CONGREGAZIONE FIGLIE DI SAN GIUSEPPE DI GENONI

 

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116° anniversario dall’inizio del Servizio Ecclesiale

presso il Seminario Tridentino Cagliaritano

20/12/1888 - 20/12/2004

Saluto dell'Assistente Spirituale Mons. Giovanni Cossu.

 

             Un antico proverbio afferma che il tempo fugge inarrestabilmente: “Fugit irreparabile tempus”. Non possiamo negare che sia così. Però, se il tempo passa, non passa così inesorabilmente il ricordo di ciò che avviene, se ciò che avviene è qualcosa che non è avvenuto a caso; anche se certe cose sono sembrate avvenute a caso, a caso proprio non sono accadute. Anzi, si può dire che davvero niente avviene a caso, ma tutto è previsto e predisposto dalla Provvidenza di Dio Amore. Lo constateremo tutti nell’eternità. Tutti dovranno constatarlo nell’eternità.

            Noi qui, oggi, ricordiamo un fatto che ha lasciato il suo ricordo, e lo ha lasciato anche fisicamente, direi anche strutturalmente, per l’interessamento tanto benemerito di persone che davvero non per caso, ma per un insieme di circostanze apparentemente, forse, casuali, ma in realtà provvidenziali, e le ringraziamo cordialmente: Dott. Adriano Picciau e Dott. Paolo Bullita.

            Il fatto che ricordiamo e celebriamo  è l’inizio del servizio che le Figlie di San Giuseppe resero al Seminario arcivescovile di Cagliari per disposizione dell’allora Rettore Padre Felice Prinetti, trovandosi nella necessità di coprire il vuoto lasciato dalle Suore Cottolenghine richiamate a Torino dai loro Superiori. Siamo nel settembre-dicembre 1888. le Figlie di San Giuseppe erano appena ai primissimi tempi della loro esistenza ecclesiale, essendo state fondate appena tre mesi prima dal venerabile P. Felice Prinetti, appunto il 20 settembre 1888 precedente. Erano Eugenia Montixi di Isili e con essa Barbara Addari, Elisa Urracci, Luigia Nieddu e altre due presto rientrate in famiglia e sostituite da Doloretta Nuscis di Genoni, Mariangela Melis da Guasila e certa Elisabetta da Oristano, anche quest’ultima rientrata presto in famiglia per ragioni di salute.

            Questa piccola famiglia, cui il Venerabile P. Felice Prinetti dette il nome di “Figlie di San Giuseppe”, ponendola sotto il di Lui patrocinio, rendevano al Seminario un servizio che voleva essere e fu un servizio d’amore, un servizio di autentico amore, anima del quale era una vita di più peretta imitazione di Gesù Cristo con l’impegno di entrare, con la preghiera e con quel servizio d’amore, nelle sacre piaghe di Gesù e farne piovere in abbondanza sulle anime il preziosissimo Sangue del divino Crocifisso per la loro conversione e salvezza. Si esprimeva così il Venerabile nella sua prima lettera inviata alle sue Figlie spirituali già insediate a Genoni l’anno seguente, 1889, poco dopo l’inizio del servizio al Seminario arcivescovile di Cagliari.

            Un servizio d’amore! Tale lo voleva il Venerabile Padre e tale lo rendevano quelle sue primissime Figlie; e tale tutt’ora lo rendono le consorelle che sono sopravvenute nel tempo, tale lo rendono ovunque il Signore le ha condotte, essendo state benedette dal Signore e fatte crescere da Lui in fervore, virtù, meriti e numero, così che oggi prestano la loro collaborazione ecclesiale non solo qui a Cagliari e a Genoni dove iniziarono, ma anche fuori Sardegna, nella penisola, in Europa, in Asia, in Africa, in America Latina: un servizio d’amore di testimonianza evangelica, di evangelizzazione, di formazione sociale, di molteplice cooperazione alla crescita del Regno di Dio in terra, mediante quanto può giovare a che i fratelli e le sorelle vivano secondo le esigenze dell’essere figli di Dio; un servizio d’amore, perché, insegnava il Venerabile, il servizio d’amore è l’unico degno di Dio che è Amore infinito ed eterno, e ha dato per amore il Figlio del suo Amore, il Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha rivelato l’infinito amore del Padre, rimettendo lo spirito nelle sue mani morendo sulla croce in un oceano di dolori, vittima di amore, immolata per la nostra redenzione.

            Da questo luogo benedetto salga a Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, l’inno di ringraziamento e di lode a 116 anni da quel 20 dicembre 1888, giorno in cui le primissime Figlie di San Giuseppe iniziarono il loro servizio d’amore al Seminario arcivescovile di Cagliari con la benedizione del Venerabile P. Felice Prinetti. Tanto più fervido sale a Dio questo ringraziamento in questo Anno dell’Eucaristia, perché l’Eucaristia era l’anima di quel servizio d’amore, reso ai candidati al sacerdozio, protesi all’Eucaristia, a divenire i ministri, per assicurare alla Chiesa, all’umanità, il massimo tesoro del Signore: dunque, vere Figlie di San Giuseppe, nonché di Maria, alla cui maternità verginale operata dallo Spirito Santo dobbiamo Gesù, il Verbo Incarnato nel suo grembo verginale. Esse hanno, dunque, un rapporto immediato con la SS. Eucaristia avendo, col loro servizio al Seminario, assicurato alla Chiesa, in collaborazione con i formatori diocesani, i sacerdoti ministri dell’Eucaristia. Tanto più perfettamente erano impegnate in questo servizio quanto più fervorosamente erano guidate nella loro formazione e assistenza spirituale da un innamorato dell’Eucaristia quale fu il Fondatore, Venerabile P. Felice Prinetti. Per cui, oggi, noi qui, con le primissime sue Figlie che ci sorridono dal cielo, festeggiamo Lui e, pregando per la sua glorificazione, ricordiamo al Signore questa sua benemerenza eucaristico-ecclesiale; e ringraziandone il Signore, ispiratore di ogni santo proposito, ne ringraziamo pure la Mediatrice di ogni grazia, Maria SS.ma e, con Lei, San Giuseppe, Padre, Patrono e Modello delle sue Figlie, primo custode e adoratore, con la sua Sposa verginale, di Nostro Signore Gesù Cristo, Verbo Incarnato per la nostra redenzione e salvezza.

 

            

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