NEWS 2003

29 GIUGNO

FORMULA 1
E' stato il trionfo di Ralf Schumacher (primo al traguardo), della Williams (con Juan Pablo Montoya secondo) e della BMW (due motori tedeschi davanti a tutti nella gara di casa). Il GP d'Europa disputato oggi al Nürburgring ha regalato anche un altro k.o. per la McLaren (Kimi Raikkonen si è ritirato per la rottura del motore e David Coulthard per un'uscita di pista nel finale) e un duro smacco per la Ferrari di Michael Schumacher, finito quinto dopo essere andato in testacoda toccando la Williams di Montoya che lo sorpassava. Michael ha comunque allungato in classifica su Raikkonen. L'onore del Cavallino è stato salvato da Rubens Barrichello, terzo. In zona punti anche Alonso (quarto), Webber (sesto), Button (settimo), Heidfeld (ottavo). Brutta gara per i due italiani: Jarno Trulli si è ritirato, Giancarlo Fisichella 12°.

In partenza sono scattati benissimo Raikkonen (che ha mantenuto la testa), Ralf Schumacher (che ha scavalcato il fratello, terzo) e Barrichello (subito dietro alla Ferrari del compagno di squadra Michael). Raikkonen ha iniziato a macinare giri veloci in serie guadagnando circa sei secondi su Ralf e Michael. Dietro di loro Barrichello, Montoya e le due Renault di Trulli e Alonso completavano il gruppetto dei migliori. Così senza sussulti si è arrivati al primo pit-stop del 15° giro. Raikkonen e Schumi sono rientrati subito, mentre Ralf ha atteso altri sei giri ripartendo però dietro a Raikkonen dopo la sua sosta. Il primo momento culminante del GP è però arrivato dopo altre cinque tornate. Il motore di Raikkonen è esploso spegnendo il sogno del finlandese di tornare in testa al Mondiale. Un brutto colpo per la McLaren (due gare in rosso quando si lotta per il Mondiale sono pesanti) e per la Mercedes (rompere un motore in Germania è una ben magra figura).

Emozioni nella seconda parte di gara grazie a Juan Pablo Montoya. Il colombiano ha prima scavalcato Barrichello grazie alla sosta ai box e poi si è lanciato all'inseguimento di Schumi culminato al 43° giro con un sorpasso da ricordare. Ha fintato il passaggio a destra, si è allargato a sinistra e nella staccata ha sopravanzato la Ferrari del campione del mondo che ha pure toccato la fiancata della Williams. Un contatto pagato carissimo perché la Ferrari si è girata e Michael è ripartito perdendo posizioni spinto grazie all'intervento dei commissari. Inutile dire che di questa manovra si parlerà a lungo, anche perché in questa F.1 di sorpassi se ne vedono ormai sempre di meno. I commissari hanno riguardato la manovra più volte, ma non hanno riscontrato irregolarità. Il trionfo Williams si è completato così.

24 GIUGNO

F1 SILVERSTONE

La Michelin si è ben preparata al prossimo appuntamento del mondiale che si svolgerà sul circuito del Nurburgring. La casa di Clermont- Ferrand ha espresso grandi prestazioni sull’asciutto, mentre sul bagnato ha perso colpi in qualche occasione nei confronti della concorrenza."Dopo la gara di Monaco e il tracciato molto particolare dell’Ile Notre Dame a Montreal, il percorso proposto nell’Eiffel al Nurburgring farà appello alle caratteristiche delle vetture," ha spiegato Pierre Dupasquier.

"L’aerodinamica di Monaco si riassume nella ricerca dei massimi appoggi, ma le velocità erano piccole, eccetto il tunnel. A Montreal le velocità massime sono molto elevate, quindi serve una buona aerodinamica conservando l’appoggio sufficiente per superare bene le curve veloci del primo parziale e disporre di una buona stabilità nelle due frenate violente," ha proseguito. "Al Nurburgring, l’efficacia aerodinamica giocherà un ruolo più importante. I nostri partner dimostreranno dunque sul circuito tedesco come reagiranno in condizioni simili a quelle che ci aspettano a fine stagione. Il rivestimento della Germania, le temperature che possono andare da 8°C a 40°C e il fatto che non effettuiamo alcun test su questa pista, determineranno delle novità nella prossima tappa. Speriamo di poter proporre ai nostri partner delle soluzioni così dominanti come negli ultimi Gran Premi. La risposta arriverà domenica sera!"
"Al Nurburgring, I nostri partner sceglieranno tra cinque specifiche, un misto di tre architetture e di tre gomme adattate al circuito. Il rivestimento ha un tasso di contatto medio dunque non è troppo penalizzante per i pneumatici, le nostre proposte sono situate nella metà soft della nostra gamma. Cercheremo di non inviare proposte troppo specifiche perché consideriamo il fatto che le temperature possono essere basse o calde," ha aggiunto Pascal Vasselon.
"Il tracciato non presenta delle costrizioni tecniche particolari. Ci sono alcune curve a bassa, media e alta velocità e la velocità media è di circa 206 km/h. I pneumatici anteriori e posteriori sono sollecitati molto ma nello stesso modo. I piloti possono scegliere se cambiare o no le gomme anteriori o posteriori durante gli stint. La nostra gomma anteriore è sufficientemente costante affinché il suo cambiamento sa lasciato nelle mani del pilota. Si può immaginare lo stesso scenario che si è visto a Montreal." "Le strategie sono decise più o meno in funzione del peso di benzina imbarcata e una fermata sola non sembra auspicabile al Nurburgring. Vedremo piuttosto due o tre soste. Il passaggio ai box costa circa 32 o 33 secondi. Su questo circuito la penalità per la benzina imbarcata si situa un po’ sopra gli 0.3 secondi per 10 kg," ha concluso Vasselon.

Marco Melandri

Marco Melandri sta lentamente migliorando e trovando il suo spazio nella MotoGP, che quest’anno affronta da debuttante. Anche se ha perso le prime due gare, ne ha già completate quattro e nell’ultima, in Catalogna, è arrivato tredicesimo. Attualmente è ventesimo in classifica ma ovviamente spera di finire la stagione in una posizione migliore. Il giovane italiano pretende il massimo da se stesso ed è frustrato per il tempo che sta impiegando ad adattarsi al passaggio dalla 250cc, di cui è il campione del mondo in carica. `Ad Assen ho vinto il mio primo GP in 125; era il 1998, avevo 15 anni, ma lo ricordo come se fosse ieri, ´ ha detto Melandri, che adesso ha vent’anni. `E’ difficile spiegare come mi sentissi allora, posso solo dire che è stata una giornata memorabile. `Mi viene in mente ogni volta che torno ad Assen. So tuttavia che quest’anno le cose possono essere completamente diverse con la mia M1´. `Potrebbe non essere facile perché ci sono dei punti dove puoi `aprire´ molto ma anche parecchie curve e cambi di direzione.In Catalogna ho avuto dei problemi a trovare abbastanza trazione ma spero che ad Assen sia diverso.

`Attualmente nella MotoGP il livello della competizione è altissimo, specialmente tra gli italiani. Sarebbe bellissimo se potessi avvicinarmi a loro ed ingaggiare un duello a quattro!´. `Spero comunque di fare una bella gara; il mio feeling con la moto è migliorato e mi sento meno affaticato quando scendo. Era uno dei problemi che mi trascinavo da Suzuka. Adesso il mio obiettivo è migliorare gara per gara e raggiungere il livello dei `top rider´.

18 GIUGNO

SUPERBIKE

Neil Hodgson ha concesso il bis nella seconda manche. I suoi continui successi (11 in 12 gare!) hanno un po' stancato gli osservatori neutrali, ma andate a raccontarlo agli 83.000 tifosi inglesi che fin dall'alba hanno gremito lo storico tracciato del Northamptonshire. Tanto per far capire quanto tiri la Superbike da queste parti, la F.1 nel 2002 su questa pista ha contato appena 65.000 presenze! L'offensiva Suzuki, alla resa dei conti, si è risolta in una mezza bolla di sapone. Anche in gara-2 Kagayama si è un perso per strada, mentre Reynolds ha perso venti secondi uscendo nel prato dopo un contatto con Ruben Xaus costato anche allo spagnolo parecchie posizioni. Gregorio Lavilla è rimasto alle costole di Hodgson fino alla fine ma dopo il patatrac combinato nella prima manche ha preferito portare a casa il secondo posto piuttosto che andare in cerca di altri guai. Neil ci teneva troppo a questa gara e batterlo era più difficile che mai. Al giro di boa del Mondiale, Hodgson si trova a gestire un vantaggio abissale, 130 punti, pari a oltre cinque manche, quando ne restano dodici da disputare. Nella seconda sfida è un po' mancato all'appello anche James Toseland, l'unico che finora sia riuscito a battere Neil. L'inglesino non aveva il passo per sperare di ripetersi e alla fine è stato costretto a dare strada pure all'altra 999 di Ruben Xaus, che si è permesso il lusso di recuperare il tempo perduto nell'uscita sull'erba in conseguenza del botto con Reynolds. Ha pagato un errore in frenata Regis Laconi, al comando nei primi tre passaggi e poi nella fase centrale della gara. Anche per lui Hodgson era fuori quota, complice anche una leggera differenza di aderenza tra le Michelin e le Dunlop. Magari se la temperatura fosse stata più bassa (sull'asfalto c'erano 44°C) le cose sarebbero andate diversamente. Ultimo giro di gara-2: Lavilla è incollato a Hodgson, ma l'inglese non molla il traguardo Pierfrancesco Chili non era in gran giornata, la sua Ducati versione 2001 ancora meno. Ha avuto il merito arrivare comunque in fondo, settimo: domenica c'è Misano per l'immediata occasione di riscatto. La parte bassa della classifica è un festival italiano con Pedercini, Bussei, Borciani, Sanchini, Iannuzzo e Clementi in fila indiana dall'undicesima posizione in giù

MOOTO GP

Dove eravate il 29 agosto 1976? In spiaggia, nella culla, o i vostri genitori non si erano ancora conosciuti? Bene, quel giorno al Nürburgring Giacomo Agostini vinse con la MV davanti alle Suzuki di Lucchinelli e Hennen. Da allora nessun italiano salì sul più alto gradino del podio con una moto fatta nel nostro paese. Bene, avete visto una grande pagina di storia da vicino. Ci siete dentro, godetevela. Una gara straordinaria nella sua umanità, eccezionale per la qualità degli interpreti, esaltante per i suoi risvolti. Diciamolo pure, la MotoGp ha confermato di essere la vera punta di diamante del motociclismo, la serie A. La classifica l’avete vista ed è la fedele fotografia di una gara nella quale ha vinto chi si è impegnato di più, chi aveva maggiori motivazioni, chi aveva più fame di successo. Ma anche gli altri del podio non sono stati da meno. Valentino Rossi, come sempre geniale, ha sbagliato, ha gestito la gara, ha costruito e distrutto. Uno solo che, prima inizia a passo di marcia, poi allunga creando la selezione e, non pago, commette altri errori. Ma è anche bravo a rimanere in piedi a riprendere, a ripassare tutti, fuorché il missile rosso. Valentino ha una dote incredibile: anche quando perde fa spettacolo. In tre giri passa da primo a ottavo, poi ritorna secondo e capisce che Capirossi oramai è in fuga, imprendibile. Quindi si accontenta di 20 punti, pensa alla classifica. Capirossi ha vinto la grande sfida con Valentino ed ha portato la sua Ducati sul podio più alto

“Se perdo io vince la Ducati” dichiara ai media. E qui arrivano i messaggi per la Honda. Dalle nebbie del paddock, emerge la bianca figura del suo manager, Gibo Badioli che, davanti alla TV, parla di contratti. “Attendiamo a breve la firma con la Honda, abbiamo fatto le nostre proposte e attendiamo risposte. Solo per un anno, però, perché Valentino vuole nuovi stimoli. Una Casa italiana, la Formula Uno, magari i rally a quarant’anni”. Bello bellissimo, ma non c’entra nulla con la gara di oggi. Questi sono messaggi promozionali che, francamente, con lo sport c’entrano poco. Di solito queste cose si fanno a bassa voce, senza rompere troppo. Lo sanno tutti che Vale è il pilota più forte, che tutti lo vogliono e che costa caro. Che bisogno c’è di spettacolarizzare le trattative? Del resto Rossi sa bene che la Honda è un cavallo vincente e che alla Ducati, per ora, non cercano un altro pilota. Quindi c’è la Yamaha o l’Aprilia, per ora ben poco vincenti. Valentino resta dov’è, oppure rischia di penare, di non avere il mezzo giusto sotto il sedere. E questo sarebbe un peccato. Quasi come vedere Beckam con la maglia della Reggina a lottare per la salvezza. E allora viva lo sport, ovvero Sete Gibernau che il suo podio l’ha difeso da tutto e da tutti: dalla grinta di Biaggi (che di errori ne ha fatti parecchi), dalla voglia di riscatto di Checa, oggi finalmente pilota combattivo e verace.Le Yamaha sono state la sorpresa assoluta, finalmente all’altezza dei primi. Ma ad inizio gara in passo era davvero lentissimo ed era facile non farsi staccare. Rare le discese sotto il minuto e 46 e appena qualcuno l’ha fatto, il gruppo si è sgranato. Resta il fatto che le migliori Yamaha sono a livello delle Honda di Ukawa e Tamada. Barros non ingrana, Hayden fa un compitino senza lodi e senza infamia, Bayliss proprio non si è visto (se non in un’uscita di strada). Melandri tra gomme scivolose e frizioni impazzite come la maionese, chiude tredicesimo, giusto davanti a Biaggi che sbaglia, cade e si rialza come Lazzaro. Non so, una gara la sua che è lo specchio di chi è vicino al top ma ha qualcosa in meno. E che ci ha messo anche il cuore. Per questo bravo anche a lui.
Il mondiale saluta la caliente Spagna con una certezza: Rossi sempre più leader, ma la seconda forza adesso è Gibernau. In più c’è la Ducati, vincente, senza tema, alla sesta gara. Il trionfo degli uomini rossi è giusto sacrosanto e meritato. Hanno lavorato bene, hanno capito tutto alla svelta. Quello che per ora non è successo all’Aprilia che oggi aveva la grande chance: il passo di gara era nettamente alla portata di Edwards. Peccato per la partenza a canguro e per il black out elettronico che l’ha stoppato. Però una domanda c’è: perché la moto più tecnologica in partenza sembra un canguro?
Per punizione due giorni di test supplementari in compagnia delle squadre Honda (compreso Hito con la seconda Honda Pramac Bridgestone ma senza Biaggi, dolente alla spalla). Ad Assen prova d’appello.

MERCATO F1

Dopo la firma di Michael Schumacher fino al 2006, il mercato piloti si è abbastanza calmato. La regola e la tradizione, vogliono che Montecarlo sia il punto di partenza per le trattative, ma per una volta la realtà è completamente mutata. Si parla molto di Massa al posto di Barrichello, che per il momento non ha rinnovato oltre il 2004. Ma il collaudatore della Ferrari potrebbe accasarsi alla Sauber per un anno, prima di far ritorno a Maranello. In Williams la situazione è estremamente chiara: Montoya e Schumacher sono legati al team fino al 2004 e, salvo sorprese dell'ultima ora, saranno ancora insieme nella prossima stagione. Qualche problema invece in McLaren, dove Raikkonen conferma e Coulthard delude. Proprio lo scozzese, da otto anni con Ron Dennis, potrebbe essere pregato di preparare i bagagli a fine stagione. Per lui potrebbe essere già pronto un posto in Jaguar, che però ha messo gli occhi anche su Villeneuve, che lascerà sicuramente la Bar, e Fisichella, che vorrebbe finalmente una vettura competitiva. Il canadese sembra in lizza per Jaguar, Renault e Toyota, mentre Fisico potrebbe addirittura finire in McLaren o sostituire Villeneuve alla Bar.

MC LAREN

Dopo l’incidente del quale è stato vittima Kimi Raikkonen due settimane fa a Barcellona, ieri 17 giugno, Alexander Wurz ha distrutto un’altra MP4/18 nella prima giornata di prove di Jerez. Il pilota sta bene e gli esami ai quali è stato sottoposto per sicurezza non indicano nessun problema per il collaudatore austriaco della McLaren.
Intanto Raikkonen ha segnato il miglior tempo della giornata a bordo della MP4/18, mentre Pedro De La Rosa ha girato con la MP/17D stabilendo il terzo tempo del primo giorno della sessione.
Il bilancio della giornata è quindi piuttosto positivo a Woking e tutti cercano di minimizzare l’importanza dell’incidente di Wurz… "Possiamo confermare che Alexander Wurz ha avuto un incidente stamattina. Alexander è stato trasportato al centro medico del circuito ma ne è già uscito e sta bene. Alla prima analisi sembra che questo incidente non sia stato provocato da un guaio meccanico. La MP4/18 di Alexander è stata severamente danneggiata ma ciò non dovrebbe turbare il suo sviluppo o ritardare la sua introduzione in gara," ha fatto sapere un portavoce della McLaren.

Jerez – 17/06/03 :
1. Kimi Raikkonen - McLaren-Mercedes MP4/18 – 63 giri : 1'19"66
2. Marc Gené - BMW-Williams FW25 – 68 giri : 1'20"59
3. Pedro de la Rosa - McLaren-Mercedes MP4/17D – 68 giri : 1'20"94
4. Cristiano Da Matta - Toyota TF103 – 52 giri : 1'20"95
5. Alexander Wurz - McLaren-Mercedes MP4/18 – 14 giri : 1'21"89


MINARDI

La Minardi ha acquistato cinque monoposto A23 dalla scuderia Arrows, ormai fallita, due delle quali sono in buone condizioni. La Arrows nella scorsa stagione usava gli stessi motori Ford Cosworth che usa la Minardi e in realta' era una vettura forse migliore. La Minardi deve ancora fare un punto in questo campionato (unica squadra) e spera di trarre dalle propria vettura. L'ex progettista Arrows quest'anno e' passato alla McLaren.

FORMULA 1

Dopo le qualifiche di Montreal e la doppietta Williams per la pole position, sembrava che la Ferrari avesse problemi e che per la gara non avrenbbe potuto colmare lo svantaggio di fronte ai potentissimi BMW. In effetti, dopo il pit stop, Schumi è passato in testa, riuscendo a tenersi alle spalle il fratello, che in più di un'occasione ha tentato il sorpasso. La F2003GA ha quindi dimostrato di avere dei buoni cavalli, nel motore, che si dice siano dovuti ad una speciale versione del V10 (che sembra sia dotato di 910 cavalli contro i 900 del BMW) provata dal Campione del Mondo proprio per l'occasione. Le differenze, in velocità pura, hanno in effetti dato ragione ai meccanici di Maranello, che per una volta hanno vinto il duello diretto con la Williams. "I nostri motoristi - ha detto Schumacher - hanno fato un lavoro eccellente, mettendomi a disposizione un motore fantastico. Ho vinto la corsa partendo dietro alle due Williams, ottenendo un risultato importantissimo per la corsa al titolo."

5 GIUGNO

MOTOMONDIALE

Negli ultimi anni, il Gran Premio Cinzano d'Italia è diventato uno degli eventi più salienti del calendario MotoGP. Il circuito del Mugello è un vero e proprio campo di battaglia per i due eterni avversari Valentino Rossi e Max Biaggi e gli eserciti dei loro tifosi. Ma questo weekend il loro dominio rischia di essere seriamente compromesso da nuovi eroi. Il popolare Loris Capirossi, vincitore al Mugello nel 2000, arriva in Italia in sella ad una Rossa e sarà spinto dai numerosi Ducatisti per tutto il weekend, mentre il campione del mondo 250cc Marco Melandri sarà caricato dal bel ritorno sulla scena mondiale effettuato due settimane fa quando è riuscito a piazzarsi in prima fila a Le Mans, realizzando poi un bell'inizio di corsa. Le colline e le curve variate del circuito toscano fanno di esso una delle piste più esigenti ed attraenti del mondo per le squadre ed i piloti, mentre l'ultimissima generazione di quattro tempi può superare il limite di 330km/h in fondo al rettilineo più lungo del calendario. Leader del campionato, Rossi arriva su un terreno che conosce bene : si è imposto qui nelle 125cc, 250cc e MotoGP. L'italiano ha anche il vantaggio psicologico di essere l'unico ad aver vinto su questa pista alla guida del suo mezzo attuale : la Honda RC211V. Nonostante ciò, i piloti Yamaha (Melandri, Alex Barros, Olivier Jacque e Shinya Nakano) con la loro M1 hanno tutti partecipato ad una sessione di due giorni di prove con Carlos Checa dopo la terza gara della stagione (quella di Jerez) mentre gli ex piloti del WSB Troy Bayliss e Colin Edwards hanno compiuto un centinaio di giri al Mugello con la Ducati e l'Aprilia prima dell'inizio della stagione.

Tuttavia, c'è un uomo che potrebbe venire a calmare l'entusiasmo dei tifosi italiani : Sete Gibernau. Vincitore in Francia due settimane fa, lo spagnolo dispone ormai di una Honda d'azienda nel team (italiano) di Fausto Gresini. Ha già vinto due gare in questa stagione, come Valentino Rossi, segnando 27 punti in campionato. Ciò gli permette di figurare in terza posizione a quattro punti da Max Biaggi. Alla Suzuki il lavoro di sviluppo della versione 2003 della GSV-R va avanti. Lo stesso vale per la Kawasaki che ha assunto Alex Hofmann come collaudatore, il quale beneficia di una nuova wildcard alla guida della Ninja ZX-RR. La Proton ha promesso di schierare la sua nuova quattro tempi che ha effettuato un notevole debutto a Le Mans in prova. Jeremy McWilliams e Nobuatsu Aoki erano rimasti impressionati dal V5 anche se avevano deciso di disputare la corsa con la loro due tempi. La squadra ha confermato che porterà tre delle sue nuove moto in Italia dove effettueranno il loro grande debutto nella competizione


FORMULA 1


Oggi per l’ultima giornata di prove della Scuderia Ferrari a Monza, Felipe Massa ha girato a bordo di una F2003-GA con la quale ha effettuato un totale di 70 giri. Il collaudatore brasiliano si è concentrato su una prova di durata al volante dell’ultima nata di Maranello.Felipe Massa ha segnato il miglior tempo della giornata in 1’22”837 davanti alla BAR-Honda di Takuma Sato. Domani Luca Badoer sarà in pista a Fiorano per effettuare il collaudo delle monoposto che partiranno per Montreal dove si disputerà la prossima gara fra dieci giorni.

Monza - 05/06/2003 :
1. Felipe Massa - Ferrari – 69 giri : 1'22"854
2. Takuma Sato - BAR-Honda – 88 giri : 1'22"933
3. Pedro De La Rosa - McLaren-Mercedes – 93 giri : 1'22"939
4. Marc Gené - BMW-Williams – 59 giri : 1'22"976
5. Anthony Davidson - BAR-Honda – 87 giri : 1'23"449
6. Nick Heidfeld - Sauber-Petronas – 79 giri : 1'23"481
7. Olivier Panis - Toyota – 49 giri : 1'24"048

FORMULA 1

La scuderia BAR Honda sta vivendo un periodo piuttosto sfortunato. Infatti dopo aver dovuto rinunciare a Jenson Button nei test di Monza in seguito all’incidente di Monaco, il team di Brackley ha fatto sapere ieri che anche Jacques Villeneuve si è reso indisponibile per oggi a causa di dolori alla schiena.Ieri il pilota canadese ha faticato a finire la sua giornata di lavoro e ha dunque dichiarato forfait per oggi. "Oggi mi sono sforzato tantissimo per arrivare a fine giornata per preparare il mio Gran Premio a domicilio. Ma domani per me sarà impossibile proseguire le prove," ha commentato Jacques.

Di conseguenza Anthony Davidson resterà una giornata supplementare a Monza. Oggi dovrebbe girare anche Takuma Sato.

1 GIUGNO

FORMULA 1

Pochi minuti dalla partenza del Gran Premio di Monaco i piloti si schierano sulla griglia di partenza. La tensione è piuttosto alta in quanto la gara monegasca è la più difficile di tutte. Le condizioni meteo sono buone. La temperatura sull’asfalto è di circa 30°C.

Le vetture iniziano il giro di ricognizione. Ralf resta un po’ bloccato e Raikkonen lo supera, ma poco dopo gli ricede il comando. Le vetture sono nuovamente sulla griglia. Si spengono le luci e si parte ! I primi piloti partono tutti bene, ma Montoya con un guizzo riesce a superare Raikkonen e a portarsi in seconda posizione. Ralf dunque precede Montoya, Raikkonen, Trulli, Schumacher e Alonso. Heinz Harald Frentzen va contro le barriere alla Piscina, spargendo pezzi di carbonio su tutta la pista. Entra subito la safety car per controllare la situazione, mentre gli addetti puliscono il manto stradale.

Fisichella ha guadagnato una posizione ed è undicesimo. Dopo due giri la vettura di sicurezza rientra e la gara riprende. In 1’17”630 Ralf segna il nuovo giro veloce, il tedesco sta guidando benissimo. Schumacher intanto è dietro a Trulli che sembra più lento di lui e quindi lo ostacola nella sua marcia. Antonio Pizzonia si ferma alla chicane, davvero sfortunato il brasiliano della Jaguar che sta vivendo un momento molto difficile al suo primo anno in Formula 1. Montoya si è avvicinato a Ralf dopo i primi 12 giri circa e sembra pronto ad attaccare il suo compagno di squadra. I piloti finora non hanno tentato manovre di sorpasso conoscendo la pericolosità del tracciato del Principato. Ralf Schumacher si ferma per la prima sosta e cede il comando a Montoya che ora avrà la possibilità di vincere la corsa. Fisichella dopo la sosta di Webber ha guadagnato un’ulteriore posizione ed è decimo.

Montoya effettua la sua prima sosta, ma al rientro in pista riesce a stare davanti a Ralf. Al primo posto ora c’è Raikkonen, davanti a trulli e Schumacher. Alonso invece è quarto e precede Coulthard. Al 24° giro Raikkonen si ferma in 8”9, la McLaren ha dunque scelto una strategia simile alle due Williams. Il finlandese rientra davanti a Ralf. Trulli è ai box, 7”6 per l’italiano della Renault. Schumacher è primo davanti ad Alonso e Barrichello. Lo spagnolo effettua due giri dopo trulli la sua sosta, tattica simile per le due Renault. Barrichello si ferma in 9”2 per la prima sosta. Il giro seguente rientra anche Schumacher, il cui pit stop dura 9”1. Rientra in pista davanti a Ralf. Montoya è al comando a 46 giri dal termine, Raikkonen è secondo davanti a Schumacher e Ralf, mentre Trulli è quinto. La top 8 dopo 46 giri è : Montoya, Raikkonen, Schumacher, Ralf, Trulli, Coulthard, Alonso e Barrichello. Le posizioni si sono un po’ cristallizzate, i piloti si controllano a distanza per non correre rischi. In 8”8 Ralf effettua la sua seconda sosta, rientra in ottava posizione. La Williams resta pronta per Montoya che si ferma in 6”7.

Ralf Schumacher arriva lungo alla Rascasse, ma riesce a proseguire anche se ovviamente ha perso molto tempo. Dopo le soste di Montoya e Raikkonen, Schumacher è al comando e dovrà guadagnare il più possibile sui suoi avversari in vista del secondo pit stop.

Trulli e Coulthard rientrano assieme ai box, ma il pescare se resta davanti allo scozzese. In 6”9 Schumacher si ferma per la seconda volta, rientra dietro Barrichello che si fermerà a sua volta nel giro successivo. Alonso nella sua seconda sosta riesce a superare Trulli e Coulthard e si porta così in quinta posizione. La top 8 a 12 giri dal termine è : Montoya, Raikkonen, Schumacher, Ralf, Alonso, Trulli, Coulthard e Barrichello. Villeneuve si ritira col motore in fiamme e si ferma dove Button aveva picchiato ieri.

Montoya vince così la sua seconda gara in F1 della carriera, davanti a Raikkonen e Schumacher.

 

31 MAGGIO

 

Moto GP

La Kawasaki ha una buona ragione per invidiare il successo e l’attenzione suscitata dalla Ducati al suo debutto nel mondiale della MotoGP. Mentre l’azienda italiana ha raccolto risultati da podio, giri veloci e pole position in poche gare, quella giapponese sta ancora lottando per riuscire ad andare a punti ed entrare tra i primi dieci su base regolare si da quando ha fatto il suo debutto, verso la fine della scorsa stagione. Attualmente la MotoGP sembra un lungo serpente colorato dalla coda verde, dato che tutte e tre le Ninja ZX-RR guidate da Garry McCoy, Andrew Pitt e da uno dei collaudatori Akira Yanagawa o Alex Hoffman, stanno tentando di portare avanti lo sviluppo della moto e navigano spesso nelle ultime posizioni. In Francia lo scorso fine settimana la squadra ha ottenuto il suo miglior risultato grazie alla nona posizione di Garry McCoy sul bagnato. Si tratta del miglior piazzamento della verde Kawasaki da quando Kork Ballington, al Mugello nel 1982, conquistò il settimo posto in sella alla KR500cc due tempi. Prima della gara francese la squadra aveva un solo punto mondiale ottenuto da Pitt col quindicesimo posto di Jerez. Il nono posto di McCoy è il primo risultato tra i dieci migliori dal Gran Premio di Germania dell’anno scorso, dove arrivò sempre nono. Attualmente è diciannovesimo in campionato e ha così commentato la sua performance di domenica scorsa:´Si tratta di un gran risultato per la Kawasaki e per me,´ ha detto. ´La seconda partenza è stata un gioco d’azzardo. Dal fondo dello schieramento potevo vedere, mentre venivano tolti gli scaldagomme, che molti avevano le intermedie, non le rain, ed ho pensato di aver scelto la gomma sbagliata!. Ma le Dunlop da pioggia erano andate bene per tutto il fine settimana ed evidentemente, ho fatto la scelta migliore´.

FORMULA 1

Siamo arrivati alla seconda sessione di qualifiche del Gran Premio di Monaco. Jenson Button non ci sarà dopo che i medici non gli hanno dato l’ok per guidare.

Heinz Harald Frentzen è il primo a scendere in pista dopo la rottura del motore di ieri. 1ì17”402 per lui dopo aver guidato bene per le vie del principato. Il secondo è Da Matta che deve ancora dimostrare tutto il suo potenziale e quello della sua Toyota TF103. E’ primo il brasiliano, risultando sei decimi più veloce di Frentzen. Ora è il turno delle due Minardi. La prima di Justin Wilson realizza un tempo di 1’20”063. Jo Verstappen riesce a fare meglio del compagno e si piazza in quarta posizione provvisoria.

Dopo la pausa è Antonio Pizzonia a scendere in pista. Un piccolo errore per lui al tornante Loews e segna il secondo tempo dietro Da Matta. Fernando Alonso cercherà ora di segnare la nuova pole. Lo spagnolo guida con precisione e stabilisce il nuovo tempo di riferimento in 1’15”884. Ralph Firman è il prossimo. Al primo intermedio è piazzato bene a solo un decimo da Alonso, ma nel secondo intermedio perde tutto e conclude in quinta posizione.

Jacques Villeneuve si lancia con l’unica Bar Honda presente in pista oggi. Il canadese guida con molta aggressività e chiude al terzo posto. Kimi Raikkonen il pilotata successivo e segna la nuova pole in 1’15”295. Nick Heidfeld corre un grosso rischio passando molto vicino alle barriere alla Sainte Devote, ma riesce a fare meglio del compagno di squadra Frentzen, è sesto in 1’17”176. Montoya cercherà di rispondere alla McLaren. Al primo intermedio è in ritardo di 24 millesimi, ma perde ancora nel secondo e terzo settore, è secondo il colombiano. Tocca ora a Fisichella che ha tutte le carte in regola per realizzare una buona prestazione. L’italiano è settimo, un tempo che non lo soddisferà di certo.David Coulthard alla caccia della pole in questo momento. Lo scozzese paga qualche sbavatura e chiude in quarta posizione. Jarno Trulli parte per il suo giro veloce con la seconda Renault. Jarno è quarto, ottima prestazione del pescarese. Rubens Barrichello apre le danze per la Ferrari, ma non riesce a fare meglio del sesto tempo. Michael Schumacher ce la mette tutta, ma è soltanto quinto. La gara di domani si preannuncia molto emozionante.

30 MAGGIO

FORMULA 1

Siamo giunti alla prima sessione di qualifiche del Gran Premio di Monaco. I piloti dovranno dare tutto in un solo giro come sempre, ma questa volta ci sarà la difficoltà in più costituita dal tracciato cittadino completamente circondato da barriere, nessun margine d’errore dunque. Kimi Raikkonen è il primo a scendere in pista. Il finlandese commette un piccolo errore facendo spegnere la macchina in partenza, ma poi esce senza problemi. Dopo il giro di lancio il finlandese inizia il suo giro veloce. 1’17”926, più lento rispetto ai primi sette piloti di stamattina. Kimi ha ripreso la macchina dopo averla perso su un cordolo. Tocca a Michael Schumacher. Incredibile giro del tedesco che in 1’16”305 segna un tempo migliore di quello di Mark Webber delle libere. Barrichello è il prossimo. Dovrà rispondere ad un grandissimo giro del compagno di squadra. Alla fine del suo giro il brasiliano è secondo. Alonso si lancia dopo Barrichello ma commette un errore in frenata. La sua macchina sembra molto scomposta al posteriore. 1’18”370 per lo spagnolo, Briatore scuota la testa. Coulthard prova a ripetere la prestazione dell’anno scorso. Lo scozzese guida bene ma al primo intermedio è più lento di 255 millesimi rispetto a Schumacher. Alla fine è terzo a oltre sette decimi da Michael, si è comunque migliorato rispetto alle libere.

Ralf si lancia nel suo giro veloce. Commette un errore e perde due decimi al primo intermedio. Continua a spingere riuscendo a segnare il quarto tempo. Montoya, uomo pole del 2002, è il prossimo a partire. Il colombiano ha guidato bene ma è soltanto quinto a otto decimi da Schumacher. Fisichella effettua un ottimo giro grazie alle sue eccellenti qualità di guida. Strappa il quinto tempo a Montoya. Jarno Trulli è il prossimo e l’italiano si mette in evidenza realizzando il terzo tempo a sei decimi dalla pole provvisoria. Pochi istanti dopo Button lo scalza dalla terza posizione. Frentzen si lancia ma il suo motore esplode cospargendo di olio un tratto di pista. Le qualifiche sono interrotte e riprendono dopo circa 20 minuti dopo che i commissari hanno pulito il tracciato dall’olio. Mark Webber può finalmente ripartire ma non riesce ad insidiare le Ferrari. A seguire sono usciti tutti gli altri ma nessuno di loro è riuscito ad avvicinare le rosse. Da segnalare il brutto giro di Pizzonia che ha commesso molti errori e le Toyota che sono ancora molto in difficoltà, Panis e Da Matta sono a oltre 3 secondi dai migliori.

26 MAGGIO

FERRARI

Ieri Luca Badoer e Felipe Massa erano in pista a Fiorano per il quinto ed ultimo giorno di prove della settimana della Scuderia Ferrari. I due piloti si sono alternati in pista per collaudare e provare un’ultima volta le F2003-GA che verranno portate a Monaco per la gara del prossimo weekend. Luca Badoer ha collaudato tre delle quattro monoposto che andranno a Monaco effettuando un totale di 32 giri e segnando un miglior tempo di 57”613. Felipe Massa si è concentrato invece sui test dei pneumatici a bordo di una F2002. Il collaudatore brasiliano ha percorso 63 giri, fra cui 17 sulla versione corta del tracciato, segnando un miglior tempo di 57”996.

MOTO GP

Sete Gibernau ha vinto la sua seconda gara dell’anno dopo una fantastica battaglia con Valentino Rossi al termine di un indimenticabile GP di Francia interrotto dalla pioggia.

Lo spagnolo aveva tutto il pubblico ai suoi piedi dopo aver essersi scambiato più volte la posizione con Rossi nelle ultime sei curve. Alla fine ha vinto grazie al nuovo Regolamento che non tiene più conto della somma dei tempi. E’ valso dunque il risultato reale dell’arrivo dopo i tredici giri della seconda parte della gara. La prima parte era guidata da Rossi ma c’erano altri quattro i piloti in lotta per la vittoria: Tohru Ukawa, Max Biaggi, Alex Barros e Sete Gibernau. . Barros la seconda volta è partito meglio di tutti. La maggior parte dei piloti montava gomme da pioggia. C’è stata una bella battaglia tra Barros Rossi e Gibernau prima che diventasse una questione a due.

Olivier Jacque è arrivato quarto, Biaggi quinto: entrambi sono partiti dai box, in ultima posizione dopo aver deciso un cambio di gomme all’ultimo minuto. Jeremy McWilliam ha ottenuto un ottimo sesto posto per quella che può essere l’ultima gara per una due tempi. Makoto Tamada è stato il primo a cadere a causa dell’asfalto molto scivoloso, seguito da John Hopkins ed Andrew Pitt. La seconda gara ha visto solo sedici piloti al traguardo. Marco Melandri, alla sua seconda gara di sempre è stato anche in terza posizione prima di scivolare progressivamente indietro. Sul bagnato non è andato molto bene ma aveva una gomma posteriore intagliata ed è arrivato quindicesimo.

E’ finita la luna di miele per la Ducati. Capirossi e Bayliss si sono ritirati, il primo per problemi meccanici, il secondo perché è caduto al sesto giro. E’ caduto anche Nobuatsu Aoki, con la Proton due tempi. Carlos Checa, che ha solo 13 punti nel mondiale, ha rimediato un altro zero, cadendo quando la gara era ancora asciutta. Rossi e Gibernau hanno due vittorie ciascuno mentre Barros ha conquistato il primo podio della stagione per la Yamaha. La quinta posizione di Biaggi è il suo peggior risultato finora dopo tre podi. Rossi adesso ha 23 punti di vantaggio su Biaggi che è seguito da Gibernau a due punti.

ADAC

Il pilota della McLaren Kimi Raikkonen e il collega della Williams BMW Ralf schumacher sono scesi sulle strade di Stoccarda sabato per celebrare il 100° Anniversario dell’ADAC (Allgemeine Deutsche Automobil-Club). Kimi era al volante della MP4-17 mentre Ralf era su una FW24. Il duo ha corso su un circuito appositamente costruito davanti a oltre 50.000 tifosi di Formula 1. Tuttavia non è stato dichiarato alcun vincitore sulla pista di 800 metri in quanto i tempi non erano all’ordine del giorno. Entrambi sono apparsi in momenti diversi per cui resta un mistero sul fatto di chi sia stato il più veloce. Ralf è soddisfatto dell’esperienza che è durata dieci minuti.

"E’ stato molto divertente. E’ stato un evento d’intrattenimento e una buona pratica per Monaco. Non si può andare oltre i 180 km/h, quindi ho usato solo prima e seconda," ha detto Ralf sul sito della BMW.

FIA GT

Thomas Biagi e Matteo Bobbi hanno conquistato il quarto successo consecutivo nel campionato FIA GT ieri sulla pista di Brno. La coppia tricolore continua la sua marcia inarrestabile in questa stagione distruggendo la concorrenza anche a Brno.

Il tracciato della Repubblica Ceca è molto tecnico e su di esso le doti tecniche di Biagi e Bobbi sono emerse alla grande. Poker di vittorie dunque per la coppia dominante del FIA GT nonostante l’handicap di 100 kg presenti a bordo della loro Ferrari 550 Maranello. Questi due ragazzi stanno vivendo un'annata incredibile e sicuramente qualche patron di una scuderia di Formula 1 starà magari facendo qualche pensierino, anche perché sarebbe una follia non sfruttare l'immenso talento di Thomas e Matteo.
I tecnici della BMS Scuderia Italia hanno fornito un contributo straordinario effettuando due pit stop fantastici che hanno consentito di ottenere questo risultato eccezionale.

"Oggi il team ha svolto un lavoro eccellente, con due grandi pit stop. Non eravamo veloci su un singolo giro, ma siamo stati costanti. Credo che la mia esperienza accumulata nell’arco della mia carriera oggi mi abbia aiutato molto, perché ho visto l’olio e ho scalato, riuscendo in questo modo a restare in pista. La Michelin ci ha fornito gomme eccezionali, molto costanti," ha dichiarato Biagi.Nn ce n'è per nessuno "Abbiamo maneggiato la vettura con cautela perché con i 100 kg non era facile. Siamo in testa al campionato, ma io mi concentro su una gara alla volta perché mancano ancora molte gare, soprattutto la 24 ore di Spa. Tuttavia è un bellissimo momento. Ma domani inizierà a lavorare subito sulla preparazione della prossima gara," ha aggiunto il Magico Thomas. Grazie al successo di ieri Biagi e Bobbi guidano la classifica del campionato del mondo con 40 punti. A 17 lunghezze si trovano Andrea Piccini e Jean-Denis Deletraz.
Il prossimo appuntamento del FIA GT si svolgerà a Donington Park, in Gran Bretagna, a fine giugno.

22 MAGGIO

FORMULA 1

Nel corso delle ultime settimane si è pensato che a causa della diffusione del virus SARS il Gran Premio della Cina, in programma per la prossima stagione, non riuscisse in realtà ad entrare a far parte del calendario di Formula 1. Se così fosse i tifosi non riusciranno a vedere i piloti in azione in una curva del tracciato di Shanghai da 300 km/h, ma che successivamente sarà modificata e diventerà molto più stretta consentendo una velocità di soli 120 km/h. "E' completamente nuovo. All’inizio sarà molto aperto e buono per 300 km/h, ma poi diventerà più stretto ed alla fine dei lavori i piloti dovranno ridurre la velocità a 120 km/h. I piloti e i mezzi dovranno sopportare forze molti intense in questa curva," ha dichiarato Hermann Tilke, progettista di circuiti. Non resta che sperare che il virus SARS diminuisca progressivamente nei prossimi mesi in modo da permettere al pianori proseguire come previsto

FORMULA 1

La squadra European Minardi annuncerà ufficialmente oggi che i suoi legami con la Trust International verranno rinforzati a breve. La società ha deciso di incrementare il suo aiuto finanziario alla squadra di Paul Stoddart allo scopo di diventarne l’azionario principale. Di conseguenza la livrea dei telai Minardi equipaggiati dal V10 Cosworth di Jos Verstappen e Justin Wilson avranno nuovi colori nella prossima gara di Monaco.

Verstappen, che aveva trovato il sostegno della Trust International, svelerà il nuovo stile della PS03 in occasione di una cerimonia che dovrebbe svolgersi alla sede sociale della Trust a Dordrecht in Olanda. La cerimonia sarà seguita da una conferenza stampa alla quale il Presidente della marca, Michel Perridon, e Jos Verstappen spiegheranno i dettagli del nuovo accordo e risponderanno alle domande della stampa. "E’ con un grande piacere che annunciamo oggi che la Trust International aumenta il suo sostegno alla squadra Minardi. La società di Michel Perridon era uno dei nostri sponsor principali per il 2003 e siamo lusingati della fiducia che ripongono in noi. I nostri rapporti sono stati vantaggiosi e sono convinto che una maggiore esposizione delle nostre vetture avrà un effetto benefico sulle vendite della Trust nel mondo intero," ha dichiarato Paul Stoddart.

Michel Perridon, padrone della Trust International, è veramente felice di poter aiutare la squadra di Paul Stoddart. "E’ piacevole rinforzare i nostri rapporti con la Minardi in F1. La Trust International augura buona fortuna a tutta la squadra per il prossimo Gran Premio di Monaco."

 

FORMULA 1

Kimi Raikkonen ha segnato il miglior tempo nella sessione di test svolta ieri sulla pista del Paul Ricard. Tuttavia l’attenzione era focalizzata su Alexander Wurz che ha battezzato in pista la nuova monoposto di Woking, la MP4-18. Il nuovo bolide ha percorso 17 giri durante i quali sono stati verificati i sistemi, senza porre alcun accento sui tempi realizzati. "Naturalmente sono molto eccitato a guidare la MP4- 18 per la prima volta. Tutto funziona alla grande. Non abbiamo avuto alcun problema reale, ma come sempre, dobbiamo procedere con calma quando si effettua il primo shakedown che è ciò che stiamo facendo, non un vero test. Quindi per ora tutto bene," ha detto Wurz dopo la sessione. Questa settimana Wurz sarà l’unico responsabile del lavoro sulla nuova macchina, mentre Kimi e David proseguiranno la preparazione in vista del Gran Premio di Monaco con la MP4-17D. Non dovrebbe comunque passare molto tempo prima che i due piloti titolari si mettano al volante della nuova vettura.

"In questa settimana ci stiamo concentrando su Monaco. Ecco perché i piloti da gara stanno girando con le 17D che saranno impiegate a Monaco. Alex, come nostro terzo pilota, proverà la 18° e sta dimostrando di essere un buon collaudatore. Sono sicuro che nel secondo test i piloti titolati quando avranno visto la MP4-18 vorranno guidarla," ha spiegato Martin Whitmarsh.

Paul Ricard - 21/05/2003 :

1. Kimi Raikkonen - McLaren-Mercedes MP4/17D – 84 giri : 1'11"255
2. Juan Pablo Montoya - BMW-Williams FW25 – 91 giri : 1'11"453
3. David Coulthard - McLaren-Mercedes MP4/17D – 91 giri : 1'11"527
4. Marc Gene - BMW-Williams FW25 – 107 giri : 1'12"033
5. Olivier Panis - Toyota TF103 – 68 giri : 1'12"858
6. Allan McNish - Renault R23 – 96 giri : 1'13"062
7. Alex Wurz - McLaren-Mercedes MP4/18 – 17 giri : 1'16"118

 


17 Maggio

Formula 1


Ci ritroviamo questo pomeriggio per la seconda sessione di qualifiche del weekend che stabilirà la griglia di partenza del Gran Premio d’Austria. Ralf Schumacher è il primo pilota ad uscire in quanto ieri non ha potuto stabilire nessun tempo veloce dopo essere uscito di pista. Oggi segna il primo tempo di riferimento della sessione in 1’10”279.

Il pilota Jordan Ralph Firman è il secondo in pista. Ieri il britannico è stato classificato nonostante il suo errore all’ultima curva. Oggi Ralph è abbastanza vicino al tempo di R. Schumacher ma purtroppo il pilota Giallo soffre di molto sottosterzo e perde molto nell’ultimo settore per lo stesso errore di ieri esattamente alla stessa curva : secondo tempo per Firman. Primo pilota Minardi in pista Justin Wilson segna un pessimo tempo sopra l’1”14 andando per ben due volte sulla terra. Il suo compagno di squadra non ha neanche l’occasione di stabilire un tempo oggi : la sua macchina evidenzia subito un problema tecnico e l’olandese si deve parcheggiare a bordo pista. Cristiano Da Matta segna il secondo tempo provvisorio dopo aver effettuato un giro bello pulito ma purtroppo il brasiliano non può chiedere molto alla sua TF103. Intanto Raikkonen, Coulthard e Alonso si stanno già concentrando nella loro macchina mentre Juan Pablo Montoya deve ancora aspettare che alla sua FW25 vengano tolti gli cavalletti : i meccanici della Williams hanno tolto entrambi gli scarichi e gli hanno sostituiti. Heinz Harald Frentzen esce ora dai box : al primo settore il tedesco della Sauber è più veloce di Ralf Schumacher ma perde tre decimi nel secondo settore e finisce il suo giro con un secondo di ritardo, in terza posizione provvisoria. Olivier Panis inizia un giro ben diverso di quello del compagno Da Matta : già due decimi di vantaggio al primo settore, il francese perde un po’ del suo vantaggio nella seconda parte della pista però rimane più veloce di Ralf Schumacher. Purtroppo nel terzo settore perde moltissimo e finisce secondo ! Peccato per Olivier, autore comunque di un ottimo giro. Dopo aver sofferto di qualche problema ieri, come il suo compagno Trulli, Fernando Alonso sembra stare meglio oggi : tre decimi di vantaggio al primo settore, ma lo spagnolo perde il controllo della sua R23 in una curva veloce ! Dopo qualche parolaccia… da parte di Flavio Briatore, Fernando torna in pista ma ovviamente non può fare meglio dell’ultimo tempo. Nick Heidfeld scende in pista a bordo del muletto. Il tedesco è molto veloce nel primo settore e conferma la sua forma nella seconda parte. Conclude il suo giro con cinque decimi di vantaggio su Ralf Schumacher ed è il nuovo poleman provvisorio ! Jarno Trulli effettua un giro piuttosto buono nonostante un piccolo errore di guida e riesce ad infilarsi tra i due tedeschi di testa, Heidfeld e R. Schumacher. A metà sessione, Nick Heidfeld è in testa davanti a Trulli, R. Schumacher e Panis. Il nostro Giancarlo Fisichella è in grande forma : è in anticipo nel primo settore ma perde un po’ il posteriore sui cordoli e conclude in terza posizione. Tocca ora a Antonio Pizzonia : la Jaguar realizza una prestazione dignitosa e sostituisce subito Fisichella in terza posizione. Kimi Raikkonen esce ora dai box. Il finlandese della McLaren è più veloce degli altri piloti ma basterà un tempo di 1’19”189 per resistere alle F2003-GA ? Il compagno di squadra effettua un giro molto deludente : la sua vettura sembra molto carica in benzina e lo scozzese commette anche un errore all’ultima curva e finisce in… nona posizione. Juan Pablo Montoya manca la pole position provvisoria per due decimi, in parte per la terra lasciata sulla pista da David Coulthard. Mancano cinque piloti prima di conoscere la griglia di partenza del Gran Premio : le due Ferrari, Mark Webber e le due BAR-Honda. Jenson Button è il primo dell’ultimo gruppo ad uscire : il britannico della BAR-Honda è in ritardo sulla McLaren di Kimi Raikkonen. Come molti, Button va largo all’ultima curva e tocca la terra. Segna il quinto tempo provvisorio, prestazione un po’ deludente per il britannico che questa stagione ci aveva abituato ad altro. Vediamo domani. Jacques Villeneuve commette molti errori e conclude con grande fatica un pessimo giro dietro il suo compagno con un secondo e mezzo di ritardo su Raikkonen. Mark Webber visita l’erba e manca per poco un muro di gomme. L’australiano è quindicesimo. La prima Ferrari in pista è quella di Rubens Barrichello Il motore Ferrari è quello più veloce in pista finora ma il brasiliano è in ritardo sul tempo di Kimi Raikkonen. Conclude in quarta posizione con quasi sei decimi di ritardo sulla pole provvisoria. Solo Michael Schumacher può sfidare il finlandese. Il tedesco effettua un grande giro ! Nonostante un piccolo errore nel primo settore, il campione del mondo ha ricuperato benissimo nella seconda parte della pista e effettua soprattutto una grandissima prestazione nell’ultimissima parte del tracciato, quella più sporca e che ha dato più problemi a tutti. Michael Schumacher è in pole position ! In testa della griglia domani : M. Schumacher, Raikkonen, Montoya, Heidfeld, Barrichello e il tricolore Trulli

SBK A MONZA

Monza - Sembrava che il primo turno di prove ufficiali del GP d’Italia SBK dovesse risolversi in un duello fra Laconi e Chili, poi è arrivata la prevista zampata di Hodgson e la 999 ufficiale è tornata per un attimo a primeggiare sulle 998 private.
Ci si attendeva un significativo miglioramento dei tempi rispetto alle prove libere della mattina, anche in considerazione del netto progresso fatto registrare dalle Supersport, invece questo miglioramento è stato molto contenuto: Hodgson si è trovato in vetta, verso la fine del turno, con 1’47”898, neanche un decimo in meno del miglior tempo di Laconi nelle libere e a quel punto si è pensato che nessuno sarebbe riuscito a fare meglio.
Invece Chili prima, poi Toseland, hanno saputo limare ancora qualcosa alla loro miglior prestazione: poco, ma sufficiente per guadagnare l’enorme soddisfazione di precedere il mattatore del campionato 2003 almeno in questa prima ma significativa classifica.
La pole provvisoria in, 1’47”713, va dunque a James Toseland, che onora in questo modo la Ducati ufficiale dello scorso anno, una moto che, almeno sulla carta, dovrebbe essere ben superiore alle 998 RS con cui Chili e Laconi fanno scintille. L’italiano ha ottenuto il secondo miglior tempo in 1’47”723 aggiungendo ai cavalli della sua Ducati la grinta che a Monza è sempre riuscita a galvanizzarlo. Hodgson, terzo, è lì che studia: ormai la sua visione spazia sul campionato del mondo e non si preoccupa troppo dei piccoli traguardi.

Laconi, quarto, ha dimostrato ancora una volta l’eccellenza del suo stato di forma inserendosi senza apparente sforzo fra i due uffciali Hodgson e Xaus, mentre Lavilla, pur disponendo della moto più potente e veloce (309,4 km/h), non è andato oltre il sesto posto.
Deludente la prestazione di Corser, la cui Petronas risente evidentemente, in un circuito di ampio respiro come Monza, di un considerevole gap di potenza anche nei confronti delle Ducati private.

Formula 1


Quest’anno nelle pagine del Sun Eddie Irvine dice la sua più o meno a proposito di… tutto ! Queste volta il giudizio dell’irlandese riguarda Fernando Alonso che è riuscito a farsi apprezzare dall’ex ferrarista. Per parlare del giovane spagnolo Eddie usa anzi un’espressione sua : “Sweet FA”. "Il ‘FA’ di cui parlo è il pilota della Renault che si chiama Fernando Alonso. Non mi accade spesso di rimanere colpito da un giovane pilota ma questo spagnolo sembra avere tutto ciò che serve ed i suoi risultati lo dimostrano !" ha spiegato Eddie Irvine. Finora in questa stagione Alonso è salito tre volte sul podio e in cinque gare non ha mai mancato la zona punti, un bilancio provvisorio che basta a convincere l’ex pilota della Jaguar. "Per me questo tipo è pazzesco ! Non c’è dubbio : è il nuovo Schumacher. E’ il pilota che impedirà alla Ferrari di essere campione, anche se non penso che lo potrà fare quest’anno perché la Ferrari è molto più veloce della Renault di Alonso. Invece per l’anno prossimo non scommetterei contro di lui," ha aggiunto Eddie.

"Ciò che è riuscito a fare dall’inizio della stagione conferma ciò che l’ho visto fare a Melbourne in qualifica dove era riuscito a fare meglio di Trulli, Jarno è sempre stato considerato come un pilota veloce sul giro ma Fernando è stato migliore di lui," ha notato Irvine. Invece a proposito di Kimi Raikkonen, Eddie Irvine è molto più scettico. "Tutti hanno complimentato Kimi Raikkonen per ciò che ha fatto. Certo, è veloce ma guardate l’errore che ha commesso in qualifica a Barcellona. Ciò lo ha fatto retrocedere fino al fondo della griglia ed è andato a mangiarsi il posteriore di Pizzonia il cui motore si era spento !" "Invece Fernando, che aveva molta pressione davanti al suo pubblico, si è qualificato molto bene e non ha fatto nessun errore in gara, fatto che gli ha permesso di mettere Schumacher sotto pressione fino all’arrivo." "La Renault gli vuole fare firmare un contratto fino al 2007 ma se fosse consigliato bene dovrebbe evitare ogni ingaggio a lungo termine perché prima o poi la Ferrari o la McLaren verranno a trovarlo. Il destino dei due grandi nomi di questo sport ed il suo sono legati. Alonso ha un talento che non si vede spesso," ha affermato Eddie Irvine.

 

2 Maggio

Formula 1

Già stamattina alla loro primissima uscita dai box, le F2003-GA avevano stupito ma questo pomeriggio la prestazione delle Ferrari ci ha portato indietro da un anno quando il debutto della F2002 aveva segnato l'inizio di un dominio incredibile per la stagione intera. Nella prima sessione di qualifiche di questo pomeriggio solo Trulli è riuscito a lottare con le Rosse, infilando la sua Renault tra Michael Schumacher e Rubens Barrichello. "E' stato il primo giorno in un weekend di Gran Premio per la F2003-GA ed è sempre un'emozione quando una nuova vettura è al debutto. Nella prima sessione delle qualifiche abbiamo Michael al primo e Rubens al terzo posto mentre le altre posizioni di vertice sono un po' diverse dal solito," ha commentato il direttore sportivo Jean Todt.

"La prima giornata di prove ha confermato – magari ancor di più del consueto – che la scelta degli pneumatici su questa pista avrà un ruolo determinante per il risultato finale. Si conferma ancora di più quanto sia importante lavorare giorno dopo giorno a stretto contatto con la Bridgestone," ha fatto notare il francese. "Con la F2003-GA cominciamo una nuova avventura: il miglior augurio che possiamo fare a noi, ai nostri partner ed ai nostri tifosi è quello di poter ripetere con questa macchina le stesse emozioni e le stesse soddisfazioni vissute con la F2002, una vettura che rimarrà nella storia non soltanto della Ferrari ma della Formula 1 stessa e che rappresenta il frutto del lavoro di una squadra straordinaria, composta da uomini di assoluto rilievo" ha dichiarato Jean Todt.

Dopo la vittoria di Imola, Michael Schumacher inizia nel migliore dei modi il weekend spagnolo. Domani uscirà per ultimo nella seconda sessione di qualifiche e tenterà di installarsi in pole position per offrire alla F2003-GA il primo successo di una carriera che tutti a Maranello si augurano che sia bella e lunga come quella della sua progenitrice.

"Mi sono sentito subito a mio agio nella vettura : dopo un buon inizio, possiamo essere fiduciosi per il prosieguo del weekend. E' positivo poter avere la nuova macchina e questa pole provvisoria significa che, per ora, la F2003-GA ha confermato le nostre aspettative. Possiamo attenderci una gara condizionata dal caldo, con la conseguenza che le gomme tenderanno un po' a scivolare: ce lo aspettavamo e siamo preparati. Considerato che Rubens ha dovuto usare il muletto, che era regolato per me, devo dire che anche lui ha fatto davvero un bel lavoro oggi. Sedersi nell'abitacolo di una vettura da corsa in un Gran Premio è stato il modo migliore per distogliere la mia mente da quello che è accaduto nel corso del weekend di Imola," ha detto Michael Schumacher.

Rubens Barrichello / Ferrari

Rubens Barrichello ha stabilito oggi il terzo tempo della sessione di qualifiche dopo essere stato costretto a rinunciare alla sua vettura da gara per un piccolo problema. "Non ho potuto usare la mia vettura da gara perché si è verificata una piccola perdita d'acqua e quindi ho dovuto guidare il muletto. La vettura era perfetta stamattina. Sono contento di aver fatto un buon tempo, considerato che gli assetti del sedile e dei pedali erano molto diversi da quelli della mia macchina. Devo dire che, alla fin fine, questo cambio di macchina dell'ultimo minuto è stato molto divertente ! Spero che domani la situazione sia comunque meno frenetica in modo da poter fare un giro migliore. Il mio obiettivo è la pole position," ha aggiunto Rubens Barrichello.

"Siamo molto soddisfatti della nostra prestazione, considerato che era la prima volta che giravamo con poca benzina e con gomme nuove. Abbiamo ancora un po' di lavoro da fare sul bilanciamento della macchina per domani ma i primi risultati sono incoraggianti. Penso che possiamo guardare con ottimismo alla gara di domenica. Sulla monoposto di Rubens abbiamo avuto una perdita d'acqua che lo ha costretto ad utilizzare il muletto: anche questa vettura si è comunque comportata molto bene," ha concluso Ross Brawn.

Formula 1

Siamo arrivati alla prima sessione di qualifiche del Gran Premio di Spagna. Kimi Raikkonen aprirà le danze, essendo in testa al campionato del mondo. Il giovane finlandese scende in pista e si lancia, realizza un tempo di 1'17”862. E' poi il compagno di squadra David Coulthard ad iniziare il suo giro lanciato. Lo scozzese della McLaren realizza una prestazione di 1'18”060. Arriva subito l'ora delle due Ferrari F2003-GA.

Michael Schumacher segna un giro fantastico in 1'17”130, portandosi al comando della graduatoria, il suo compagno di squadra Rubens Barrichello non riesce a fare meglio e si colloca a 88 millesimi dal campione tedesco.La Renault di Fernando Alonso è la prossima a scendere in pista. Lo spagnolo sulla pista di casa realizza un tempo di 1'18”100 che lo pone in quinta posizione, a quasi un secondo da Schumi. Dopo la pausa è il momento di Ralf Schumacher che dopo un giro ragionevole realizza il sesto tempo in 1'18”409. Giancarlo Fisichella è il prossimo nella lista e piazza la sua Jordan EJ13 in settima posizione. Juan Pablo Montoya scalza Fisico e lo spinge in ottava posizione, il colombiano è comunque a 1'477 da Michael Schumacher. Jarno Trulli percorre un ottimo giro, la sua Renault R23 è quindi seconda, tra le due Ferrari, grande prestazione di Jarno !

Heinz Harald Frentzen non si dimostra molto a suo agio sul tracciato catalano, il tedesco della Sauber è decimo, a quasi due secondi dal miglior tempo. Dopo la seconda pausa si lancia in pista il canadese Jacques Villeneuve. Buona prestazione della BAR 005, Jacques si piazza davanti alla Williams di Montoya. Sorprende un po' il ritardo accusato dalle monoposto del team di Grove. Dopo di lui parte Jenson Button. L'inglese della BAR è molto veloce e alla fine si piazza ad un ottimo quarto posto ! Nick Heidfeld inizia il suo giro veloce a bordo della Sauber C22. Purtroppo il tedesco è solo 13°. Mark Webber da il meglio di sé e porta la sua Jaguar R4 in quarta posizione, ma pochi istanti dopo viene scalzato dalla Toyota di Olivier Panis. Il pilota francese ha espresso al meglio le sue doti di guida sul tracciato di Barcellona. Anche la seconda Toyota di cristiano da matta realizza un buon tempo. L brasiliano è quarto, davanti a Button ! Si lancia ora Jos verstappen con la prima delle Minardi. L'olandese conclude in 1'20”822, in 18° posizione. The Jungle Boy parte per il suo giro veloce. E' un weekend difficile per il brasiliano della Jaguar che deve rispondere alle critiche che lo hanno bersagliato nelle ultime settimane. E' 13° Pizzonia. Parte per ultimo Justin Wilson con la seconda Minardi. In 1'21”100 il britannico chiude la graduatoria. La pole provvisoria è dunque di Michael Schumacher, davanti a trulli, Barrichello, Da Matta, Button e Panis.

Superbike

Le giapponesi in questo momento pensano alla MotoGP ma non deve aver fatto piacere ai responsabili dei colossi nipponici assistere alla passerella trionfale della Ducati sulla loro pista di casa. Gli italiani adesso possono guardare dall'alto in basso i giganti giapponesi, perché a Bologna hanno coraggio, risorse e competenze per lavorare (benissimo) su tutti i fronti.Il maltempo delle due giornate di prova aveva un po' disturbato il lavoro di Neil Hodgson che però già sabato pomeriggio, nella simulazione di gara, aveva fatto capire di avere un ritmo altissimo. La Ducati Fila e la Michelin non hanno bisogno di mettere mano alle gomme ultrasoffici, tanto il britannico può fare la differenza anche scattando dalla seconda fila come gli è accaduto in Giappone.Sul fronte giapponese, solo la Suzuki può sorridere. La GSX R 1000 comincia ad andare veramente forte e Gregorio Lavilla è finito sul podio per la seconda volta consecutiva, dimostrando che la 999 non è troppo lontana. La quattro cilindri di Hamamatsu ha una gran cavalleria e non sarebbe sorprendente vederla ancora più aggressiva a Monza, soprattutto adesso che Lavilla sta trovando mordente.Ma intanto Neil Hodgson, con la terza doppietta di fila, è già padrone del Mondiale e non si vede all'orizzonte chi potrebbe mettere in discussione il suo primato.
La prima gara non ha fatto proprio testo perché è durata appena trecento metri. Alla prima curva Toseland ha sfiorato Corser che a sua volta ha centrato Clementi mandandolo nell'erba: il marchigiano è caduto all'interno travolgendo gli ignari Chili e Walker e spingendo nella sabbia Izutsu e Lavilla. Hodgson dopo quattro giri ha superato Laconi e da lì in poi gli è bastato amministrare.


Moto GP

Sete Gibernau pallido tiratissimo con un groppo in gola che diventa una preghiera, una delicata commemorazione di Kato, un grazie a tutti. Si, a tutti, ma soprattutto a quel pilota che lo ha aiutato dall’alto. Ma dietro il trionfo giusto e sacrosanto di Gibernau ci sono tante cose. Intanto lui ha guidato benissimo, lo ha detto Rossi: “L’ho visto di solito è più aggressivo e irruento, meno concentrato e pulito nella guida. Oggi guidava come Kato”. E Rossi, lo dico subito, altrimenti qualche str… lo insinua, NON LO HA FATTO VINCERE. Lo ha confermato Valentino, ma lo conferma il cronometro. A fine gara Sete andava forte, più di tutti. E quella macchinetta con i numeri che corrono veloci non ha sentimenti. Rossi risponde alla provocazione: “Col cavolo che lo avrei fatto vincere, avrei voluto farlo io e dedicare a Kato la vittoria. Comunque è il più bel secondo posto della mia carriera”.Giusto che sia così. Che Fausto Gresini sia andato sul podio, che quella squadra abbia ritrovato il sorriso dopo la tragedia. Lo sport a volte è una bella favola. Come il minuto di silenzio in pista: tutti schierati a fianco delle moto per ricordare un amico che oggi non è partito. Nemmeno una molecola di retorica, commozione pura. Lo ha detto Rossi: “In quel momento l’egoismo che di solito c’è, è sparito. E’ stata una sensazione molto forte”.Si inizia alle 14 e 50: la Suzuki di Roberts, nel corso del giro di ricognizione, perde lungo la pista un quantitativo sproporzionato d’olio. Il V4 giapponese è davvero fallimentare e lo dimostra a tutto il mondo. Viene sparso il filler, gli addetti con lo scopone si danno da fare. Tutti pensano: la sfiga non va più via. E forse hanno ragione. Quando viene data la partenza succede l’apocalisse: Nakano si pianta, ma il problema non è da questa parte della pista, ma da dove scatta la Aprilia Cube di Edwards la ruota posteriore slitta sulla pista sporca, l’americano la riallinea al volo, ma il connazionale Hopkins lo tocca, buttandolo dalla parte opposta. Colin è seduto sull’erba e da destra lo sfila Haga (che cadrà dopo pochi metri) mentre McWilliams lo colpisce al braccio e sul casco. Per fortuna Edwards rimedia solo una contusione alla caviglia destra e al braccio (stesso lato). Nulla di rotto, per fortuna, ma le Cube abbandonano il campo.
Mentre Capirossi finisce fuori pista una prima volta (dopo la seconda uscita prenderà la via dei box) un bombardiere rosso sfreccia al comando. Troy Bayliss, semplicemente stratosferico, lancia la sua V4 tra strisce di filler, inseguito da Sete Gibernau, poleman di ieri e caricato a mille dalla gara nella quale deve onorare l’amico Daijiro.

Biaggi si aggancia al treno seguito da Rossi, decisamente in difficoltà a causa di gomme troppo dure e di un assetto ballerino. I due iniziano un duello serrato, ma la lotta fa perdere loro tempo. Bayliss continua a macinare un bel ritmo. Guida sporco, rabbioso, da spettacolo e Gibernau lo marca spietato fino all’undicesimo passaggio, quando l’australiano commette un errore e lo spagnolo della Honda si installa al comando.
Non so se guidassero davvero in due, ma Sete così non lo avevo mai visto: splendido, punto e basta. Biaggi fiuta l’occasione, attacca e passa Bayliss, mentre Rossi inizia un corpo a corpo con la Ducati che infiamma il pubblico. Roba da circo, grande show di piloti carichi di adrenalina ed estro. La lotta con Bayliss trasforma Rossi e la sua gara cambia dal giorno alla notte. L’animale da gara si scatena e tutto gli riesce meglio, a parte una curva che proprio la sua 211 non riesce a digerire. Mentre Abe e Nakano tengono alto l’onore della Yamaha superando un Ukawa molto giù di corda, Rossi, a suon di giri veloci, salta Biaggi. Il romano a fine gara non avrà molto da dire: “Non avevo chance, ho avuto problemi in tutto il week end e di più non potevo fare. Come non bastasse, il mio motore ha accusato una perdita di potenza nel warm up e poi le gomme sono calate... Ho anche commesso un errore, in fin dei conti il podio è il miglior piazzamento al quale potevo puntare”. Giusto, sincero, perché i due di testa ne avevano molto di più.
Finisce nel trionfo di Gibernau, nel sorriso di Rossi. Nella testa di Fausto Gresini c’è di tutto: “Sentimenti contrastanti: gioia, orgoglio, tristezza. Non mi vengono le parole, capitemi”. Nessun problema Fausto, abbiamo capito e siamo con te.
Ma abbiamo anche capito che in testa al mondiale c’è Rossi 45 punti, seguono Gibernau a 38, Biaggi a 36 e Bayliss a 28. Una lotta tra Honda, facile che lo sia per molto tempo.


 

21 Aprile

Motomondiale

Ant West è partito oggi per l'Africa dove spera di diventare il primo australiano della storia a salire sul podio di una gara del motomondiale.West, che nel 2002 non ha corso, è rimasto in seconda posizione per quasi tutto il Gran Premio del Giappone, prima di cadere con la sia Aprilia Zoppini Abruzzo a quattro giri dalla conclusione. Se A Welkom sarà sul podio diventerà il primo australiano a realizzare questa impresa nelle 250cc dal 1982 quando Grame McGregor arrivò secondo a Spa-Francorchamps su una Rotax Waddon.West si è classificato quarto nelle gare olandese e portoghese del campionato 2000. Nessun australiano ha vinto un gran premio da quando Gregg Hansford ha trionfato a Rijeka in Yugoslavia nel 1978 su una Kawasaki. West apprezza abbastanza la pista di Welokom. "E' una configurazione dura con molte curve, bisogna essere lisci col gas. Ciò che rende questa gara diversa è l'altitudine, fatto che determina una diminuzione della potenza dei motori. Inoltre la pista è situata in una zona isolata e quindi è sempre polverosa e scivolosa, soprattutto se si esce dalla linea ideale," ha detto West.

Mercedes

Con una strategia sorprendente nel fornire i propri motori ai team, la Mercedes ha deciso di offrire la precedente generazione di propulsore alle scuderie di F1 interessate ad affittare i blocchi tedeschi.La Mercedes è sempre stata contro l'idea di rifornire più di una squadra, ha invece sempre optato per concentrarsi su un solo team, la McLaren. Tuttavia i costi della categoria regina sono decisamente esorbitanti e la compagnia tedesca vuole recuperare un po' dei fondi investiti affittando i propri motori. Secondo Norbert Haug, vice presidente della divisione sportiva di Mercedes, ci potrebbe essere un pianori affitto offerto alle squadre motori l'anno prossimo ad un prezzo inferiore rispetto a ciò che ci si potrebbe aspettare. "Dal prossimo anno, offriremo I motori in affitto a 10 milioni di dollari. Attualmente l'affitto di un motore varia tra 20 e 25 milioni all'anno, quindi sarà più facile per un team pagare," ha detto Haug. Questo annuncio della Mercedes rafforza le voci di una possibile collaborazione tra la casa tedesca e la Sauber, le due parti sono rimaste legate in passato più di una volta.

Imola

Le presenze degli spettatori durante il weekend del Gran Premio di San Marino sono diminuite rispetto alle cifre del 2002. Nell'arco dei tre giorni 82.000 tifosi hanno affollato la pista imolese, il totale è di 25.000 unità inferiore rispetto all'anno scorso ed oltre 100.000 paragonato alla stagione 2000.Sembra che nella giornata di venerdì erano solo 8.000 gli appassionati presenti al circuito. Tuttavia gli organizzatori accusano la coincidenza del weekend pasquale per questa diminuzione dei presenti.Essi hanno anche accusato le nuove regole FIA, ma i tifosi hanno affermato che i prezzi per entrare erano molto elevati, la cifra da sborsare era di ben 380 euro.

Honda

La Honda Motor Company ha annunciato oggi che Takeo Fukui diventerà il sesto Presidente della compagnia e CEO nel mese di giugno 2003. Fukui, 58 anni, attualmente Senior Managing e Representative Director succederà a Hiroyuki Yoshino, 63 anni, che assumerà il ruolo di Direttore e Consigliere della Honda Motor Company. Fukui porta con sé 34 anni di esperienza in Honda, incluse le capacità di ricerca e sviluppo, ingegneria, tecnologia del territorio, attività competitive e costruzione di automobili, motocicli e altri prodotti.La Honda è uno dei produttori leader di prodotti per la mobilità inclusa la linea di moto, automobili e accessori. Questa varietà di gamma ha fatto della Honda il primo costruttore di motori, con una produzione di oltre 15 milioni di motori in totale nel 2002.

Ferrari

Il Direttore Generale della Gestione Sportiva Jean Todt rende un doveroso omaggio a Michael Schumacher dopo la vittoria del tedesco al Gran Premio di Imola nella domenica di Pasqua; una vittoria contro gli avversari e contro le proprie emozioni, conquistata nello stesso giorno della morte della madre, avvenuta poche ore prima del via. Michael ha visto per primo la bandiera a scacchi, seguito dal suo compagno di squadra Rubens Barrichello, giunto terzo.

"Non credo che dovremmo focalizzarci solo su questa giornata," ha detto Todt. "Penso invece che dovremmo guardare a tutto quello che Michael ha fatto in Formula 1. E' stato davvero difficile per lui domenica; ha corso perché sentiva che doveva farlo, e ha fatto un lavoro fantastico per la squadra. In fondo, lui è un pilota, ma credo che la cosa più importante è che lui abbia dimostrato anche che tipo di uomo è." Todt spiega che Schumacher ha avuto l'opportunità di non correre: "Ieri ha deciso insieme a suo fratello di andare in Germania, e credo che questo sia stato importante, che in un qualche modo li abbia confortati. Poi, ha deciso di correre".




"Alla Ferrari non spingeremmo mai un pilota a guidare la macchina se lui non se la sente. E' stata una sua scelta, ma devo dire che è stata davvero una scelta degna di rispetto. Domenica Michael ha dimostrato quello che è come pilota e come uomo ed è un peccato che a volte le persone sembrino non capirlo. A volte noi lo proteggiamo, ma una volta ancora credo abbia dato una grande dimostrazione di sé. Noi siamo molto orgogliosi di lui. Siamo molto orgogliosi di entrambi i nostri piloti".

Todt continua a sottolineare l'importanza della vittoria sul circuito di casa della squadra in questa quarta gara della stagione. "Vogliamo combattere per il Campionato e se non fossimo riusciti ad assicurarci questi punti, sarebbe stato sicuramente più difficile. Vincere è importante perché questo è il modo in cui noi lavoriamo: un lavoro finalizzato alla vittoria”.

“Naturalmente non sapevamo quanto difficile sarebbe stato per Michael, ma questo ha fatto sì che la ‘famiglia' si stringesse intorno a lui e domenica ne è la dimostrazione. Io continuo a sostenere che è meglio rispondere con i fatti ma a volte anche le immagini rendono bene l'idea e solo guardando l'abbraccio di Michael e Rubens alla fine della gara, si può ben capire quale fosse lo spirito della squadra".

Ma, pur condividendo il punto di vista di Todt, non si è trattata di una gara perfetta, anche se le Ferrari sono finite prima e terza. "Ralf è partito davvero molto bene e ha superato Michael. Poi, per una serie di ragioni, Rubens non è mai riuscito ad avere pista libera davanti a sé, e questo è il motivo per cui ha perso la seconda posizione. Ma siamo stati molto contenti di essere riusciti a correre in una situazione come questa, e di essere riusciti ad aggiudicarci in simile risultato."

Todt prosegue: "Ovviamente avremmo meritato di più di quello che abbiamo ottenuto finora, visto il potenziale della squadra, dei piloti, della macchina, ma queste sono le corse. E' stato molto importante vincere domenica a Imola, il primo Gran Premio su suolo europeo e, devo dire, che per noi è un grande piacere mandare in pensione con una vittoria una macchina indimenticabile come la F2002. Un piazzamento diverso non sarebbe stato la stessa cosa: quella del 2002 è una monoposto da podio".

Il podio di Imola

"Noi non possiamo mai essere troppo fiduciosi, semplicemente sapevamo di avere una macchina molto forte, tutti quelli che si capiscono qualcosa di Formula 1 se ne erano già accorti. Abbiamo avuto ottime gomme dalla Bridgestone e quindi si trattava solo quella di riuscire a mettere tutto insieme, cosa che non è accaduta nelle prime tre gare della stagione."

La vittoria, comunque, significa solo rosicchiare due punti il vantaggio al leader del Campionato, Kimi Raikkonen, ma chiaramente Todt spera che la nuova F2003-GA, che debutterà presumibilmente tra un paio di settimane, possa contribuire a colmare il distacco. "Per quello che riguarda la situazione dei punti, sapevamo che le cose sarebbero cambiate rispetto allo scorso anno, ma in un certo senso, abbiamo ritenuto che l'affidabilità fosse più importante della performance. Questa è la ragione principale per cui abbiamo deciso di venire ad Imola con la F2002."

"In definitiva, la F2003-GA ha miglior potenziale, ma non eravamo abbastanza soddisfatti dell'affidabilità per decidere di portarla a questo Gran Premio. Questa settimana faremo molti test al Mugello, soprattutto con la F2003-GA. Non siamo lontani dai traguardi che ci siamo preposti e valuteremo esattamente la nostra posizione alla fine dalla settimana, ma siamo abbastanza fiduciosi che la macchina sarà pronta per il Gran Premio di Spagna tra due settimane."