Kahlil Gibran

 

Cos'è per te un amico,
Perché tu debba cercarlo
Per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca.

 


Per sempre me ne andrò su questi lidi,
tra la sabbia e la schiuma del mare.
L'alta marea cancellerà le mie impronte,
e il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia
dureranno in eterno.

 



"L'AMICIZIA"

Il vostro amico
è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore
e che mietete ringraziando .
Egli è la vostra mensa e la vostra dimora
perchè,affamati, vi rifugiate in lui
e lo cercate per la vostra pace .
Se l'amico vi confida il suo pensiero
non nascondetegli il vostro.
Quando lui tace
il vostro cuore non smette di ascoltarlo,
perchè nell'amicizia
ogni pensiero,desiderio,speranza
nasce in silenzio e si partecipa con gioia .
Se vi separate dall'amico
non addoloratevi ,perchè la sua assenza
v'illumina su cio' che piu' in lui amate .
E non vi sia nell'amicizia altro intento
che scavarsi nello spirito a vicenda.
Condividetevi le gioie
sorridendo nella dolcezza amica
perchè nell rugiada delle piccole cose
il cuore scopre il suo mattino
e si conforta .

 

 



Quando l'amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume, vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui.
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.
Come sale alla sommità e accarezza
i più teneri rami che fremono al sole,
così scenderà alle vostre radici e le scuoterà
fin dove vi avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglierà in sè.
Vi batte finchè non sarete spogli.
Vi stacca per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi candidi come il bianco.
Vi lavora come pasta fin quando non sarete cedevoli.
E poi vi affida alla sua sacra fiamma perchè
siate il pane sacro della mensa di Dio.
Tutto compie in voi l'amore, affinchè possiate
conoscere i segreti del vostro cuore e in questa
conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore
unicamente la pace e il piacere, allora sarà meglio
per voi coprire la vostra nudità e uscire dall'aia dell'amore,
nel mondo senza stagioni, dove riderete,
ma non tutto il vostro riso,
e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.


"IL PIACERE"


Il piacere è un canto di libertà, ma non è la libertà.
E' la fioritura dei vostri desideri, ma non il loro frutto.
E' un richiamo profondo verso una vetta, ma non è il fondo nè il culmine.
E' l'ingabbiato che prende il volo, ma non è spazio racchiuso.
Oh sì, il piacere è realmente un canto di libertà.
E io vorrei che lo cantaste a cuore aperto;
ma non vorrei vedervi perdere il cuore nel cantarlo.
Alcuni giovani tra voi cercano il piacere come se fosse tutto,
e sono giudicati e biasimati.
Non li giudicherei nè biasimerei. Io vorrei che cercassero.
Perchè troveranno il piacere, ma non questo soltanto.
Il piacere ha sette fratelli, e il minore di essi è più bello che il piacere.
Avete udito dell'uomo che, scavando la terra in cerca di radici, trovò un tesoro?
E alcuni anziani ricordano i piaceri con rimorso,
come errori commessi in stato di ubriachezza.
Ma il rimorso offusca la mente, non la purga.
Dovrebbero invece ricordarli con gratitudine, come il raccolto di un'estate.
Ma se il rimorso li conforta, lasciate che si confortino.
E poi ci sono coloro che non sono giovani per cercare, nè vecchi per rammentare;
e temendo di cercare e rammentare, fuggono tutti i piaceri
per non trascurare o offendere lo spirito.
Ma anche nella rinuncia trovano il loro piacere.
E così anche loro trovano un tesoro, benchè cercassero radici con mani tremanti.
Ma ditemi, chi può offendere lo spirito ?
Può l'usignolo offendere il silenzio della notte, o la lucciola le stelle ?
E può la vostra fiamma e il vostro fumo opprimere il vento ?
Credete che lo spirito sia un immobile stagno che potete turbare con un bastone?
Spesso, negandovi al piacere, non fate che ammucchiare il desiderio
nel fondo buio del vostro essere.
Chissà che non vi attenda domani, quello che oggi appare omesso ?
Anche il corpo conosce il suo retaggio
e i suoi giusti bisogni e volontà non devono essere ingannati.
Il corpo è l'arpa dell'anima. E dipende da voi trarne musica dolce o suoni confusi.
E ora chiedete a voi stessi:
" Come distinguerò ciò che è buono nel piacere, da ciò che non è buono ? "
Andate per i campi e nei giardini, e imparerete che il piacere dell'ape è nel raccogliere miele dal fiore, ma che il piacere del fiore è nel concedere all'ape il proprio miele.
Perchè un fiore per l'ape è fonte di vita, e l'ape per il fiore un messaggero d'amore, e a tutti e due, ape e fiore, dare e ricevere piacere è un bisogno e un'estasi. Ognuno è libero delle sue scelte. Ma deve esserne responsabile.

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