VINCENT VAN GOGH
di Filippo Soru
Autoritratto "1886"
Sorrow "Aprile 1882"
Comunque è da sottolineare il fatto che
le vedute della città che realizzava, venivano considerate da Vincent
solo un buon esercizio per affinare le sue qualità, infatti non
amava questi soggetti…
però, nonostante lui non prediligesse
questo tipo di raffigurazioni, vi inseriva comunque il suo tocco, le sue
idee, il suo modo di vedere e vivere l'arte… mai infatti decise di ritrarre
i lussuosi palazzi o le meravigliose ville dell'Aia, ma quartieri popolari
e i giardini posteriori delle case più umili. Faceva spesso lunghe
passeggiate nei rioni più poveri e nei luoghi dove la gente più
umile lavorava. Anche quando si recava sulla spiaggia, la sua attenzione
non era mai calamitata ai bagnanti o al mare stesso che infrangeva le sue
onde sulla riva, ma i suoi occhi e la sua mano si soffermavano sugli essiccatoi
dove il pesce veniva trattato per la sua conservazione.
Essiccatoio di pesci "Luglio 1882"
Sempre coerente, quindi, fu il modo di Vincent,
di trattare la figura umana e i luoghi che la ospitavano… la sua ricerca
di modelli non si svolgeva all'interno delle classi più abbienti,
ma come i suoi disegni ci dimostrano, avveniva fra le persone semplici.
Giardini e falegnameria "Aprile 1882"
Non scordiamoci poi, che pure lui non visse una
vita proprio agiata. Durante una delle sue tante passeggiate in mezzo alla
"gente", conobbe colei che divenne la sua eterna compagna, Sien. In questo
periodo le tecniche usate da Vincent sono disegni a penna e inchiostro,
carboncini, con alle volte un miscuglio di entrambe le tecniche.
Per tornare alle opere prima citate, Sorrow e
Radici, svolte all'inizio come semplici esercitazioni, cominciarono ad
assumere un vero e proprio valore artistico. In esse cominciava a prendere
vita lo stile dell'artista. Le rappresentazioni di Van Gogh non hanno bisogno
di tante spiegazioni, basta soffermarsi di fronte a opere quali "Sulla
soglia dell'eternità" o "Preghiera prima del pasto", per far sì
che ogni libro, ogni parola, perdano valore!
Sulla soglia dell'eternità "1882"
Molto frequenti nei suoi disegni sono le immagini
di contadini dediti alla semina, o di donne affaccendate nei campi con
in mano la vanga. Non più belle donne eleganti, oziose nei salotti,
o giovani sovrani dalla figura perfetta… entriamo in contatto, invece,
con operai intenti alle loro mansioni, pescatori pensosi dalle mani e dai
volti segnati dalla fatica e dalle preoccupazioni quotidiane… semplicemente
la vita, Van Gogh ha voluto ritrarre… ma pensate e riflettete su questa
mia ultima affermazione, sul paradosso che la caratterizza "semplicemente
la Vita…".
Vangatore "1882"
Vecchio orfano
"in abbigliamento da pescatore,
1883"
Queste erano le caratteristiche che animavano
lo spirito del giovane Vincent, e queste sono le doti che lo resero un sublime fotografo della vita, sia interiore che esteriore
dell'uomo.
Vi ho proposto alcune opere che forse avrete
poche volte visto, ma non sarà per voi difficile riconoscervi personaggi
e momenti che avrete vissuto nelle sue opere più mature ed anche
più famose.