può conquistare,
può avvicinare molti ascoltatori “distratti” al mondo
dei Sentenced ed al mondo del metal, oltre che dotare la band di
un potenziale nettamente superiore rispetto alle precedenti prove. |