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fiabe: | | -
Oh ... è niente. - Ma, se vuoi dirmelo...
- Qualche volta, per la mia natura
impetuosa, mi tengono legato perché stia quieto durante il giorno e vigili la
notte. Ma al crepuscol o vado in giro dove mi piace; mi si porta il pane, senza
ch'io debba richiederlo, il padrone mi dà gli ossi della sua tavola, la
servitù mi getta qualche boccone: gli avanzi di ognuno sono miei. Così, senza
fatica, mi empio la pancia.
- Ma se si ha voglia di uscire, è
permesso? - Proprio, interamente, no. - Addio, caro: goditi pure le tue gioie:
io non baratto la mia libertà per un regno.
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lupo e il cane - pagina 2
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