AMERICAN CURL
LA RAZZA
L'american curl ha una storia molto breve. Si puo' dire che e' nato per sbaglio o, meglio, per un incidente genetico che madre natura ha voluto proporre nel 1981.
Una vera e propria sorpresa, una originale stranezza in tema di orecchie. Gia' la natura si era divertita in altre occasioni con i padiglioni auricolari dei felini, nello scottish fold per esempio, progettati ripiegati all'ingiu', nel devon rex, ingranditi in maniera spropositata tanto da ricordare un pipistrello, o nel Maine Coon, allungate, appuntite e con ciuffetti di pelo in cima come quelle di una lince.
Questa volta, invece, ha voluto delle orecchie arricciate e le ha imposte a una simpatica gattina dal pelo semilungo color nero.
Deve poi essersi fatta dare una mano dalla dea bendata che ha suggerito alla micetta di bussare alla porta delle persone giuste. Con la sorellina, una gattina bianca e nera, si presento' ai coniugi Joe e Grace Ruga di Lakewood, in California, che subito presero a benvolerle accolgiendole in casa. Una settimana dopo 1a gattina bianca e nera se ne ando' e resto' solo la piccola Shulamith, cosi' l'avevano battezzata.
Da principio i Ruga non fecero molto caso alle strane orecchie di Shu; nel complesso furono affascinati dal suo carattere gentile e dal1'espressione tanto accattivante dovuta forse a quelle buffe orecchie.
Tutto avrebbe avuto pero' presto fine e non saremmo oggi qui a parlare della razza curl se in primavera (1982) Shu non avesse dato alla luce quattro sani micetti, due dei quali presentavano la medesima anomalia della madre offrendo cosi' la certezza che 1'arricciatura delle orecchie era dovuta all'azione di un gene dominante.
Il dottor Gregory Fowler, professore associato di biologia al Southern Oregon State College conferma questa ipotesi.
Del resto il padre non poteva essere altro che un bel gattone di strada a pelo corto del tutto normale, percio' nulla da eccepire sul fatto che la nuova struttura auricolare dei due cuccioli era stata trasmessa dalla altra madre, portatrice del nuovo gene dominante. E' a questo punto che incomincia a balenare 1'idea di poter creare una nuova razza felina che si sarebbe potuta chiamare "curl", che per 1'appunto significa ricciolo e "american", ovviamente perche' la era stata scoperta.
Grace Ruga regalo Mercedes, uno dei suoi due esemplari originali dal mantello corto e tigrato, alla sorella Ester Brinlow.
L'anno dopo le invio' come compagno di Mercedes un maschietto colourpoint piu spettacolare della femmina per gli abbondanti ciuffi di pelo chiaro attaccati alle orecchie che si aprivano a ventaglio incorniciando e donando grazia a un musetto scuro illuminato da due enormi occhi blu. A questo punto entra in scena Nancy Kiester per dare una spinta al riconoscimento ufficiale dell'American curl. E' un'appassionata catofila oggi segretaria del North American Curl Club. Appena vede i gatti di Ester insiste per averne una coppia.
Prende con se' due cuccioli di Mercedes, Princess Leah e Master Lukfe e inizia un serio programma di allevamento della nuova razza, seguendo le orme di quanto era gia' stato fatto per altre razze feline rare. Il 23 ottobre 1983, in collaborazione con i Ruga, espone all'esposizione di Palm Springs, California, Shu e tutti i suoi discendenti. E' subito un gran successo.
Dopo questo primo debutto si susseguono molte altre presenze in varie esposizioni, cosi da poter essere presentanti sia agli esperti che al grande pubblico di appassionati. In breve si arriva a stilare uno standard su cui lavorare. Si doveva dimostrare che la spontanea mutazione genetica di un gatto domestico era stata fissata e i soggetti, frutto di generazioni di selezione, che presentavano la medesima caratteristica morfologica, a loro volta la trasmettevano, assicurando cosi' la tipicita' della nuova razza.
Tica (The international cat association) fu la prima, nel 1985, ad accogliere il curl a pelo lungo permettendogli poi di partecipare e concorrere per il campionato nelle sue esposizioni dal maggio del 1987. In un secondo tempo la razza e' stata riconosciuta anche a pelo corto.
La Cff (Cat fanciers federation) e la Cfa (Cat fanciers association) hanno preso in considerazione la razza come sperimentale rispetti vamente nel 1985 e 1986. Oggi e' riconosciuta ufficialmente sia quella a pelo semilungo sia corto. Anche la Wcf (World cat federation) e la Fiaf (Federazione italiana associazioni feline) e il grande gruppo degli Indipendenti Europei la riconoscono in versione sia a pelo semilungo che corto.

Carattere e comportamento
Al di la della docilita' e della grande amorevolezza che dimostra verso 1'uomo, come del resto tutti i gatti nati in casa o in allevamento, il curl e' un gatto molto socievole con i suoi simili intesi come curl.
Forse che si riconoscano dalla forma delle orecchie? Dovete sapere che quando in casa si introduce un nuovo soggetto, non c'e' gatto che non si arrabbi moltissimo: soffiate, pelo e coda diritti, gobba e artigliate sono comportamenti di rito che il padrone deve velocemente smorzare. Il curl non fa cosi, si accontenta di annusare ben bene il nuovo venuto, lo guarda e poi si allontana andando a prendere possesso di un pezzo del territorio, lasciando il passo all'altro curl. Non si hanno mai problemi di inserimento. Ci sono invece grandi problemi quando i curl incrociano gatti di altra razza. Qui il curl e' un vero attaccabrighe! Con i cani invece pare vada molto d'accordo, anche se provenienti da una «diversa famiglia. Appena ne vede uno, gli va incontro con cautela, lo odora, lo ispeziona con grande interesse e curiosita', poi se ne va'.
Si affeziona molto al padrone con il quale ha dei gesti di effusione incredibili, si struscia contro il suo mento e ama stare sulle sue spalle. I piu' si comportano come se volessero contraccambiare dei favori; osservando il padrone arrivano a fare spontaneamente dei gesti e delle azioni che difficilmente gli potremmo imporre con l'addestramento: aprono le porte premendo sulle maniglie, cercano e portano degli oggetti a comando, corrono alla porta riconoscendo i passi del padrone, vanno verso il telefono quando squilla, giocano moltissimo e fanno il riporto. Non disdegnano di essere presi in braccio e coccolati, e pare apprezzino la compagnia dei bambini. Conservano un carattere gioioso anche in eta' avanzata, forse perche' non diventano mai completamente adulti.
Sono dei gatti sani e robusti e tutti discendono da Shulamith, la capostipite, che compare in ogni pedigree.

Cuccioli
Grazie alla sua aria innocente e sbarazzina conferitagli dalle orecchie ripiegate all'indietro, il curl ha conquistato molti appassionati catofili con conseguente incremento numerico di esemplari. In Italia, per esempio, possiamo contare sulla presenza di oltre 30 American curl che promettono bene e che con l'arrivo della primavera daranno senza ombra di dubbio ottimi frutti.
Lo sapevate, per esempio, che quando nascono le orecchiette ancora bagnate non sono per niente ricce, anzi, sono morbide e diritte come quelle di un gattino normale, forse solo un po' piegate in avanti? Nell'arco della giornata, la cartilagine, asciugandosi, si indurisce; il padiglione auricolare si tende, si raddrizza e infine si "arriccia". L'arricciatura poi va da gattino a gattino, chi di piu' chi di meno, dipende se assomigliano a mamma, papa, ai nonni o alle zie. Ma non e tutto. Verso i due mesi avviene un nuovo cambiamento: e' il momento in cui il gattino cresce velocemente e con lui le orecchie che sembrano essere state leggermente stirate. L'arricciatura non e' delle piu' strepitose ma non perdiamoci di coraggio, basta solo aspettare altri due mesi e le orecchie saranno perfette.

Consigli e cure
Ci sono tre tipi di curvatura delle orecchie: 1' grado piu' leggero, 2' grado piu' marcato e 3' grado ancora piu' ricce e quindi piu' apprezzate. L'arricciatura tende a far attaccare alla base il padiglione auricolare; gli allevatori hanno cercato e in parte ci sono riusciti, attraverso la selezione dei soggetti, a far si che cio' non accada perche' questa struttura dava problemi per la pulizia. All'interno del padiglione auricolare i curl hanno una secrezione scura, ma sterile, molto piu' abbondante di quella del gatto normale, e serve per proteggere le parti a vista molto delicate. Almeno una volta al mese e necessario provvedere alla loro pulizia usando la massima delicatezza.
Ricordiamoci che la cartilagine e' dura ma sottile e quindi facilmente irritabile. Come i suoi progenitori, il curl ha una predilezione per i grandi spazi. Passeggiare in un giardino lo rende felice ma si adatta anche alla vita di appartamento.
E' un gatto ben equilibrato, raggiunge la maturita' sessuale a due o tre anni e le gatte si rivelano ottime madri con i piccoli nati, due o tre in media per nidiata.
Accudirlo e' abbastanza facile sia per quanto riguarda 1'alimentazione che la toelettatura. Essendo di taglia robusta, potente e muscoloso nonostante non sia molto attivo, ha sempre buon appetito; ama una dieta variata e non si fa pregare per mangiare. La sua pelliccia semilunga e morbida e piuttosto aderente al corpo, a causa dello sviluppo limitato dello strato piu' interno di sottopelo, presente si ma poco folto.
La lunghezza puo' variare da individuo a individuo. Pur mantenendosi entro ristretti margini, e uniforme su tutte le aree corporee e non esiste gorgiera.
Non ha quindi bisogno di essere spazzolato o pettinato di frequente, una o due volte la settimana sono sufficienti per tenere sempre a posto il suo mantello, con un po' piu' di attenzione durante il periodo di muta. Se abituato da cucciolo, si sottopone docilmente al bagno che gli si dovra' fare due giorni prima di essere presentato alle esposizioni e ogni qualvolta lo si riterra' necessario.

Testi: Sig.ra Marialba Arpa

Rivista Hobby Zoo n. 3 - 4 1996