CERTOSINO
Il Certosino viene ormai universalmente ritenuto il gatto Nazionale dei
francesi.
In effetti la Francia viene considerata da tutti la sua culla ,la terra
in cui questo gatto fiero ,forte e robusto ha combattuto una delle sue
più accanite ed agguerrite battaglie :la lotta per la sopravvivenza!.
Frutto di una selezione basata sulla legge del più forte,questo
gatto è giunto fino a noi proprio perchè ha esaltato eccezionali
doti di rusticità e una versatilità straordinaria.
E’ cresciuto nella vecchia e laboriosa Europa dove anche i gatti dovevano
guadagnarsi da vivere,vuoi esaltando le sue eccezionali doti di cacciatore
di topi ,vuoi ,purtroppo,perchè la sua pelliccia e le sue carni
venivano commercializzate.
Il suo mantello che se ‘rasato a mezzo pelo e tinto ha un aspetto simile
alla lontra’ veniva utilizzato in sartoria,cosi’ scrive al proposito il
dottor de Bereguard,ma non basta,la sua pelliccia veniva anche utilizzata
in medicina come cataplasma e le sue carni poi,come sostiene Limneo nel
suo trattato del 1760,erano considerate particolarmente gustose,apprezzate
e richieste per l’alimentazione umana.
Esiste ,quindi, una ricca e dettagliata letteratura che testimonia
dell’esistenza di questo gatto, (chiamato allora ‘Felis catus coeruleus
‘ per ben differenziarlo dal comune’ Felis catus domesticus ‘) e che documenta
esplicitamente della commmercializzazione delle sue carni e delle sue pelli.
Esistono, invece,controversie per ciò che concerne le sua provenienza
e l’origine del suo nome.Jean Simonnet,un grande amante ed estimatore della
razza sostiene nel suo ‘le chat des Chartreux’ del 1980,che il Certosino
sarebbe originario della Siria ed in particolare delle zone montagnose
della Turchia e dell’Iran (come testimonia il suo pelo spesso e folto e
perfettamente adatto al clima rigido delle zone montagnose) e che sarebbe
giunto in Francia a bordo delle navi dei commercianti.E il nome? Simonnet
sostiene che derivi da ‘pile des chartreux’ una lana spagnola molto morbida
a cui il mantello di questo gatto,per la sua particolarissima tessitura,
era paragonato.
Sembrano ,invece,non confermate le ipotesi,per la verità molto
romantiche e popolari ,che lo vogliono fedele compagno di preghiere e di
silenzi negli antichi monasteri dei monaci certosini.
Il gatto selezionato oggi,invece,lo si deve a due sorelle francesi
che,negli anni ‘30,raccolsero alcuni gatti blu che vivevano nelle colonie
di gatti liberi nel cortile dell’ospizio di Belle -Ile -sur Mer,una piccola
isola al largo della costa Nord-Ovest della Francia.
Da qui le prime Esposizioni,il successo e il 1° Standard:era il
1939.Nonostante la guerra e le mille difficoltà ,in Francia si erano
venute a creare diverse linee di sangue che spesso venivano incrociate
tra di loro.Negli anni ‘60,però, la razza corse il rischio di estinzione
in seguito a sistematici e sconsiderati incroci con i British blu,razza
che inizialmente era stata utilizzata per migliorare il colore degli occhi
ritenuto un po’ chiaro,ma con la quale ben presto venne confuso e alla
quale venne accomunato
.Era facile,in quel periodo, imbattersi in soggetti un po’ Certosini
e nello stesso tempo un po’ British per cui la FIFe ,nel 1970,prese la
drastica decisione di rivedere la situazione decidendo di unificare gli
sdandards adattando quello del Certosino al British.
Solo dopo le vigorose proteste degli allevatori,la ricca documentazione
e i soggetti presentati,la FIFe riprese in cosiderazione il problema e
nel 1977 ridiede una precisa idendità a questo gatto permettendogli
di reimpossessarsi del suo standard ,della sua storia dei suoi ozi,dei
suoi silenzi....,
E finalmente oggi ,dopo un ulteriore aggiornamento dello standard ,durante
il meeting FIFe del 1989, teso a porre ulteriori accenti sulle differenze
tra le due razze,si può affermare che entrambe hanno riacquistato
pienamente la loro vera identità.
CARATTERE
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Fiero ed indipendente il certosino è proprio come suggerisce il
suo possente aspetto:un magnifico gattone con i nervi saldi e sicuro di
sè.
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Rustico ed equilibrato è un gatto che ben si adatta a qualsiasi
situazione,la sua versatilità lo rende padrone della vita d’appartamento
o indifferentemente protagonista di feroci battute di caccia all’aperto.
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E’ molto disponibile come animale da compagnia anche se bisogna rispettare
dei punti fermi sui quali il Certosino è irremovibile:non ama essere
preso in braccio,strapazzato o manipolato inutilmente.
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Non è invadente nè appiccicoso,sa essere presente con riservatezza
e questa dote, non da poco, non è una caratteristica comune a tutti!
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Il suo intuito,associato alla discrezione,lo rendono ineguagliabile come
animale da compagnia.
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Sa capire quando il suo padrone è disponibile,sa ‘intuire’ e cogliere
al volo le situazioni,sa quando muoversi e soprattutto sa rendersi indispensabile.
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Nonostante sia un gatto tranquillo,a volte, dal veterinario o in esposizione,può
,se eccessivamente manipolato o per la presenza di altri gatti, può
improvvisamente innervosirsi trincerandosi dietro una graffiante indisponibilità.
PADRONE IDEALE
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E’ un gatto calmo , tranquillo,equilibrato e rassicurante che per la sua
straordinarie doti ben si addice al ruolo di compagno di persone sole o
anziane.
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Ha una eleganza sobria,discreta e non appariscente,Per questo le persone
che decidono di vivere con un Certosino sono persone di buon gusto e cultura,persone
che non amano il chiasso ma che sanno apprezzare la classe e la sobrietà.
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Il Certosino non ama essere eccessivamente manipolato per cui non si addice
a chi considera il gatto come un bambolotto da maneggiare e spupazzare
a proprio piacimento. Non si addice a convivere con chi è facile
preda di bruschi cambi d’umore o con chi grida inutilmente.I rumori ,i
dispetti e l’inutile vociare lo disturbano e l’innervosiscono.
ALLEVAMENTO
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E’ un gatto rustico e naturale pertanto, il suo allevamento ,in pratica
,non offre difficoltà alcuna.
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La razza viene considerata ‘difficile’ da allevare solo in riferimento
allo standard molto rigido e rigoroso:difficile è quindi ottenere
soggetti belli e conformi alle caratteristiche richieste.
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E’ un gatto di mole notevole, grande,grosso e robusto.
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E’ un gatto naturale che non ha predisposizione alcuna a malattie o tare
ereditarie.
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Le femmine e i maschi raggiungono la maturità sessuale intorno all’anno
di età.
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Per quanto riguarda il pieno sviluppo corporeo non viene raggiunto prima
dei due anni nella femmina e solo verso i tre anni di età nei i
maschi.
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Durante l’estro sono discreti limitando molto i vocalizzi e le demarcazioni
territoriali.
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La gravidanza dura all’incirca 65 giorni e viene portata a termine senza
problemi e difficoltà alcuna.
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Proprio per la loro rusticità anche il parto,in questa razza, tende
a svolgersi nel modo più naturale possibile.
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Normalmente nascono dai tre ai quattro cuccioli per nidiata.
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I cuccioli alla nascita sono ciechi e aprono gli occhi tra l’ottavo e il
dodicesimo giorno di vità.
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Dopo i 30 giorni occorre cominciare lo svezzamento.
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E’ un momento molto delicato nella di vita di un cucciolo ma i piccoli
di Certosino,in genere,affrontano questa fase con la massima naturalezza
e tranquillità possibile.
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Usando gli alimenti preconfezionati,particolarmente adatti e studiati per
abituare i cuccioli ad ingerire gli alimenti solidi,non si incontreranno
sicuramente difficoltà nella gestione di questa delicata fase dello
sviliuppo.
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I cuccioli a volte nascono con tigrature evidenti sulle zampe,sulla coda
e sui fianchi.Queste,chiamate marche fantasma,spariscono poi nel giro di
pochi mesi lasciando posto a un colore blu uniforme.
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I cuccioli che hanno il pelo molto lanoso ,denso ,spesso e folto saranno
quelli che avranno,da adulti,il mantello migliore.
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I gattini nascono con gli occhi blu.Verso i 60 giorni cominceranno a virare
di colore e ad assumere un colore nocciola.Solo dopo i sei mesi (in alcune
linee questo si verifica anche dopo l’anno di età) assumeranno il
colore arancio o cuoio definitivo.
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In alcuni soggetti ,con l’avanzare dell’età,il colore degli occhi
tende a schiarirsi.
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Sverminazioni e vaccinazioni di ‘rito’ (gastroenterite,rinite,calicivirosi
e leucemia) vengono praticate,come di consueto, dopo l’ottava settimana.
ALIMENTAZIONE
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E’ un gatto di grossa mole,forte e robusto e dotato di un appetito formidabile.
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Saziarlo,quindi,non è un problema ma bisogna fare molta attenzione
a fornirgli la giusta razione in funzione delle necessità e dell’apporto
nutrizionale richiesto dalle diverse fasi della vita dell’animale.
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I cuccioli dovranno essere alimentati con un cibo equilibrato ed adatto
alla crescita,il gatto adulto con una razione adatta al mantenimento mentre
si avrà cura di fornire una alimentazione ad apporto calorico controllato
per tutti quei gatti che che hanno tendenza ad ingrassare. L’alimentazione
riveste un ruolo fondamentale nella vita di un gatto ,una sana ed equilibrata
razione permetterà di mantenere l’animale in buona salute e renderlo
naturalmente più resistente alle avversità e alle malattie.
TOILETTE
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La sua manutenzione è decisamente semplice.Bisogna però tenere
presente che proprio per la particolare tessitura del suo mantello,durante
il periodo della muta, deve essere seguito con un po’ più di attenzione.
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Durante il periodo invernale è più che sufficiente una energica
spazzolata settimanale,completando l’operazione con l’uso di un guanto
di gomma o con una pelle di daino inumidita per rimuovere l’eccesso di
peli morti.
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Il suo sottopelo essendo molto spesso ,denso,fitto e folto, rende il mantello
leggermente sollevato e gonfio ma è anche responsabile,durante la
stagione della muta,di una notevole perdita di pelo.
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E’ possibile oviare a questo inconveniente intensificando notevolmente
l’uso di pettine e spazzola.
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Il Certosino,come del resto tutti i gatti,può essere lavato ma questa
operazione è possibile solo se i bagni vengono fatti con una certa
regolarità e se vengono utilizzati i prodotti appositi atti a valorizzare
le naturali qualità del suo mantello.
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Per questo occorre abituare il gatto fin da cucciolo a frequenti lavaggi
senza interrompere mai questa pratica per non disabituare il gatto.
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I gatti che conducono una vita espositiva devono essere lavati prima dello
show ma gli esperti sostengono che il bagno deve essere fatto almeno una
settimana prima in modo che il sottopelo ,particolarmente lanoso,abbia
il tempo di rigonfiarsi e che possa riconferire all’intero mantello il
suo
tipico aspetto molto morbido e vellutato al tatto.
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Per quanto riguarda l’igiene degli occhi e delle orecchie,la consueta pulizia
con detergenti appositi,sarà più che sufficiente per garantire
un buono stato di salute.
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Il Certosino non ama molto farsi manipolare,non ama essere costretto e
soprattutto non accetta imposizioni di qualsiasi natura.Per questo motivo
non bisogna mai stancarsi di raccomandare ai neofiti di instaurare un buon
rapporto sin dall’inizio con il proprio cucciolo.
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L’uso regolare di pettine e spazzola e un buon bagno ogni tanto non solo
gioveranno al suo mantello ma permetteranno, con il contatto ,che tra il
gatto e il suo padrone si possa istaurare un magnifico e duraturo rapporto.
L’ALLEVAMENTO OGGI
Tutti lo conoscono e tutti, almeno una volta,ne hanno posseduto uno
....o ,al limite,se proprio non era il gatto di proprietà,era il
vicino di casa il fortunato padrone di un gatto Certosino!.
Sembra proprio, a sentire i commenti del pubblico dinanzi a un gatto
esposto o ascoltando racconti di gatti ,che questa sia la razza più
diffusa e popolare e comunque ,in assoluto, sia la più allevata
In realtà di gatti ‘DOC’ ne esistono ben pochi ,anzi pochissimi.
Purtroppo,nonostante gli sforzi degli studiosi e degli appassionati
della razza,c’è ancora molta confusione e molte dicerie da sfatare.Prima
di tutto bisogna ricordare che non tutti i gatti grigi sono Certosini e
soprattutto un gatto di casa blu o un gatto blu a pelo corto appartenente
ad una razza qualsiasi non diventa improvvisamente Certosino soltanto parchè
il suo mantello è blu.
Il Certosino è un gatto con una lunga storia alle spalle e uno
standard rigidissimo.L’abuso spropositato del termine Certosino per indicare
un qualsiasi gatto blu è probabilmente da ricercare nel suo stesso
nome:è una razza molto antica e da sempre apprezzata per il colore
accattivante del suo mantello.
In Italia non è molto allevato ma tutti lo conoscono al punto
che si può persino parlare di ‘color Certosino’......forse sarà
per il suo nome che evoca dolci ricordi,un fascino misterioso e un buon
sapore di antico.
COLORE
Blu, solo blu,esclusivamente blu.Per il Certosino il blu è di
rigore e di necessità,non sono assolutamente ammesse altre varietà
di colore.
Per molte altre razze ,invece,come ad esempio il British o l’Europeo,il
blu non è altro che una delle tante tonalità previste ed
ammesse dal loro standard.
Il colore blu del mantello del Certosino deve essere il più
uniforme possibile,dalla radice alla punta del pelo.
Deve essere chiaro senza ombreggiature di qualsiasi natura.Non sono
ammesse nell’adulto tigrature ,peli con il tipping (punta del pelo che
presenta un intensità di colore diversa rispetto alla radice) o
peli con il ticking (banda i di colore che attraversa ogni singolo pelo)
oppure peli bianchi nel mantello.
I cuccioli a volte possono presentare leggere striature sugli arti
e sulla coda o un disegno sui fianchi.Queste tigrature chiamate ‘marche
fantasma’,spariscono poi con il raggiungimento dell’età adulta.
GENETICA
Geneticamente il blu altro non è che una diluizione del nero.Del
colore nero è responsabile il gene ‘D’ o gene della densità
del colore che, permettendo a tutta la superficie del granulo di pigmento
di riflettere la luce, provoca un colore più scuro.
Il suo allele mutante d o gene della diluizione provoca una diversa
distribuzione spaziale dei granuli di pigmento nella lunghezza del pelo,
senza alterarne la forma ( i granuli hanno una forma sferica nelle eumelanine-colore
nero-marrone-, ovale ed allungata nelle feomelanine-colore rosso-arancione).Questo
diverso assemblamento causa una minore riflessione della luce e pertanto
la produzione di un colore più chiaro.
IL CERTOSINO E GLI ALTRI GATTI BLU
Il blu,cioè quella particolare sfumatura del mantello che va
dall’azzurro-grigio all’antracite ma che il grande pubblico conosce come
grigio,è un colore molto diffuso in natura.
Per molte razze è solo una delle tante varietà di colore,come
ad esempio per il british o per l’Europeo,per altre invece il blu è
una ‘conditio sine qua non’,una prerogativa fondamenetale della razza.
Si tratta del Certosino,del Korat e del Blu di Russia,razze accomunate
dal colore del mantello e per questo spesso confuse tra di loro.Esistono
,però,differenze sostanziali tra di loro sia per quanto riguarda
la struttura e la tessitura del pelo sia per quanto riguarda struttura
corporea e conformazione.
CERTOSINO |
ha il caratteristico mantello doppio e cioè
un sottopelo spesso e fitto che gonfia leggermente il mantello.La speciale
tessitura conferisce al pelo un aspetto molto morbido e vellutato al tatto.Ha
un grande corpo,massiccio e pesante,la testa ha la forma di trapezio in
cui le guance particolarmente sviluppate formano la base,gli occhi,grandi
,sono di un tipico colore arancione fino a diventare color cuoio.E’ rigorosamente
bandito il verde. |
KORAT |
ha un corpo di medie proporzionie ben muscoloso,la
testa ha la tipica forma a cuore e il naso presenta un leggero stop.Ha
un pelo sottile ed elastico senza sottopelo per cui il mantello è
liscio e aderente al corpo. |
BLU DI RUSSIA |
ha il mantello doppio ma il pelo di protezione
è molto lucido e ha un aspetto setoso.E’ un gatto snello e slanciato
con un portamento molto elegante.La sua peculiarità è data
dal colore e dalla forma degli occhi:un taglio a mandorla per due smeraldi
di un magnifico colore verde. |
ACQUISTO
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Un gattino al momento dell’acquisto deve possedere, oltre al libretto delle
vaccinazioni ,il pedigree e il passaggio di proprietà firmato dall’allevatore
(al momento del ritiro del gattino potrebbe essere consegnato solo il passaggio
di proprietà qualora il pedigree non fosse ancora pronto).
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Il pedigree è il certificato d’origine in cui è riportato
l’albero genealogico fino alla terza o quarta generazione del gatto (genitori,nonni,
bisnonni..)
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La pratica di passaggio di proprietà deve essere inoltrata alla
segreteria del Libro Origini della associazione di appartenenza con le
modalità e nei termini da ciascuna previsti.
NASCITA E RICHIESTA PEDIGREE
N.B.Prima della nascita dei gattini occorre informarsi sulle modalità
e i tempi e richiedere la modulistica presso la competente segreteria della
associazione in cui si intende iscrivere la cucciolata.
DENUNCIA DI NASCITA
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Entro 15-20 giorni, a seconda delle associazioni,bisogna inoltrare alla
segreteria del Libro Origini competente il regolare modulo di denuncia
di nascita e monta opportunamente compilato e firmato dai proprietari della
fattrice e dello stallone.
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Entro tre mesi dalla nascita l’allevatore deve fare richiesta del pedigree.Alcune
associazioni impongono,nella scelta del nome dei gattini,di rispettare
una iniziale diversa di anno in anno.
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I gattini possono lasciare la madre solo dopo i 65-70 giorni e dopo la
inoculazione del primo vaccino.
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Durante questo periodo la segreteria del Libro Origini potrà inviare
un controllore di nidiata.Tale esperto potrà anche essere richiesto
dall’allevatore qualora l’identificazione del sesso o del colore dei gattini
offra dei dubbi.
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Al nome del gattino può seguire oppure può essere preceduto
dal nome dell’allevamento di appartenenza.Questo nome chiamato affisso
è sinonimo di prestigio e garanzia perchè per ottenerlo e
mantenerlo l’allevatore deve sottostare a precise regole dettate dalla
associazione di appartenenza.
GATTI PROVENIENTI DALL’ESTERO
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I gatti provenienti dall’estero devono essere provvisti di pedigree.E’
obbligatorio per la registrazione nei Libri Genealogici che il pedigree
sia accompagnato da regolare transfert.
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Pedigree,transfert e il modulo di richiesta di iscrizione al Libro Origini
deve essere inoltrato alla segreteria L.O. della associazione a cui si
intende iscrivere il gatto.