LE CLUSTER BOMB

ALTRIMENTI DETTE SUBMUNIZIONI

Dott. Fernando TERMENTINI

f.terme@flashnet.it

   
Le cluster bombs, altrimenti dette submunizioni, hanno suscitato un repentino interesse nell’opinione pubblica durante la guerra in Kosovo . Un’ attenzione dettata dal ritrovamento di centinaia di ordigni sganciati nel mare dagli aerei della NATO, e riferita al pubblico come si fosse scoperta l'esistenza di un nuovo sistema d’arma. Immediata la reazione degli organi di stampa e della televisione che per un paio di settimane hanno trattato l’argomento.

"Bombe in Adriatico" come fosse stato l’unico vero problema della guerra del Kosovo, proponendolo all’opinione pubblica come qualcosa di inaspettato, improvviso e sconosciuto, mentre invece già noto perché sistemi del genere erano già stati impiegati durante la Guerra del Golfo ed in Bosnia . Un argomento già affrontato, proprio da chi scrive, quando esplicitò il proprio parere attraverso pagine di riviste specializzate sull’efficacia della Convenzione di OTTAWA, lamentando proprio la scarsa attenzione dimostrata nei confronti delle submunizioni. che avrebbero costituito per il futuro un pericolo almeno pari a quello delle mine anti uomo.

 

PENSIERI DEL DOPO OTTAWA

Non verranno più prodotte, vendute ed impiegate mine anti uomo

CHIUNQUE, PERÒ, È IN GRADO DI FABBRICARSI NELLA CANTINA DI CASA .

E' stato affrontato il problema delle mine anti carro predisposte con congegni di antirimozione

CHIUNQUE - PERO' - PUO' INVENTARSI UN CONGEGNO ANTIRIMOZIONE CHE 

ABBIA LE STESSE FUNZIONI DI UN DISPOSITIVO INDUSTRIALE

 
NESSUNO PERO' HA AFFRONTATO IL PROBLEMA DELLE CLUSTER BOMB , 

ORDIGNI LETALI PIU' DELLE MINE E CHE NESSUNO POTRA' MAI 

AUTOCOSTRUIRSI SENZA DISPORRE DI SOFISTICATA TECNOLOGIA E -

COMUNQUE NON POTRA' LANCIARLE

SE NON DISPORRA DI  VETTORI AEREI ADATTI 

         
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