Non č giusto che questo incontro NR resti orfano, senza uno straccio di racconto e senza immagini, quindi se pur con imperizia provo a rendere giustizia a questa giornata off ma pur sempre Net (raider)

La Strada del Duca e la risalita alla Bassa del Saltello - Giugno 2004

Sabato....... Giampa insensibile al caldo e alla MotoGP arriva presto a Sassuolo ma la cittā gli nega l'ingresso e smarrisce la via; io recupero Giampa , Giampa recupera sul suo trasporto la mia gialla, qualche madonna per legarla , e si sale, destinazione appennino, Fiumalbo o meglio Cā Bicci. Inganniamo l'attesa della cena ingaggiando battaglia contro un'invasione di mosche che hanno approfittato dello scarico merci per impadronirsi dei nostri ambienti. Giampa č tosto anche in questo,alla fine 130 a 25 , sgominata l'orda di ditteri e riaffermata la superioritā aerea, andiamo ad accogliere Harneck che ormai č vicino. Lo vediamo affrontare le ultime curve verso di noi trainando laVor carellata che svetta dal profilo della collina , sfavilla, č fantastica; mentre Harneck la scende , ammiriamo i particolari, poi una volta parcheggiata insieme alle altre si va a tavola, si parla di moto... e non solo . Piu' tardi , tornati a casa per la notte , davanti all' ultimo bicchiere si guardano le carte , si definisce la giornata che ci attende e ci si addormenta con il pensiero o meglio con le natiche gia' sulla sella.

 

 

Domenica ........ la giornata si preannuncia favorevole come del resto ci si aspettava, non sara' gita bagnata ma fara' caldo. Un caffe' , le moto in attesa sull'erba, si aspetta Fugzu da Pistoia. Provo ad andargli incontro, non lo trovo subito, cosi scaldo la moto su per i tornanti dell' Abetone. Finalmente si parte, in breve ci troviamo a Casa Coppi in Val di Luce (delle pozze), dove inizia il tracciato di quella che era una volta una strada nazionale; la strada del duca, o via della foce, fu costruita in tempi ristrettissimi per l'epoca, inaugurata nel 1823, con la velleita' di soppiantare la gia' collaudata via Giardini- Ximenes , ma purtroppo, non si fecero i dovuti conti con la quota elevata per la zona (quasi 1.700 metri) ostacolo durante tutto l'inverno e presto fu ridotta all'abbandono, come la troviamo oggi, divenuta pero' un paradiso per trekker, fondisti, bikers e ...... motoenduristi. Si parte subito con buona andatura, Harneck, il signore dei tasselli fa intuire immediatamente chi stara' dietro, Giampa gli sta attaccato , Fugzu li vede ancora, io faccio in tempo si e no a scorgere l'ultima polvere sollevata mentre ricade. Non ci si da il tempo ne per una foto, ne per uno sguardo intorno..... si scappa via , di fretta, su questo tracciato a volte facile, a volte ostile, duro , scavato, si passa dalla terra battuta alla pietra della antica pavimentazione, talvolta la spina dorsale delle forre affiora, con scalini improvvisi, poi il passo, la discesa, si taglia a sud la parete del Rondinaio, piu' sotto le cime della Salaiola e oltre l'Altaretto, qui il tracciato e' piu' facile, scende rapido verso Tereglio, sulla sinistra l'esagerata fenditura di Botri, l'orrido a cui Dante si ispiro' per l'ingresso agli inferi..... Rifugio Casentini , si torna sulll'asfalto, e purtroppo ci resteremo per un pezzo, ma non e' possibile fare altrimenti, si deve rifornire, ma mi riprometto di trovare la scorciatoia per la prossima volta, in modo da restare in quota sulla terra, il piu' a lungo possibile. Si risale verso il crinale, nella zona di Barga, alla faccia della nutrita documentazione rimasta a casa, sbaglio tracciato,e sempre in quel punto, ma alla fine siamo a Renaio, dove iniziano i 17 km di unpaved e sentiero che portano nuovamente in Emilia, sul versante nord dell' appennino, ed e' ancora polvere, e sassi spostati, la piccola spagnola che insegue la potente italiana, la Beta che mi fa da faro nel buio del bosco; ci si ferma solo ad ammirare a meta' percorso, una brancata di matti che dal Ciocco, stanno venendo su per una mula di quelle toste, Harneck freme, ma non ci abbandona; si torna in sella, in breve siamo al Saltello, il tratto piu' veloce del tracciato dove conoscendo anche la strada buca per buca provo ad aprire, e' una fiondata in avanti, una spinta continua che arresto solo dopo aver dato un'occhiata veloce al tachimetro e sopratutto perche' inizia il traffico, poche centinaia di metri e siamo di nuovo sull' asfalto a San Pellegrino invaso da un mega raduno di mezzi a due ruote. Harneck saluta tutti con l'anteriore al cielo, e tra applausi ci troviamo al passo Radici. Meraviglioso te' freddo con cannuccia, di nuovo il motore acceso, ultimi km di polvere e pietre fino ai prati di S.Geminiano dove una sbarra ci fa tornare indietro...... passo Radici, asfalto, S'Anna, Tagliole, P.sso della Fiancata, Ca' Bicci...... dove ci attendono mogli e figli , insieme a Macello che per un bastardo gioco dell'oca sta fermo un giro. Silenzio si mangia, ottimi cibi sostituiscono la polvere sul palato, e vini freschi aiutano , si sa , con i Net tutti i giri finiscono a ...... tavola. Si deve torrnare, Harneck e' il primo ad andare, il piu' lontano, mi scuso ancora con lui per l'eccesso di strada asfaltata, fa niente, alla fine siamo stati bene comunque, ancora un cucchiaio di dolce e un bicchiere di frizzante, peccato per alcuni che avrei voluto fossero presenti, ma la strada e queste montagne rimangono, e come ho sempre sostenuto concludo dicendo: Ancora una volta prima che giunga l'asfalto, che non conosce storia , e non puoi lasciare traccia .

Un saluto e un ringraziamento ad Harneck, Giampa, Fugzu per essere stati presenti, a NiKiS mia moglie perche' esiste e sopporta, a Macello che e' sempre un Netraider anche senza moto, a Miriam , Grazia, luisa (Luvi) e tutti i giovanissimi NR interventuti. Alla prossima !!