FIM-CISL                   FIOM-CGIL             UILM-UIL

Segreterie Nazionali

Corso Trieste n. 36 – 00198 Roma  - É 06/852621

 

 

 

 

 

 

Per il Servizio sindacale

 

 

 

 

COMUNICATO  STAMPA

 

 

Si è riunito il Coordinamento nazionale del gruppo Marconi per valutare le comunicazioni avute dalla Direzione aziendale nella riunione dell’Osservatorio strategico. Tali comunicazioni, se confermate nel prossimo incontro, previsto per il 3 dicembre, porterebbero anche in Italia consistenti tagli occupazionali come, già da diversi mesi, si sta facendo nel resto del Gruppo.

Il taglio annunciato di 500 lavoratori - di cui 250 a Marcianise e 210 a Genova -, se confermati nelle stesse dimensioni e in aree territoriali già fortemente colpite come la Campania e la Liguria, imporranno al sindacato e ai lavoratori una lunga battaglia in difesa di questo gruppo industriale.

La Direzione Marconi pensa infatti di scaricare sui lavoratori il costo di scelte strategiche che hanno portato ad un disastro industriale; disastro che si traduce in un forte indebitamento che è a sua volta accompagnato da un ridimensionamento del mercato delle telecomunicazioni.

Questa situazione relativa alle telecomunicazioni rischia di compromettere anche il patrimonio tecnologico e professionale del settore della difesa perché, a causa dell’indebitamento, è considerato da Marconi non strategico e quindi collocato tra le attività da cedere. Su questa possibile cessione il rischio è che il board Marconi pensi a realizzare il massimo guadagno senza preoccuparsi della prospettiva di questa importante realtà industriale italiana e delle sue ricadute nell’industria elettronica della difesa compromettendo le possibili sinergie tra industria e difesa italiana.

Quindi Fim, Fiom, Uilm sono impegnate a procurare in tempi brevi un pronunciamento del Governo (ministero delle Attività produttive) e delle competenti Commissioni parlamentari a tutela dell’industria italiana per favorire un soggetto industriale che, acquistando tali attività, ne garantisca integrità e la valorizzazione.

Fim, Fiom, Uilm hanno quindi deciso di iniziare la mobilitazione e proclamano in tutti gli stabilimenti un primo pacchetto di ore di sciopero con assemblee da tenersi dopo il confronto che si terrà a Genova il 3 dicembre prossimo.

 

 

                                                                                    Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm

 

 

Roma, 28 novembre 2001