Nevada, un'interminabile distesa di nulla tra un luogo
di partenza e una destinazione. Un nulla molto speciale che si consiglia
di affrontare in compagnia. Perché è meglio non pensarci.
Nella brutale calura estiva lo stanno attraversando i Jackson, una coppia
diretta a New York; i Carver, una famigliola in viaggio verso il lago Tahoe;
e Johnny Marinville, vecchia gloria della beat generation che tenta di
riciclarsi in sella a una scintillante Harley Davidson, diretto. . . oltre
la prossima collina.
Ma non c'è strada come la Highway 50 a cui meglio si
adatti l'adagio: si sa quando si parte e non quando si arriva. Né
se si arriva. Un gatto inchiodato a un cartello stadale vi dà
il benvenuto a Desperation, la poco ridente cittadina su cui incombe l'ombra
sinistra della miniera chiamata China Pit.
E a vegliare sull'ordine pubblico c'è Collie Entragian,
il poliziotto XXXL che si considera la sola legge a ovest del Pecos. Peccato
che il suo senso dell'ordine e la legge sia così personale. Peccato
per chi ha la disavventura di girare senza targa o di ritrovarsi con una
gomma a terra.
Ma Entragian è solo una modesta propaggine della diabolica
presenza che ha contagiato Desperation come un virus mostruoso e ne ha
invaso il sottosuolo. L'entità che domina sul tetro borgo nel deserto
è terrificante, forse invincibile, ma, come ha intuito il piccolo
David Carver, atrettanto potenti sono le forze chiamate a contrastarla.
In Desperation King ha inscenato un apocalittico scontro
tra il bene e il male, tra follia e rivelazione. Il suo genio per la suspense
non è mai stato così raffinato, la sua immaginazione così
esuberante come quando i suoi personaggi - e i lettori che hanno il fegato
di seguirli - cominciano a scoprire qual'è il vero significato della
parola disperazione.
- Stephen King -
Pubblicato dalla Viking Hardcover Book (USA) nel 1996 e dalla Sperling & Kupfer (ITALIA) nel 1997