DOPO MOLTEPLICI TENTATIVI PER GIUNGERE AD UN ACCORDO CON AFE CONSTATATA L’IMPOSSIBILITA’ DI DIALOGO CON LA CONTROPARTE LA PRESIDENZA FIAF HA RITENUTO DI DOVER CHIEDERE UNA DECISIONE SUPERPARTES INOLTRANDO AL COLLEGIO DEI PROBIVIRI DI PRIMO GRADO IL SEGUENTE ESPOSTO:

                                               

 

La sottoscritta Federazione italiana Associazioni Feline (in seguito definita FIAF), qui rappresentata dal Presidente Sig.ra Marialba Arpa

 

PREMESSO

Che in data 1/2/2003, durante il Consiglio direttivo Federale, tenutosi a Sasso Marconi, sono state pubblicamente lette alcune lettere di lamentela ricevute dai Presidenti dei Clubs affiliati FIAF, oltre ad un esposto dettagliato, presentato dal Presidente dell’Associazione Felina Lombarda, su alcuni comportamenti scorretti tenuti dal Consiglio Direttivo dell’AFE.

 

Il CDF dopo attenta valutazione dei fatti esposti ha deliberato di sospendere immediatamente i componenti del Consiglio Direttivo dell’AFE a titolo cautelativo (tale delibera è stata ribadita in una seconda riunione del 15/3/03 in cui la decisione della sospensione cautelativa e la stesura in bozza dell’attuale esposto erano stati messi all’ordine del giorno) e di sposare, condividendole, le motivazioni addotte dai vari club affiliati, dettagliatamente evidenziate nell’esposto dell’AFL, che qui meglio specifichiamo e completiamo:

 

1 - La Presidenza, la Vicepresidenza, la Segreteria e la Tesoreria AFE hanno sede ed operano in Lombardia pur avendo dichiarato l’AFE la propria sede legale in Veneto, ed essersi così costituita con il minimo numero di soci possibile essendo il Veneto una regione scoperta dalla presenza di altre associazioni.

 

2 – Nell’ottobre 2002 in occasione dell’Expo di Novegro i soci fondatori AFE avvicinano singolarmente e subdolamente tutti i soci delle altre Associazioni presenti invitandole ad un inesistente rinnovo presso di loro, inesistente perché, secondo i dettami del Regolamento, il passaggio ad una nuova associazione viene considerato come una nuova iscrizione facendo perdere i diritti di anzianità al socio coinvolto, tra i più importanti il diritto di candidatura, che può essere esercitato solo dopo due anni di iscrizione senza soluzione di continuità alla stessa associazione. Alleghiamo come esempio una lettera inviataci dalla socia Carla Vendraminetto (allegato 1)

 

3 – Improvvisamente i fondatori AFE diventano molto attivi nell’organizzare esposizioni in territorio Lombardo in pieno spregio dei diritti di territorialità dell’Associazione Felina Lombarda, diritti che seppure non scritti sono sempre stati rispettati da tutti i comitati organizzatori, in rispetto di una certa deontologia professionale che si tramanda da sempre tra loro.

 

4 - L’AFE all’esposizione di San Marino, 7/8 dicembre 2002, distribuisce un volantino promettendo ai propri soci vantaggiosi sconti alle esposizioni elencate ed organizzate sotto la sua egida. In detto volantino compare impropriamente la scritta “sotto l’egida dell’AFE e degli ARISTOGATTI” mentre non compare né l’egida né il logo della FIAF e del WCF come previsto dall’art. 4 del regolamento expo WCF. Inoltre è pubblicizzata l’expo di San Marino del 2003 non ancora  chiesta né concessa dal CDF. In data 20/12/2002 la presidente FIAF ed il segretario federale FIAF inviano una lettera di richiamo (allegato n. 2), nessuna risposta è pervenuta dal Presidente AFE al riguardo.

 

5 - L’AFE bandisce un Campionato Sociale escludendo, volutamente, i punteggi ottenuti nelle esposizioni AFL. Vengono infatti conteggiati solo i punteggi ottenuti nelle esposizioni AFE, oltre ai punteggi ottenuti nelle esposizioni in cui l’AFE concede il patrocinio e addirittura  quelli ottenuti nelle esposizioni estere e nonostante questo sia stato chiaramente contestato durante il CDF alla presenza di 4 membri del direttivo AFE, a tutt’oggi non hanno provveduto alle modifiche delle parti contestate.

 

6 – In data 2 gennaio 2003 la Presidente FIAF e il Segretario Federale FIAF inviano una seconda lettera di richiamo (allegato n. 3) per aver impropriamente pubblicizzato l’expo di Crema senza avere inoltrato regolare domanda né ottenuto l’autorizzazione al suo svolgimento. nessuna risposta è pervenuta dal Presidente AFE al riguardo.

 

 7 - L’AFE, procede reiteratamente con la propria azione di ricettazione di Soci, tra quelli di tutte le associazioni FIAF. Infatti, nella corrispondenza contenente il programma dell’expo di Bergamo, inviata a tutti gli iscritti della Federazione, è stato inserito un nuovo volantino che invita tutti i soci  a “rinnovare” la tessera per l’anno 2003 all’AFE. La frase così come è stata concepita può essere facilmente fraintesa da parte dei Soci di tutte le  ns/ Associazioni. Infatti riscuote una disapprovazione generale da parte di tutte le associazioni FIAF, vedi l’esposto dell’Associazione Felina Lombarda (già in vostre mani) e le lettere allegate dei Presidenti dell’Associazione Felina Aristogatti, Club Felino Toscano, Old Padania Club, Felium Romana Domus, Tequila Cat Club, Associazione Felina Siciliana. (allegati da 4 a 7)

 

8 – La presidente  e il vice-presidente AFE fanno parte del Comitato Organizzatore dell’expo di Zanica (BG) ed in questa veste ottengono dalla FIAF il permesso straordinario di  trasportare le gabbie da esposizione, di proprietà della FIAF, con mezzi propri (senza utilizzare il trasportatore ufficiale della FIAF Sig. Dal seno Mario) per contenere i costi. A chiusura dell’expo, per disguidi sorti con il ns/ magazziniere, invitano la Presidente FIAF ad andare a riprendersi le gabbie a Zanica (allegato n. 8) e solamente con l’intervento del Segretario FIAF e del Presidente della Commissione Esposizioni modificano il proprio atteggiamento riconsegnandole alla fine a proprie spese. Solo questo atteggiamento inibirebbe a vita la possibilità di concedere l’autorizzazione all’organizzazione di future esposizioni.

 

9 - Il vice-presidente AFE Giuseppe Schiavina, ricoprendo anche la carica di Consigliere FIAF ed incaricato della tenuta del libro dei titoli, acquista di sua iniziativa delle pergamene costose, senza tenere conto dell’invito fatto via mail il 21 dicembre 2002 dalla presidente (allegato 8) di attendere, per deliberare la spesa, il successivo Consiglio Federale. Richiamato verbalmente sul fatto lo Schiavina replicava di potersi permettere di offrirle gratuitamente alla FIAF, commettendo un atto spregiativo nei confronti del Presidente e del Consiglio Federale dimenticando che come Consigliere deve rispettare i principi elementari del rispetto della cosa comune. Qualsiasi Consigliere può offrire le pergamene alla FIAF, ma non ha mai affrontato spese utilizzando le risorse comuni senza una specifica autorizzazione.

 

10 – Il segretario AFE mette in grave imbarazzo la FIAF nei confronti del WCF non rispettando i regolamenti WCF nell’esposizione felina mondiale WCF di San Marino, assegnando i gatti ai giudici Bardella e Giussani senza tenere conto delle razze per le quali questi ultimi avevano ottenuto le licenze abilitanti. Questo fatto in presenza della Presidente WCF massima carica dell’organizzazione mondiale felina di cui siamo membri effettivi e di una prestigiosa componente della commissione giudici WCF che hanno immediatamente presentato una procedura disciplinare alla commissione internazionale contro i due suddetti giudici italiani.

 

11 - Su segnalazione del presidente della Commissione Statuto  che ha rivisitato lo statuto AFE, la presidente FIAF e il segretario federale FIAF, in data 30 dicembre 2002, inviano all’AFE nella persona del presidente, una lettera di richiamo per mancata uniformità all’articolo 5 dello statuto FIAF  che prevede 5 differenti categorie di Soci, mentre nello statuto AFE sono stati previsti solo due tipi di soci. (allegato  n. 9), nessuna risposta è pervenuta dal Presidente AFE al riguardo, fino al 24/1/2003 quando allegato ad una email del Segretario AFE Picinali, è arrivato lo statuto corretto, senza alcun accenno alla lettera precedente.

 

Tutto ciò premesso

 

il Consiglio Federale FIAF

 

RAVVISA

 

nel comportamento del Direttivo AFE e dei suoi componenti un’azione tendente a minare il buon andamento della Federazione e dei rapporti tra le varie associazioni affiliate, ritiene di prendere adeguate misure cautelative del comportamento dei componenti il Consiglio Direttivo AFE e presenta

 

R I C O R S O (ESPOSTO)

 

contro l’Associazione Felina Euganea per i sopraindicati motivi, e specificatamente:

·     è chiara l’intenzione dell’AFE di aggirare l’art. 1 laddove cita ”in una regione una seconda associazione e/o successive potranno costituirsi con un numero di 40 soci..” l’AFE si è costituita con 15 Soci virtualmente in VENETO e praticamente in Lombardia.

·     L’AFE sta svolgendo e ha svolto una specifica e molesta azione tendente ad arrecare danno a tutte le Associazioni FIAF  adottando un sistema di subdola propaganda e promesse  che ben sapevano di non poter mantenere, quali, tra le ultime notizie raccolte, l’expo di Crema, che si palesa come un raggiro effettuato ai danni di tutti i Soci FIAF, si è scoperto infatti che il locale dove aveva intenzione di organizzare l’expo è ancora inagibile.

·   L’AFE ha fatto un uso improprio della banca dati anagrafica dei soci FIAF, avendo utilizzato le etichette fornite dall’ufficio tesseramento, non per l’esclusiva ed autorizzata spedizione dei programmi, ma anche e soprattutto per il proprio tornaconto, violando la privacy dei soci non iscritti all’AFE, e provocando danno alle altre associazioni. Precisiamo che mai nessuna Associazione consorella, si è permessa di rivolgersi ai soci delle altre associazioni già esistenti per promuovere la propria campagna tesseramento.

·     Il campionato AFE arreca grave danno a tutti i comitati organizzatori delle altre expo, ottenendo l’AFE, con questo deterrente, che i propri soci espositori mettano in secondo piano l’iscrizione alle loro expo, che risulterebbero inutili ai fini del loro campionato.

 

In sintesi riteniamo che l’AFE stia tenendo un grave comportamento sleale ed eticamente scorretto nei confronti di tutte le altre associazioni e che il suo direttivo si sia dimostrato irresponsabile e pericoloso a danno della FIAF oltre che assolutamente irrispettoso del Presidente FIAF e di tutti i Consiglieri Federali e totalmente contrario al buon andamento della Federazione.

 

La FIAF ritiene intollerabili tali comportamenti ritenendoli in palese contrasto con lo statuto ed il regolamento FIAF e lo spirito con cui erano stati redatti dai Soci fondatori nel 1993.

 

 

IN DATA 18 MAGGIO 2003 AFE ANNULLAVA L’AFFILIAZIONE ALLA FIAF, SENZA ATTENDERE IL VERDETTO DEL COLLEGIO DEI PROBOVIRI DI 1° GRADO CHE NON HA POTUTO FARE ALTRO  CHE RESTITUIRE L’ESPOSTO CON LE SEGUENTI MOTIVAZIONI

 

Il Presidente del collegio visto l' esposto e gli allegati;

Visto la comunicazione del recesso di AFE da FIAF, intervenuto nel corso del procedimento intestato;

Ritenuto che con la cessazione del vincolo federativo, è cessato il rapporto su cui si fonda il potere del Collegio Arbitrale nei confronti di AFE;

Ritenuto altresì che nessuna sanzione statutaria potrebbe più essere efficace nei confronti di AFE;

Ritenuto infine che l' impossibilità di colpire AFE con una qualsiasi sanzione da parte di questo Collegio abbia fatto venir meno l' interesse della parte denunciante a procedere nel giudizio;

Tutto ciò premesso

 

DISPONE

 

L' archiviazione del procedimento intestato e l' archiviazione degli atti presso la Segreteria di FIAF.

 

Pubblicata come da decisione Assemblea dei Delegati del 28 Giugno 2003.