DEVON REX
Del Devon Rex è proprio stato detto di tutto :è un folletto
,è stato l’ispiratore di E. T., è il frutto di manipolazioni
genetiche,il risultato di qualche radiazione sfuggita al controllo ,è
uno scherzo della natura...., e poi che è un gatto accattivante,affascinante,entusiasmante,ripugnante.....
Fino a pochi anni fa era un illustre sconosciuto ( la sua scoperta
risale infatti solo agli anni ‘60),ma già dalle sue prime apparizioni
nelle esposizioni feline ha destato un gran scalpore tra gli esperti catofili
e soprattutto tra il grande pubblico.
E come poteva non sconvolgere un gatto dall’aspetto cosi’ diverso dagli
altri gatti e dal mantello cosi’ fuori dal comune !
Bisogna anche fare dei riferimenti temporali ben precisi per capire
il perchè di tanto parlare :è stato riconosciuto nel ‘67,nel
1979 è stato importato il 1° soggetto in Italia e la prima cucciolata
registrata in Italia risale solo all’85!.Alla fine degli anni ‘80 (non
molto tempo fa!!!) il pubblico rimaneva ancora incantato davanti alle gabbie
dei persiani,incredulo di fronte a tanta sontuosità.
Si può ben capire con che stupore è stato accolto l’arrivo
di questo simpatico folletto,cosi’ strano e bizzarro ben lontano dai comuni
canoni di bellezza felina a cui gli italiani si stavano da poco abituando.
La sua ‘diversità’ non è legata solo al suo aspetto fisico
e alla sua pelliccia ,che indubbiamente sono le sue caratteristiche più
peculiari ed appariscenti ,ma anche e soprattutto al carattere.
Purtoppo ,a volte ,e proprio a causa delle sue caratteristiche fisiche
così originali, le sue doti caratteriali vengono ingiustamente poste
in secondo piano.
In effetti vivere con un Devon è una esperienza davvero straordinaria,è
un gatto vigile ed attento che sprizza gioia di vivere da ogni parte del
suo corpo.
Sono gatti ‘diversi’,gatti che hanno perso un po’ della loro felinità,sono
uomo-dipendenti e per questo ricercatissimi , molto amati e coccolati.
Amano la compagnia ,vivere in mezzo alla gente,adorano giocare con
i bambini,accovacciarsi in grembo,al caldo,sicuri e tranquilli e sempre
in cerca di una mano dolce e carezzevole.
E’ facile trovarli rannicchiati sotto le coperte,acciambellati negli
angoli più caldi della casa.Questa ricerca del calore fisico è
dovuto al fatto che la loro temperatura interna è più alta
rispetto a quella degli altri gatti per compensare la maggiore dispersione
di calore causata da un mantello così particolare.
E’ questa anche la causa della loro fame insaziabile ,sembra impossibile
che un gatto dall’aspetto così fragile possa ingurgitare simili
quantitativi di cibo!.
Sono gatti vivaci e robusti dotati di una proverbiale curiosità
.Briosi,sono sempre pronti al gioco soprattutto con i bambini di cui diventano
compagni inseparabili.
Temono il freddo e soprattutto i bruschi sbalzi di temperatura pertanto
occorre osservare alcune precauzione durante gli spostamenti invernali.
Sono gatti che non presentano particolari problemi di salute ed anche
la spasticità,una forma di distrofia muscolare o miopatia mitocodriale
, una grossa preoccupazione fino a qualche anno fa,ora è ormai considerata
un problema superato.Gli allevatori infatti calcolando il coefficiente
di spasticità dei gatti che devono essere accoppiati tra di loro,
prima di ogni accoppiamento ,hanno permesso la nascita di cuccioli perfettamente
normali ed hanno così creato linee di sangue scevre da ogni rischio.
IL SUO ASPETTO
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Nonostante il suo aspetto sia a dir poco sorprendente ,soprattutto se confrontato
ai comuni canoni estetici felini a cui siamo stati abituati fino ad ora,è
una razza del tutto naturale.
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Il Devon è un mutante,ne è responsabile un gene recessivo
indicato con ‘r’.
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I suoi punti ‘forti’ sono il suo aspetto,decisamente singolare, e il suo
mantello che non ha eguali nel mondo felino.
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Fisicamente ciò che più colpisce è il muso largo,corto,un
cuneo troncato bruscamente e uno ‘stop’(termine tecnico che definisce la
depressione fronto-nasale)abbastanza marcato.
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Su una testa così strana fanno bella mostra di sè due enormi
e sproporzionate orecchie ricoperte alla base da ridicoli ciuffetti di
pelo.
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‘Divertenti sono anche gli occhi grandi e spalancati,stupiti ed esageratamente
distanziati tre di loro.
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‘Ridicoli’ sono anche i baffi e le sopracciglia,a volte assenti o spezzate.
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Il suo corpo è leggermente cilindrico con torace ampio manon troppo
profondo e la coda coperta di pelo non deve essere eccessivamente lunga.
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Oggi,noi, possiamo ammirare e possedere un Devon Rex solo grazie all’altra
sua caratteristica peculiare:il mantello.Questa sua particolarità
ha ,infatti, stimolato la fantasia di alcuni appassionati catofili che
per questo hanno deciso di selezionarlo.
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Il suo mantello possiede tutti e tre i tipi di pelo ma modificati e arricciati.
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Il pelo deve essere presente su tutto il corpo,deve essere corto,sottile,
soffice ed ondulato.
GENETICA
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Che c’era qualcosa di strano lo capì subito,Beryl Cox,una tranquilla
signora inglese la cui gatta partorì una nidiata di gattini con
il pelo perfettamente normale e un cucciolo piccolo e buffo ,con il pelo
riccio e due enrmi ed impressionanti orecchie.
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Decise di tenerlo con sè perchè aveva appena sentito dire
che avevano trovato un gatto,in Cornovaglia,con il pelo arricciato.
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Contattò Stirling-Webb,lo studioso che stava appunto lavorando con
questi gatti( che in seguito furono battezzati Cornish Rex ).
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I due gatti furono accoppiati tra di loro ma da questa unione nacquero
solo gattini con il pelo normale.
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Questo stava ad indicare che si trattava di due mutazioni diverse ed entrambe
recessive.
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Furono chiamati Gene I,quello che poi nel 1967 venne denominato Cornish
Rex,e Gene II quello chiamato poi Devon Rex.
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Rex è il nome che li accomuna anche se tra di loro non ci sono ’parentele
genetiche’.
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Si usa il suffisso ‘rex’ per denominare un gruppo di gatti che presentano
profonde alterazioni nella struttura e nella tessitura del pelo.
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Rex è stato mutuato da ‘Castor rex’,termine utilizzato per definire
una mutazione che produce un effetto simile nel mantello del coniglio,fenomeno
ampiamente studiato e descritto negli anni ‘20.
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Ora si sa che il gene responsabile del mantello del Cornish rex è
il gene mutante recessivo ‘r’,che elimina il pelo di protezione,mentre
il Devon rex deve il suo mantello al gene ‘re’ ;questo gene permette a
tutti e tre i tipi di pelo di essere presenti (pelo di protezione,pelo
ispido e sottopelo) ma li modifica e e li arriccia al punto da rendere
il mantello molto morbido e felpato al tatto.
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Sono geni recessivi che agiscono con azioni diverse sul pelo ma entrambi
ne riducono la lunghezza e lo modificano.
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Sono geni diversi tra loro e collocati in diversi ‘loci’ (posizioni) sul
cromosoma al punto che incrociando un Cornish con un Devon nascono gattini
con il mantello normale.
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Inizialmente per fissare questo carattere recessivo sono stati fatti accoppiamenti
in consanguineità molto stretta.
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Per minimizzare gli inconvenienti legati a questi tipi di incroci sono
stati accoppiati con altre razze e questo oltre a rinvigorirli ha apportato
una notevole varietà di colori e di pezzature del mantello.
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Tutti i colori e le diverse distribuzioni di colore sul mantello sono accettate
compreso i mantelli con bianco ,gli smoke e i gatti con mantello a motivo
siamese chiamati ‘Si-rex’.
ALLEVAMETO RIPRODUZIONE
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Nonosante l’aspetto possa trarre in inganno,sono gatti sani e robusti e
niente affatto gracili.
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La femmina e il maschio sono, in genere,dal punto di vista sessuale,precoci.
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Raggiungono la maturità sessuale intorno a i 7-8 mesi anche se non
è infrequente sentir parlare di gatte ‘in calore’ già al
5° mese.
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Non sono chiassosi ed anche in pieno estro i vocalizzi sono cotenuti.
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Le femmine partoriscono senza difficoltà tre -quattro cuccioli per
nidiata.
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Sono madri attente e premurose.
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Dimostrano molto attaccamento alla prole e raramente si abbandonano a crisi
di gelosia.
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Anzi,findai primi giorni dopo il parto,è possibile toccare i lori
cuccioli e permettono addirittura agli altri gatti presenti in casa di
accedere al nido e non disdegnano di allattare in compagnia.
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I cuccioli sono molto precoci, a 7-8 giorni aprono gli occhi,anche se non
bisogna preoccuparsi se qualcuno si azzarda ad aprirli al 2°giorno
di vita.
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Nascono nudi e fino ai tre mesi di età non hanno molto pelo.
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Il mantello si infoltisce e si completa intorno all’anno di età.
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I cuccioli hanno molto bisogno,nei primi mesi,di attenzioni e di affetto.
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Devono rimanere con la madre almeno tre mesi ed essere ceduti al nuovo
proprietario a ciclo vaccinale completo.
CURE
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ll suo mantello ,ovviamente, non richiede molte cure e molto impegno da
parte del proprietario.
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E’ sufficiente una spazzola morbida da passare sul pelo di tanto in tanto
per rimuovere i peli morti.
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Ama l’acqua ma è bene non lavarlo troppo spesso per non alterare
i sistemi di protezione della cute e del mantello.
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E’ bene utilizzare shampoo appositi in grado di rispettare il PH della
pelle e non aggressivo nei confronti di un pelo così delicato.
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Gli esperti in esposizione ,per far risaltare le ondulazioni del pelo usano’passarlo’
con un panno inumidito o lisciarlo con un prodotto detergente.
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Spesso le unghie presentano un accumulo di sebo e le orecchie un eccesso
di cerume che è bene rimuovere periodicamente con preparati detergenti.
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Hanno la temperatura interna (di circa 0,5 °C) per compensare dispersione
di calore provocata dal suo particolare mantello.
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Per questo motivo hanno dei consumi di cibo a dir poco eccessivi se rapportati
alla taglia e alle dimensioni del gatto.Il loro appetito è davvero
formidabile e rasenta l’ingordigia.
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Negli animali sterilizzati bisogna sempre controllare la bilancia!.
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Amano il caldo e gradiscono comode,calde e confortevoli cucce.
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Temono le correnti d’aria e i bruschi sbalzi di temperatura.D’inverno ,per
gli spostamenti,è bene usare dei trasportini ‘rivestiti’ e ben coibentati
o al limite dei cappottini.
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Il mantello si completa verso l’anno di età e le mute a cui periodicamente
vanno incontro sono a dir poco eclatanti al punto che intere zone possono
apparire glabre.Queste perdite totali o parziali di pelo ,spesso simmetriche,si
verificano frequentemente dopo estri prolungati oppure dopo gravidanza
od allattamento.
A CHI SI ADDICE
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E’ un gatto da compagnia e pertanto perfettamente adatto alla vita casalinga.
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Per le sue caratteristiche fisiologiche è alla ricerca continua
di calore ,non solo fisico ma anche e soprattutto affettivo.
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E’ molto timido e riservato,ha una fiducia disarmante nei confronti dell’uomo
e queste ccaratteristiche evocano istinti di protezione e permettono di
esprimere appieno la propria affettività:il devon non aspetta altro!.
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Si addice a chi passa molto tempo in casa ed ha voglia di viziarlo e coccolarlo.
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Si adatta alle persone sole e agli anziani per la sua dolcezza,ai bambini
per la sua giocosità e per il suo brio.
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E’ un gatto molto sensibile adatto solo alle perrsone dolci,a coloro che
usano toni di voce pacata ,a tutti coloro che prendono lavita così
come viene e che non sono facile preda di isterismi o dell’inutile vociare.
PRO
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E’ un gatto molto dipendente per cui è ideale come gatto da compagnia.
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La sua manutenzione è decisamente poco impegnativa per cui è
l’ideale per chei ha poco tempo da dedicare alla sua toelette.
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E’ un gatto curioso e divertente ,ama molto giocare e frequentemente riporta
gli oggetti che gli si lancia.
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Ama la compagnia degli umani ma anche degli altri gatti e in mancanza di
meglio si adatta a convivere anche con un cane.
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Fa fusa molte rumorose.
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Scodinzola quando è contento.
CONTRO
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E’ morboso e appiccicoso, ama essere dipendente per cui non si addice a
tutti coloro che in un gatto cercano lo spirito indipendente,la libertà,
la felinità...
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Non è adatto a chi passa troppo tempo fuori casa:senza un compagno
iumano o anche felino si intristirebbe.
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I toni di voce ‘sopra le righe’ lo spaventano e lo terrorizzano.
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Ama il contatto fisico,lo ricerca morbosamente per cui non deve adottare
un devon rex chi non vuole il gatto in braccio,sulle spalle,in grembo,sotto
le coperte...
SPASTICITA’
E’ un termine non corretto che definisce una malattia ereditaria legata
ad un gene recessivo che colpisce soltanto i Devon rex.
La consanguineità molto spinta dei primi accoppiamenti ha portato
con sè questa patologia che da luogo a gravi ed irreparabili problemi
a carico dell’apparato muscolo scheletrico.Si tratta di una lontana forma
di distrofia muscolare o miopatia mitocondriale .I sintomi sono già
presenti nei cuccioli ,compaiono dai 2 ai 4 mesi di vita dei gattini.I
cuccioli crescono in disparte ,guardano gli altri gatti giocare ,hanno
difficoltà ad alimentarsi,imparano tardi a lavarsi e ad usare la
lettiera.
Questi soggetti presentano il collo ripiegato in avanti,zampe rigide
,difficoltà nella deglutizione,problemi di soffocamento,polmonite
e morte.
Ne è responsabile un gene recessivo quindi entrambi i genitori
di un Devon spastico devono esserne portatori.
Questi soggetti sono definiti proprio con il termine ‘portatori’ o
‘carriers’,animali che sono in perfette condizioni di salute ma che purtroppo
,presentando nel loro patrimonio genetico il gene della spasticità,lo
trasmettono al 50% della loro progenie.
Il problema molto grave e delicato ha sensibilizzato,qualche anno fa,molti
seri e coscienziosi allevatori che hanno raccolto dati e informazioni circa
i ‘carriers’,tramite i clubs hanno diffuso e reso pubbliche le liste dei
portatori in modo che ,studiando il pedigree, fosse possibile individuare
gli eventuali portatori e con apposite formule fosse possibile calcolare
il grado di spasticità di un soggetto.
Alcune associazioni addirittura usano segnalare sul pedigree il tasso
di spasticità in modo tale che l’allevatore possa eliminare dalla
riproduzione i soggetti che potenzialmente possono trasmettere la malattia.
Proprio grazie a queste ricerche e a questo attento e difficile lavoro
si può considerare il problema molto ridimensionato al punto che
ormai si può parlare della spasticità come di un problema
del passato .
N:B.
E’ interessante segnalare che , anni fa ,alcuni Devon Rex hanno presentato
gravi problemi conseguenti all’uso di particolari sostanze anestetiche.
I soggetti che hanno presentato la forma acuta (subito dopo l’anestesia)
hanno manifestato convulsioni,ipereccitazioni,ipoglicemia, ipotermia e
morte.
La forma subacuta ,invece,può sopravvenire 24-48 ore dpo l’anestesia
e si manifesta con la progressiva e comparsa di intensissimi dolori muscolari,aumento
della creatin-fosfochinasi,ipoglicemia ,ipotermia,insufficienza epatica
e uremia.
Questi problemi sono stati segnalati solo con un detrrminato tipo di
anestetico e solo nei soggetti portatori del gene della spasticità.La
comparsa del problema nei gatti ‘carriers ‘spiegherebbe la grave sofferenza
muscolare acui questi soggetti vanno incontro dal momento che la spasticità
è una forma di distrofia muscolare.
DOCUMENTI
ACQUISTO
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Un gattino al momento dell’acquisto deve possedere, oltre al libretto delle
vaccinazioni ,il pedigree e il passaggio di proprietà firmato dall’allevatore
(al momento del ritiro del gattino potrebbe essere consegnato solo il passaggio
di proprietà qualora il pedigree non fosse ancora pronto).
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Il pedigree è il certificato d’origine in cui è riportato
l’albero genealogico fino alla terza o quarta generazione del gatto (genitori,nonni,
bisnonni..)
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La pratica di passaggio di proprietà deve essere inoltrata alla
segreteria del Libro Origini della associazione di appartenenza con le
modalità e nei termini da ciascuna previsti.
NASCITA E RICHIESTA PEDIGREE
N.B.Prima della nascita dei gattini occorre informarsi sulle modalità
e i tempi e richiedere la modulistica presso la competente segreteria della
associazione in cui si intende iscrivere la cucciolata.
DENUNCIA DI NASCITA
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Entro 15-20 giorni, a seconda delle associazioni,bisogna inoltrare alla
segreteria del Libro Origini competente il regolare modulo di denuncia
di nascita e monta opportunamente compilato e firmato dai proprietari della
fattrice e dello stallone.
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Entro tre mesi dalla nascita l’allevatore deve fare richiesta del pedigree.Alcune
associazioni impongono,nella scelta del nome dei gattini,di rispettare
una iniziale diversa di anno in anno.
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I gattini possono lasciare la madre solo dopo i 65-70 giorni e dopo la
inoculazione del primo vaccino.
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Durante questo periodo la segreteria del Libro Origini potrà inviare
un controllore di nidiata.Tale esperto potrà anche essere richiesto
dall’allevatore qualora l’identificazione del sesso o del colore dei gattini
offra dei dubbi.
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Al nome del gattino può seguire oppure può essere preceduto
dal nome dell’allevamento di appartenenza.Questo nome chiamato affisso
è sinonimo di prestigio e garanzia perchè per ottenerlo e
mantenerlo l’allevatore deve sottostare a precise regole dettate dalla
associazione di appartenenza.
GATTI PROVENIENTI DALL’ESTERO
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I gatti provenienti dall’estero devono essere provvisti di pedigree.E’
obbligatorio per la registrazione nei Libri Genealogici che il pedigree
sia accompagnato da regolare transfert.
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Pedigree,transfert e il modulo di richiesta di iscrizione al Libro Origini
deve essere inoltrato alla segreteria L.O. della associazione a cui si
intende iscrivere il gatto.