Chi ha fabbricato
mine nel mondo, chi le ha esportate e chi le ha
impiegate ? Interrogativi che più volte vengono
proposti e che non sempre trovano una risposta
esauriente ma spesso pronunciamenti viziati da
interpretazioni di parte . Peraltro, seguitare a
discutere il problema e non affrontare, invece, i
temi ben più importanti della bonifica non ha
significato produttivo se non risuscitare
possibili errori del passato senza ottenere nulla
di concreto ma, semmai, rinvigorendo
incomprensioni sicuramente non produttive per la
soluzione del problema e motivando una sorta di
"filosofia del diritto" dai contenuti
teorici e priva di riscontri concreti o,
comunque, risolutori . Ununica
verità è quella rappresentata dagli stimati 110
milioni di mine, ordigni e trappole esplosive ,
di cui più del 50% sicuramente è costituita da
mine a suo tempo costruite nellex Unione
Sovietica o copiate da Paesi Satelliti come
dimostra la maggior parte dei reperti che ogni
giorno vengono ritrovati sul terreno .
Solo in occasione della Guerra
del Golfo è stato riscontrato un ampio uso da
parte dellIRAQ di mine di fabbricazione
italiana parte delle quali, peraltro, seppur
progettate in ITALIA non di
produzione ed impiego nazionale, ma costruite su
copia da industrie del bacino Medio Orientale .
Un uso indiscriminato quello dellIRAQ,
"a pioggia" sul deserto e senza un
logica di impiego a dimostrazione della volontà
di unutilizzazione indiscriminata , non
dettata da scopi difensivi ma solo per conseguire
finalità terroristiche volontà confermata nel
tempo anche da quanto posto in essere in
KURDISTAN .
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