Designer E.Giussani
 Aggiornamento 03/11/98 
    
 

Singapura


Mai come in questi anni si assiste al fenomeno di razze feline nuove riconosciute o in via di riconoscimento da parte delle varie associazioni feline di tutto il mondo. Viene da chiedersi il perché, e soprattutto se il fenomeno sia positivo. Il catofilo, da vero appassionato, quando viaggia dedica la sua massima attenzione ai gatti esistenti nel luogo che visita, trovandoli spesso nuovi e bellissimi per le caratteristiche naturali originali che possiedono e non resiste al loro possesso. Scopre così caratteristiche morfologiche e comportamenti non riscontrabili in altre razze.

E' un po' come il collezionista che fa incetta di belle perle: trovato un esemplare, prima lo conserva per suo piacere, poi, in un secondo tempo, vuole che gli altri apprezzino questa sua perla. Nel caso specifico dei felini, desidera raggiungere il riconoscimento ufficiale che avviene allorquando il suo gatto farà parte di una "razza" vera e propria. Tra queste perle possiamo benissimo annoverare il Singapura, una razza riconosciuta da alcune associazioni e non ancora da altre. C'è ancora qualche passo da fare, dunque, per questo nuovo felino domestico, ma il grosso è già stato fatto: sappiamo infatti che esiste e lo possiamo distinguere tra le miriadi di razze già esistenti e riconosciute.

Scoprire e rivalutare nuove razze feline con una valida attendibilità di originalità è sicuramente positivo, non solo per ampliare il patrimonio di conoscenza sul gatto in genere. Non si deve dimenticare infatti che il nuovo arrivato non viene mai proposto solo, ma accompagnato da una realtà tutta sua, con la storia del territorio in cui vive e dell'abitante uomo che per secoli ha vissuto a suo stretto contatto.

Con infinita grazia

E' importante conoscere il luogo di provenienza, facile da scoprire per il nostro Singapura che proviene per l'appunto dall'isola di Singapore, i cui abitanti sono per la maggior parte buddisti che da millenni, per motivi religiosi, amano e rispettano tutti gli animali del creato, diversamente dall'Occidente dove solo da pochi secoli si nutre per loro un'adeguata considerazione: ed è proprio questo il motivo per cui il nostro Singapura ha un carattere così socievole e accattivante, scevro da ogni paura verso l'uomo, fiducioso come poche altre razze feline. E' proprio lui che cerca la sua vicinanza, dimostrando come sia importante e determinante al fine della socievolezza di un soggetto l'ambiente in cui vive. Questo piccolo felino dalle movenze aggraziate e dal colore perlaceo è mite, mai turbolento e scomposto, pieno di grazia nel suo insieme. A chi lo vede per la prima volta, appare come un essere benigno, proprio come lo considerano gli abitanti di Singapore.

Il minigatto dagli occhi verde-ambra...

Ha una conformazione morfologica che si può dire unica: è il più piccolo felino domestico a pelo corto conosciuto, ha una corporatura snella e scattante, la coda è lunga e il pelo è molto corto con un ticking scuro su un sottofondo chiarissimo. Ha lo sguardo attento al minimo movimento e orecchie grandi e mobilissime, tutte doti che lo rendono un ottimo cacciatore. Sono le "conseguenze genetiche" di un'esistenza vissuta in piena libertà, con l'unico pensiero di procacciarsi giornalmente del buon cibo fresco.

La testa è cuoriforme, marcata da linee scure verticali che si raccolgono tra le orecchie aprendosi a ventaglio verso gli occhi: a prima vista sembra il disegno di una "graffiata", che possiamo comunque ritenere caratteristico poiché in tutte le razze feline in cui compare la marcatura sulla fronte, questa ha a "M" (come nei brown tabby) oppure a forma di scarabeo (come nell'Egyptian Mau).

Gli occhi sono alquanto distanziati tra loro e di taglio orientale, sebbene in alcuni soggetti siano più rotondi: sono di color verde-ambra, cerchiati di nero con un'espressione attenta e sgranata. Questo esemplare ha bisogno di un'attenta pulizia perché il Singapura ha un naso corto e può quindi accusare qualche disturbo di lacrimazione. Anche le orecchie, molto grandi e aperte, necessitano pulizie frequenti poiché sono ricettacolo di polvere.

Nell'insieme, questo felino ci trasmette una sensazione di pulito e di eleganza. Molto interessante è la taglia di questo minigatto: un maschio pesa poco più di due chili e le femmine non arrivano ai due chili. A questo proposito, la leggenda dice che il Singapura è così piccolo perché secoli addietro, per un breve periodo di tempo, venne perseguitato da una tribù locale: sopravvissero solo gli esemplari in grado di nascondersi negli anfratti più angusti, cioè quelli di taglia minore.

... e la pelliccia grigio-avorio

Avere cura di un Singapura è estremamente semplice grazie al suo pelo molto corto e con poco sottopelo: basta qualche spazzolata per rimuovere il pelo morto e sistemare al meglio la sua pelliccia. Ogni tanto si può affrontare un buon bagno, facendo però attenzione ad asciugarlo molto bene per non farlo raffreddare.

La cortissima pelliccia grigio avorio lo fa assomigliare, per un neofita, all'abissino blu. Gli addetti ai lavori, invece, proprio con l'abissino fanno le dovute differenziazioni, definendo il Singapura un gatto dalla morfologia corporea longilinea e compatta, con la schiena più arcuata, le zampe esili e non molto alte, la coda di media lunghezza. E'giusto ritenere il Singapura un gatto a sé, una vera razza felina doc di Singapore.

Nessuna manipolazione

Quando vive allo stato libero, il suo cibo preferito è il pesce che viene pescato in abbondanza dagli isolani nello stretto di Johore, ma non disdegna piccoli roditori e volatili che caccia nella foresta di alberi di caucciù. La popolazione locale non gli degna grande attenzione: lo lascia vivere come preferisce ed è per questo motivo che non è stato oggetto di modifica selettiva da parte dell'uomo. E' senza dubbio un gatto "nature": è stato scoperto come razza a sé solo da pochi anni, secondo il pensiero dei veri catofili moderni, cioè conservato e presentato senza manomissioni di sorta, testimone di come la natura e i suoi animali siano già perfetti e bellissimi così come sono. Oggi il Singapura è diventato un gatto che ben di adatta a vivere in appartamento: sembra che dopo secoli di randagismo apprezzi molto la dimensione casalinga. Partecipa alla vita di famiglia, è tranquillo e curioso. E', insomma, un perfetto animale da compagnia, che sa contraccambiare generosamente le attenzioni che l'uomo gli concede.

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