LURANIO IMPOVERITO (DU Depleted Uranium) |
- Dott. Fernando
TERMENTINI f.terme@flashnet.it |
NOTE TECNICHE
LA VALUTAZIONE TECNICO-OPERATIVA Le "garanzie di efficacia ed operative" offerte da armi o sistemi al DU non trovano giustificazione in un momento storico in cui la tecnologia offre la possibilità di raggiungere in campo tattico risultati analoghi se non superiori . Se fino a qualche anno fa, infatti, poteva non essere possibile o quanto meno era difficile poter distruggere un carro armato o un bunker con proiettili o missili che non avessero un "elevato potere penetrante" e stabilità di traiettoria, oggi e fin dalla Guerra del Golfo, quanto proposto dalle informazioni "in diretta dai campi di battaglia" propone il contrario . La detonica unita allelettronica, la disponibilità di leghe metalliche di elevata tecnologia hanno raggiunto ormai livelli tali da consentire risultati pressoché analoghi . Ne consegue che è assolutamente non ragionevole rischiare di compromettere la salute e lincolumità dei popoli utilizzando sistemi darma che non garantiscano il coinvolgimento immediato e futuro - dei civili . Sicuramente motivazioni quali quelle da raggiungere in tempi brevi risultati operativi sostanziali non trova giustificazione se per farlo si rischia di innescare un danno ambientale di vaste proporzioni e se, lasciando sul territorio "scorie di ogni genere" , si costringe un popolo a dover convivere con mille pericoli nellimmediato dopo guerra e per molti anni ancora . Saturare un territorio con Cluster Bombs che per larga percentuale non esplodono al momento dellimpiego ma che saranno destinate a farlo nel tempo uccidendo lincauto viandante ed utilizzare proiettili al DU materiale sicuramente inquinante - non trova giustificazione in un periodo storico dove il concetto di "globalizzazione" sta entrando a far parte del linguaggio comune e che non dovrebbe essere limitato ad aspetti solo economici ma dovrebbe invece toccare in chiave moderna anche e soprattutto quelli etici . CONSEGUENZE
Il rischio maggiore, quindi, è quello che possono correre le popolazioni civili che destinate a vivere in prossimità delle aree inquinate DATI DA RILEVARE Per poter configurare la natura del pericolo, anche se con un tasso di approssimazione allo stato attuale ancora elevato, si dovrebbero raccogliere campionature sistematiche e significative dal punto di vista statistico, non solo limitate a generici rilevamenti ambientali di radioattività o tossicità, ma estesi a misurazioni "mirate" e suggerite dallo "status ante quo" del personale che ritornato dalle aree presenta problemi fisici riconducibili allinquinamento da DU. Conoscere, infatti, dove è stato impiegato, per quanto tempo ed quali compiti operativi ha svolto il personale che è morto per forme leucemiche o che oggi viene curato per patologie simili o per danni celebrali e renali, potrebbe rappresentare un primo e fondamentale punto di partenza a premessa di qualsiasi rilevamento strumentale approfondito. Peraltro il momento stagionale sicuramente non favorirà prima della prossima primavera rilevamenti ambientali semplici e dai risultati sicuri . Il Kosovo ed i Balcani in generale in questo momento e fino alla prossima primavera sono innevati o ghiacciati. La neve ed il ghiaccio rappresentano un sufficiente schermo per fermare le emissioni ALFA e BETA ed al loro scioglimento concorreranno a disperdere le possibili concentrazioni di polveri al DU presenti sul suolo . In ogni caso, forse il processo operativo più rispondente potrebbe essere uno simile a quanto gli standars internazionali prevedono per la "Survey di 1° livello" , finalizzata allindividuazione di aree contaminate dalla presenza di mine e di ordigni bellici non esplosi (UXOs). Una raccolta di dati sistematici che prima dellinvestigazione del terreno prevede "interviste" alla popolazione, lesame del territorio ed il rilevamento degli incidenti che possono aver coinvolto persone, cose ed animali che pascolano nelle aree a rischio . A tale riguardo, poi, sarebbe interessante e forse anche indispensabile disporre di dati a confronto, conoscere il tipo di armi al DU impiegato durante la Guerra del Golfo e rilevare il tasso di inquinamento residuo che dopo dieci anni rimane sul suolo iracheno e kuwaitiano . I dati così ricavati, legati fra loro rappresenterebbero un primo elemento per una concreta valutazione ed anche materia indispensabile per la strutturazione e lo sviluppo di successive simulazioni che potrebbero aiutare a meglio comprendere cosa potrebbe succedere nellimmediato futuro e ad individuare i possibili accorgimenti da adottare . CONCLUSIONI Concludere con affermazioni certe e sicure è impossibile e sarebbe comunque fuorviante di fronte ad un problema appena connotato ed in assenza di elementi certi di riferimento. . E necessario quindi essere cauti ed attendere di poter disporre di elementi di valutazione probanti che consentano di trarre conclusioni e non solamente ipotesi e di poter effettuare una concreta ed affidabile mappatura del territorio . Una cosa è comunque certa : è trascorso del tempo prezioso ed ora probabilmente tutto sarà più difficile . Invece, se la situazione fosse stata immediatamente chiarita e si fosse avuta la disponibilità di informazioni immediate e circostanziate, negli immediati sei mesi del dopoguerra si sarebbero potuti effettuare rilevamenti con maggiori possibilità di successo ed in tempo reale ed in condizioni ambientali peraltro ottimali . Vari aspetti del problema, comunque, si vanno delineando e ben configurando, quali :
ipotesi che comunque concorrenti a configurare la vera essenza del problema , traducibile in una domanda : COME ED IN QUALE MISURA SARA COINVOLTA LA POPOLAZIONE CIVILE ? Unultima notazione, infine, anche se forse poco attinente al problema specifico , ma che deve lasciar meditare. La Guerra in Kosovo ci dice ancora una volta che il cammino per raggiungere un rispetto dei Diritto Internazionale e del Diritto Umanitario che sia degno della cultura del "Terzo Millennio", è ancora lungo e difficile da percorrere . Una guerra vicina a noi europei, condotta nel cuore dellEuropa che sullonda dellemozione ha presentato un problema nuovo, quello della presenza del DU, grave ma che non deve nascondere altri problemi molto gravi e comuni, purtroppo, ad altre aree del Mondo . Situazioni che impongono un immediato e concreto impegno internazionale e nazionale e che sono causate dalla presenza di tutti gli "oggetti del dopoguerra" che contaminano il treno e mettono in pericolo la popolazione civile frenando e, spesso, impedendo ogni possibile recupero sociale ed economico .
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