NORVEGESE DELLE FORESTE
Ha un aspetto a dir poco affascinante,è alto, aggraziato ed elegante.Ha un passo e un incedere imponente,grazie alle zampe posteriori più lunghe di quelle anteriori,una lunga gorgiera che gli incornicia il muso ,lunghi ciuffi di pelo gli adornano le orecchie conferendogli quell'aria un po' selvaggia ,quell'aspetto da lince che in effetti è stato proprio la sua fortuna e la chiave del suo successo.
Il Norvegese oggi sta effettivamente vivendo un momento magico : non c'è esposizione che non lo veda protagonista ,non c'è persona che non lo riconosca.
Pur essendo una razza molto giovane dal punto di vista della felinofilia ufficiale,appartiene a una delle razze più antiche e naturali.
Esistono varie ipotesi circa le sue origini e di come sia giunto e si sia insediato in una regione come la Norvegia , che per l'impervietà delle sue foreste e per le sue rigide temperature, è considerata una terra decisamente poco adatta per un gatto.Leggende,testimonianze e citazioni ,che lo vedono protagonista, arricchiscono la sua fama in cui la storia , legata agli antichi Vichinghi ,si confonde con le leggende della mitologia nordica.A conti fatti poca importa come ci sia arrivato ,quello che è di fondamentale importanza sottolineare ,della storia di questo gatto ,è la pressante selezione naturale che gli è stata imposta dalla vita semiselvatica nei boschi e nelle poco ospitali foreste dell'Europa del nord .Ha dovuto combattere non poco per affrontare i lunghi,bui e rigidissimi inverni,ha lottato strenuamente contro i cacciatori,di cui era una delle prede preferite e vivendo al margine dei centri abitati è sopravvissuto difendendo case,fattorie e granai dall'attacco dei roditori.
Nella foreste ha vissuto come predatore ,plasmato da una selezione naturale a dir poco impietosa che ne ha modificato la struttura e la morfologia al punto che ,oggi,possiamo tranquillamente affermare che questo gatto è giunto a noi anche grazie al 'vigore ibrido' offerto dagli incroci casuali avvenuti nel corso dei secoli.
Forte ,imponente alto ,il Norvegese ha sviluppate caratteristiche uniche nel mondo felino.Per difendersi dal freddo ha una cute che d'inverno si ispessisce e un mantello che si allunga di circa dieci centimetri rispetto all'estate.Il suo sottopelo,denso e folto mantiene il suo corpo caldo mentre il pelo di protezione grosso,grasso e pesante è idrorepellente proprio per difendere l'animale dalle intemperie.E' un pelo eccezionale che lo impermeabilizza e lo protegge dalla neve e dalla pioggia,e che ,anche dopo che il gatto si è dedicato alla pesca nei torrenti,si asciuga in meno di 15'. A difenderlo dal freddo non c'è solo una pelliccia speciale,infatti i ciuffi sulle orecchie ,la folta collaretta che gli avvolge il collo e le spalle,le vaporose 'culottes' sulle cosce gli offrono una analoga protezione.
Un gatto così non può che essere fiero,'selvaggio' ,indipendente.., è un gatto sereno ed equilibrato e pertanto dotato di una fantastica adattabilità alle situazioni più disparate.
Indubbiamente è un gatto 'da grandi spazi ',che ,se ha un giardino a disposizione,dà libero sfogo alla sua curiosità,al suo desiderio di muoversi,di girare ,di giocare,di arrampicarsi ma che ,se non ha un giardino e neppure un terrazzo, si accontenta (e questo certamente non gli dispiace !) della vita d'appartamento.
Proprio per la sua rusticità le avversità climatiche non lo spaventano affatto purchè non debba subire bruschi sbalzi di temperatura.Il freddo ben gli si addice,l'acqua lo diverte al punto che il Norvegese viene addirittura chiamato 'il gatto pescatore'.
Fermo,immobile con tutto il corpo e tutti e quattro gli arti immersi nell'acqua,fa dondolare la coda per attirare i pesci.Solo quando la preda è sufficientemente vicina ,con mossa fulminea la solleva con la zampa anteriore e la lancia alta dietro alle sue spalle ,sulla riva.
Ama vivere anche in casa dove ,in breve tempo,diventa padrone della situazione.
Si diverte , appolaiandosi in alto sulle mensole e sugli armadi,a contemplare la vita di tutti i giorni che si svolge sotto i suoi occhi sornioni.E' facile per lui decidere il momento giusto per parteciparvi attivamente,scegliere quando è ora di farsi accarezzare,o quando è ora di mangiare o di giocare.E' un gatto dalla natura libera e fiera ma ,nello stesso tempo,è socievole e coccolone.Ama vivere con l'uomo a cui adora 'raccontare' tutte le sue cose,ama la sua compagnia e quella dei bambini,è un delizioso compagno per gli anziani e si adatta facilmente a coabitare con gli altri animali (convive bene anche con i cani) purchè non siano di indole molto invadente.
E' simpatico ,furbo e attivo .E' dotato di una intelligenza brillante e vivace e per questo sa perfettamente quando è il momento di stare al suo posto con discrezione.
Lui non chiede altro che di essere trattato allo stesso modo:amore e rispetto con in Norvegese sono imperativi!

NORVEGESE ,MAINE COON E ANGORA
Nell'ultimo decennio l'allevamento del Norvegese ha subito una notevole spinta selettiva verso un tipo un po' più esile ,sottile ,leggero ,elegante e affinato rispetto al tipo originario un po' rustico e selvaggio.
Ora gli allevatori,aiutati dai giudici e da tutti gli appassionati dalla razza, stanno lavorando per ridare a questo gatto la sua vera identità morfologica tentando,nello stesso tempo,di differenziarlo dal Maine Coon e dall'Angora con cui in passato spesso veniva confuso (soprattutto per quei soggetti poco tipici o non perfettamente conformi agli standard della razza).
Ora fra i tre gatti le differenze sono ben marcate che non è più possibile confonderli tra di loro soprattutto se le loro qualità rispondono alle caratteristiche richieste. Prima di tutto per la conformazione dela testa che è grossa,squadrata e con uno stop(depressione sulla canna nasale)ben evidente nel Maine Coon.
L'Angora ha una testa molto più corta ,piccola ed affinata mentre il Norvegese presenta un un muso perfettamente inscrivibile in un triangolo equilatero con il naso perfettamente diritto e con la testa sovrastata da due grandi orecchie piazzate alte sul cranio.
Diversi sono anche per struttura corporea:grande ,grosso e pesante all'inverosimile il Maine coon,allungato e con un'ossatura medio-leggera l'Angora,lungo,pesante e con le zampe posteriori più alte delle anteriori il Norvegese.
Per quanto riguarda il mantello bisogna ricordare che tutti e tre hanno il pelo semilungo ma nel Maine Coon è vaporoso,dolce e morbido e e non troppo spesso,è lungo fine e setoso nell'Angora mentre il Norvegese ha il mantello doppio:spesso e denso il sottopelo,grasso,pesante e lucente il pelo di protezione.

COLORI
Tutti i colori sono ammessi a concorrere, in Esposizione ,per il campionato ad esclusione dei mantelli che testimoniano sicuri incroci con altre razze come il chocolate,il lilac,il cinnamon e il fawn.Il colore del mantello deve essere interpretato come una vera forma di adattamento dell'animale all'ambiente,e per questo ,differisce a seconda delle zone di provenienza:nelle regioni nevose sono frequenti i mantelli bianchi e silver tabby,lungo i fiordi,a livello del mare e sulle coste rocciose le pellicce nere e blu,nella Norvegia centro orientale ricca di foreste e aree boschive troveremo i mantelli tigrati e al sud i rossi e le squame di tartaruga.

PREPARAZIONE AD UNA MOSTRA
Il mantello del Norvegese non è sempre, durante tutto l'arco dell'anno, in condizioni da show proprio perchè per le sue peculiarità il suo pelo subisce mute spettacolari in funzione della stagione e della temperatura ambientale.In inverno il suo sottopelo sarà particolarmente spesso e lanoso e il pelo di protezione lungo,lucido ,grasso ed impermeabile,inoltre al collaretta e le 'culottes' abbondanti gli conferiranno un aspetto magnifico ed imponente.Al contrario d'estate,perde quasi totalmente il pelo e,a testimoniare il suo mantello semilungo,troviamo solo i ciuffi di pelo sulle orecchie ,tra le dita dei piedi e sulla coda
Il Norvegese,come i gatti di tutte le altre razze,devono essere presentati in Esposizione con il pelo pulito e ben toelettato,si rende perciò necessario,soprattutto per i soggetti con il mantello chiaro e in modo particolare per i bianchi,un bagno poco prima dello show.
La natura del pelo di protezione,spesso ,grasso e d impermeabile,richiederebbe uno shampoo abbondante e un lavaggio energico e vigoroso ma in questo modo si altererebbero le naturali qualità del mantello.Per questo motivo si tende a lavare questi gatti almeno una settimana prima (facendo bene attenzione poi a non farli uscire per evitare che si sporchino) in modo tale che il gatto venga esposto con il pelo sufficientemente pulito ma che, nello stesso tempo,riacquisti la sua naturale impermeabilità.

CURE
Il Norvegese ha un mantello doppio:sottopelo spesso e lanoso e un pelo di protezione grasso e pesante,idrorepellente.Per queste sue peculiarità difficilmente il mantello si infeltrisce.
La muta di questo gatto è addirittura spettacolare,infatti d'estate perde quasi totalmente il pelo,solo i ciuffi sulle orecchie, la coda e il pelo tra le dita dei piedi testimoniano che ci troviamo di fronte ad un gatto con il pelo semilungo.
Durante la muta bisogna fare attenzione che a livello delle ascelle,dietro le orecchie,sui fianchi,sulle cosce e sotto la coda,non si formini dei nodi.Accarezzandolo tutti i giorni si eviterà di ricorrere all'uso del pettine o delle forbiciper eliminarli e soprattutto,snodandoli dolcemente con le mani,si eviterà traumatizzare inutilmente l'animale.
la toeletta,durante la muta, diventa indispensabile,spazzola e pettine mantengono il mantello pulito e in ordine ed inoltre, rimuovendo i peli morti,evitano che il gatto ,leccandosi,ingerisca un eccessivo quantitativo di peli con il rischio di formazione di palle di pelo nello stomaco e di pericolose ostruzioni al loro passaggio nell'intestino.
Durante gli altri periodi dell'anno la rusticità e la particolare tessitura del suo mantello rendono molto sbrigative le cure da dedicargli,una spazzolata una volta alla settimana è più che sufficiente....

Per salvaguardare l'autenticità e la purezza della razza tutte le principali associazioni feline hanno chiuso il noviziato e cioè non ammettono nei loro libri delle origini i gatti non accompagnati da un pedigree che ne accerti l'autenticità.
Questa operazione si è resa necessaria per salvaguardare la purezza e l'originalità della razza da ingerenze esterne e da azioni disoneste da parte di persone con pochi scrupoli.
In passato pelo semilungo era spesso sinonimo di Maine coon o di Angora o di Norvegese.Era comune spacciare un qualsiasi gatto di casa con il pelo semilungo per un Norvegese o che un incrocio con un gatto persiano fosse venduto come Maine coon o Angora a seconda del colore del mantello (il grande pubblico usa identificare il brown tabby con il Maine coon e il bianco con l'Angora) .Questo comporta notevoli inconvenienti e danneggia la razza,crea notevoli disagi agli allevatori inficiando il lavoro di selezione che stanno portando avanti.
Per questo motivo, prima dell'acquisto, occorre accertarsi bene che il gatto sia in possesso di un regolare pedigree o, se non ha ancora compiuto i tre mesi,l'allevatore mostri la copia della regolare denuncia di nascita e della richiesta di iscrizione al libro delle Origini.

PADRONE IDEALE

NON SI ADDICE L'ALLEVAMENTO OGGI
Il Norvegese ha subito le pressioni di una impietosa selezione naturale nel corso dei secoli.Ne è derivato un gatto grande,forte,sano e robusto.
Si può parlare di allevamento selettivo da parte dell'uomo solo a partire dal 1970.
La tendenza è stata quella di allungare il corpo,la coda e il muso e così facendo anche il preciso intento di ben differenziarlo dal Maine coon e dall'Angora con i quali troppo spesso era confuso. ALLEVAMENTO E CURE CARATTERISTICHE ACQUISTO NASCITA E RICHIESTA PEDIGREE
N.B.Prima della nascita dei gattini occorre informarsi sulle modalità e i tempi e richiedere la modulistica presso la competente segreteria della associazione in cui si intende iscrivere la cucciolata.

DENUNCIA DI NASCITA

GATTI PROVENIENTI DALL'ESTERO