MATTEI E IL CONSULENTE PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI |
Determina n. 6 del 19\02\2002 Conferimento incarico di consulenza operativa al Dott. Giuseppe Mattei per la tutela degli animali, la cura ed il controllo delle nascite, con particolare con particolare riferimento alla sterilizzazione alle cure farmaceutiche ed alla realizzazione dellanagrafe canina L.R. 15/2000Il sindaco premesso che la Legge Regionale Siciliana 3 luglio 2000 n. 15 affida alle Ausl ed ai comuni, singolarmente o in forma associata il compito di assicurare il controllo e la protezione degli animali daffezione, nonché listituzione dellanagrafe canina ai fini della prevenzione del randagismo; che la protezione degli animali che vivono in stato di libertà comporta interventi costanti e coordinati di tutela e di cura, e ciò anche a protezione della cittadinanza; Che si rende necessario, per garantire un efficace e adeguato risultato alle iniziative in parola, effettuare un controllo maggiore delle nascite, affidato in via prioritaria alle Ausl secondo quanto previsto dalla Legge quadro 281/90; Che si rende necessario, come più volte segnalato dalla stessa cittadinanza, campagne, anche straordinarie, di sterilizzazione; Che la Legge 11/8/91, n. 266 riconosce il va-lore sociale e la funzione dellattività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, concorrendo nel contempo al conseguimento di finalità di carattere sociale, sanitario, civile e culturale; Visto il curriculum vitae presentato dal Dott. Giuseppe Mattei, dal quale si evince che lo stesso risulta essere esperto nel settore delletologia e possiede inoltre spiccate doti professionali adatte a perseguire gli obiettivi e le finalità richiamate; Visto lallegato progetto,. Presentato dal prefato professionista, il cui obiettivo è quello di controllare il fenomeno del randagismo nel comprensorio di Ficarazzi; Sentita la disponibilità dello stesso a ricoprire il suddetto incarico, a titolo gratuito, in collaborazione con attivisti volontari locali; Determina di conferire incarico di consulenza operativa, per anni uno, rinnovabile alla scadenza, presso il comune di Ficarazzi, come attività di volontariato a titolo gratuito, al Dott. Giuseppe Mattei per le problematiche legate alla tutela e al benessere degli animali daffezione, la cura ed il controllo delle nascite, con particolare riferimento alla sterilizzazione, alle cure farmaceutiche ed alla realizzazione dellanagrafe canina. Dal periodico locale "ControCorrente...
M.K.
Ghandi E noi come uomini abbiamo il dovere morale di non maltrattare gli animali, il dovere civico di difenderli e assicurare loro una vita rispondente ai bisogni naturali. Questa visione è ormai presente in molte società moderne ed avanzate, è merita una giusta considerazione da parte di tutti noi cittadini. Ed è con questo spirito che lamministrazione di Ficarazzi, guidata dal sindaco Giuseppe Cannizzaro, ha dato seguito ad un progetto che vede protagonista il mondo legato ai randagi (ca-ni e gatti) che popolano, purtroppo in gran numero, il nostro paese. Questi nostri amici più sfortunati, conducono una vita di stenti, sempre alla ricerca di una ciotola di cibo, con gli occhi languidi verso chiunque si soffermi per una carezza, unattenzione; essi vivono ai margini della società, incattiviti solo dalla paura di ricevere un male, ma loro non sono cattivi, non sono ag-gressivi, sono solo animali costretti a vivere sempre allerta dai pericoli che la vita da randagi gli impone. Il fenomeno del randagismo è una problematica che spesso non trova una giusta e sufficiente considerazione. Spesso non gli si attribuisce alcuna valenza sociale, attribuendo il nostro disinteresse ai mille problemi quotidiani che ci attanagliano. Ciò, però, non ci fornisce alcun alibi, ed un minimo può essere realizzato perché questi nostri amici, inconsapevoli del destino che abbiamo riservato loro, possano svolgere una vita più dignitosa e meno violenta. Il problema del randagismo è un tipico esempio di incuria e menefreghismo delluomo, e non è affatto vero che nulla si possa realizzare senza per questa intaccare i primari bisogni umani. Anzi, credo che quando si interviene per difendere i più deboli, tra cui anche gli animali, si ottenga una sorta di soddisfazione aggiuntiva che difficilmente può essere descritta, ma che facilmente può essere provare. Dato che il randagismo è una problematica legata allincuria, alla superficialità e alla cattiveria umana, è nostro dovere intervenire, con metodi giusti e in linea con le leggi attuali. In questi casi il primo pensiero ci porta erroneamente a considerare che questi animali potrebbero essere condotti in un canile e lì accuditi, ma abbiamo ormai raggiunto la consapevolezza che il canile è un luogo ame-no per gli animali, angusto, peggiore della vita di strada, dove può anche capitare, come già del resto successo, di finire vivi in un congelatore, per far posto ad altri randagi in arrivo. Questa scelta, alquanto sbrigativa, in 11 anni, da quando cioè è stata emanata la Legge Quadro 281/91, non ha minimamente risolto in Italia il problema del randagismo, anzi ne ha accentuato la crudeltà esercitata sui nostri amici cani; inoltre va considerato anche che la scelta del canile risulta molto dispendiosa per le casse di un piccolo e medio comune: il mantenimento di un cane in un canile comporta una spesa di circa 3 euro al giorno, per lintera vita. La soluzione che invece proponiamo (peraltro già esecutiva in altre realtà comunali della provincia di Palermo) riguarda la prevenzione e il controllo del fenomeno. Quali sono queste attività che proponiamo? La prima attività che si realizzerà riguarda il censimento dei cani randagi, ovvero la istituzione dellanagrafe canina, in modo da avere il quadro chiaro ed esaustivo sul numero di animali presenti nel territorio. La seconda attività si incentrerà sul controllo delle nascite dei cuccioli, ovvero campagne di sterilizzazione in modo da evitare il costante proliferare del numero di cani vaganti: questa pratica può apparire non in linea con i principi delletica e della morale, ma è risultata una scelta efficace ed obbligata, considerato che la stragrande maggioranza dei cuccioli nati in libertà finiscono morti investiti, affamati o assetati, mentre quelli che resistono alla prova più grande - il superamento delladolescenza - vanno ad alimentare il randagismo (la via media di un randagio non supera i 3 anni). Riteniamo, allora, che il controllo delle nascite sia il male minore affinché altri cuccioli non si ritrovino dentro un cassonetto di immondizia, magari ancora vivi. Infine, la terza attività interesserà il controllo degli abbandoni degli animali che hanno un detentore; infatti, capita non di rado che un genitore, sospinto dal desiderio del proprio bambino, si convinca di prendere in adozione un cucciolo di cane o di gatto, senza riflettere che quel cucciolo presto diventerà adulto e in alcuni casi anche ingombrante. Non sapendo più cosa fare si libera di quel povero e indifeso animale, abbandonandolo al suo destino, magari in una strada affollata da automobili e in preda al panico più totale. La maggior parte degli animali abbandonati finiscono sotto una macchina, e non è raro che il cane si lasci morire nello stesso punto in cui il suo _ fedele amico uomo_ lo ha lasciato, perché illuso dal pensiero che prima o poi il suo padrone ripassi a prenderlo: non sa che la sua vita è da lì a poco finita! La legge regionale 15/2000, che recepisce la legge quadro nazionale 281/91, obbliga tutti i detentori di cani di apporre un microchip di identificazione agli animale posseduti. Il motivo principale è quello di creare un deterrente contro gli abbandoni, e non per introdurre una nuova tassa sugli animali (come invece alcune voci hanno messo in giro). Pertanto invitiamo tutti i cittadini di assolvere lobbligo di censire i propri cani (ciò non vale per i gatti), pena una sanzione amministrativa che può raggiungere svariate migliaia di euro, se, una volta che si darà seguito ai controlli, saranno individuati dalle forze dellordine cani senza certificato anagrafico identificativo. Un altro risvolto positivo è rappresentato dalla facile individuazione di un cane smarrito: risulta immediato poter risalire al proprietario di un cane vagante, una volta verificato il microchip. Lapplicazione del microchip può essere realizzata gratuitamente presso la AUSL 6 - Distretto Veterinario di Bagheria - o presso un veterinario professionista, in questultimo ca-so pagando un piccolo importo. Il nostro lavoro è già attivo da qualche giorno, e si realizza grazie alla collaborazione di alcuni animalisti di Ficarazzi e dei veterinari locali, che ci aiutano in questa opera di prevenzione. Contiamo molto sulla partecipazione e sensibilità dei cittadini di Ficarazzi, ma soprattutto dei ragazzi e delle ragazze che potranno, se lo vorranno, aiutarci in questo progetto. Cè poi un altro problema di primaria importanza che riguarda i combattimenti tra cani e il business che ruota attorno ad essi: pensiamo che ciò debba immediatamente finire perché questa cattiveria esclusivamente umana non è degna di una società civile, evoluta ed onesta. Se poi pensiamo che questo tragico affare si sviluppa attorno ai bambini che torturano questi cani assolutamente innocenti, vittime solo della barberie umana, allora il ribrezzo è totale. Il fenomeno dei combattimenti sta destando particolare attenzione da parte delle forze dellordine, vista la gravità e lacutezza del fenomeno. Speriamo che presto questa pratica violenta ed innaturale possa finire, e non assistere più a scene cruente come vedere passeggiare cani ridotti in fin di vita dai combattimenti. E un reato penale organizzare, partecipare o semplicemente assistere ad un combattimento tra cani, e pertanto vanno denunciati alle forze dellordine qualora se ne avesse notizia. Chi non ha rispetto per gli animali, non rispetta se stesso e nemmeno gli altri essere umani. Rinnegando gli animali rinneghiamo la nostra storia di uomini evoluti, consapevoli e coscienti. Facciamo in modo che la violenza sugli animali cessi affinché un bel paese come Ficarazzi diventi ancora più bello e a misura duomo, ma anche di animale. |
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