La neve
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INTRODUZIONE


Questa pagina è dedicata a tutti gli amanti del fenomeno atmosferico più bello e, probabilmente, amato, specialmente dai bambini, ma anche da tutti quelli che amano sentirsi bambini almeno qualche volta nella vita: LA NEVE. In effetti, in particolar modo nel nostro paese, che non può certo vantarsi di essere a clima freddo, la neve è abbastanza rara da essere talvolta attesa e desiderata, talvolta viceversa temuta e odiata per i danni e le difficolta` che arreca.

Ma la sua bellezza è innegabile, la neve è bella a partire dal singolo cristallo, che pur avere tantissime strutture diverse, mostra, a livello microscopico, una regolarita` della sua forma sorprendente ( per lo più esagonale), e che dipende dalla struttura molecolare con la quale le singole molecole d'acqua si legano fra loro, con legami a idrogeno, al momento del congelamento.

La neve è bella perchè è bianca, ma bianca come nessuna altra cosa può esserlo, appena caduta quando brilla il sole nell'aria tersa di una mattina di montagna; è bianca perchè riflette fino al 95% della luce incidente, grazie alle infinite sfaccettature di ghiaccio che riflettono la luce come minuscoli specchi.si potrebbe confondere il bianco della neve con quello della calce, o quello del sale o altro ? Chi la conosce bene sa che quel bianco è ineguagliabile, e dona a tutto una sensazione di pulizia e candore.La neve puo' infine anche essere colorata: in una giornata di sole con il cielo azzurro essa assume tutte le tonalita' dal bianco al blu; al tromonto si riveste di bellissime tonalita' calde.

LA NEVE

Tratto da : "Il Libro del Tempo e del Clima " , di Hardy, Wright, Gribbin, Kington; Edizioni Scientifiche e Tecniche Mondadori.

I cristalli di neve nascono nelle nubi stratificate a temperature tra -20 e -40 °C. Dapprima si formano minuti cristalli di ghiaccio sui nuclei di polvere dell'atmosfera. Dato che l'aria nella nube è soprassatura rispetto al ghiaccio, il vapore condensa immediatamente sui cristalli aumentandone la dimensione. Intanto, le goccioline d'acqua nella nube evaporano nel tentativo di ristabilire l'equilibrio, costituendo cosl una fonte continua di vapore per l'ulteriore crescita dei cristalli di ghiaccio.

In natura esistono forme differenti di cristalli. I cirri sono composti principalmente da prismi lunghi 0,5 mm, con cavita` interne; i cirrostrati hanno soprattutto prismi corti e pieni; gli altostrati una mescolanza di prismi e di sottili piastre esagonali e le nubi ai livelli inferiori cristalli con grande varieta` di forme e dimensioni.

Gli esperimenti di laboratorio, condotti per studiare come crescono i cristalli, hanno rivelato che la forma del cristallo dipende dalla temperatura e dal grado di saturazione della nube e che lievissimi cambiamenti possono avere effetti assai rilevanti sulla forma dei cristalli. I cristalli di ghiaccio sono relativamente pesanti e tendono a cadere a circa 50 cm/s, spesso crescendo durante la caduta. Se essi cadono fuori dalla nube in aria secca,. possono evaporare; se cadono sotto il livello di 0°C , si sciolgono in pioggia e se raggiungono il suolo intatti sono chiamati neve. Percir nella neve si possono avere diverse forme: stelle, piastre, prismi o aghi. I cristalli ad ago richiedono aria umida per la loro formazione, mentre i cristalli a piastra possono crescere lentamente quando l'aria è secca ma rapidamente quando l'aria è umida; i cristalli a colonna si formano in aria secca e quelli dendritici, a forma di stella , richiedono sempre un ambiente moderatamente umido. Queste bellissime forme sono il risultato di complesse sequenze di evaporazione, condensazione e deposizione che avvengono nel microambiente attorno a ciascun cristallo. Di solito, però, la neve non cade in cristalli singoli ma in fiocchi compositi, che si formano. quando i cristalli diventano umidi, collidono e quindi ricongelano insieme. Ciò avviene in maniera accentuata a temperature piuttosto 'alte', intorno a 0°C: a temperature più basse, l'aggregazione non avviene poichè i cristalli sono asciutti. I fiocchi più grandi, aventi fino a 6 cm di diametro e composti di centinaia di cristalli singoli, si formano tra 0 e +2°C. Se la temperatura sale anche di poco, i fiocchi si sciolgono per dare pioggia o quella neve parzialmente sciolta detta acquaneve.

Il fatto che le più intense nevicate avvengano quando la temperatura è attorno a 0°C rende molto difficile la previsione della neve. Un lieve cambiamento della temperatura pur rappresentare la differenza tra un'intensa nevicata e un torrenziale acquazzone. In realta`, in molti casi la precipitazione inizia come pioggia a una temperatura di 3-4 °C, ma a mano a mano che la pioggia evapora nell'aria satura che è sotto la nube, essa trae il proprio calore latente dall'aria, raffreddandola a sufficienza perchi la precipitazione raggiunga il suolo come acquaneve. Di converso, la neve pur cadere fin quasi al suolo prima di sciogliersi e di venire registrata come pioggia.

Quest'ultimo caso ha come esempio il fatto che cadeva pioggia per le strade di New York mentre le guardie addette alla sicurezza sulla sommita` dell'Empire State Building si tiravano l'un altra palle di neve.

Tutte le precipitazioni delle latitudini polari, gran parte di quelle delle latitudini temperate e parte di quelle dei tropici all'inizio sono nevose, ma si sciolgono in pioggia passando attraverso livelli atmosferici piy caldi. Perchi la neve possa sopravvivere e raggiungere il suolo, la temperatura non dev'essere in alcun punto superiore a +20°C. La neve tonda pur raggiungere il suolo con temperature fino a +6°C, dato che i granuli cadono più velocemente dei fiocchi. Ma, a parte il fattore temperatura, le condizioni per la caduta della neve sono esattamente le stesse che per la pioggia: il requisito fondamentale è un movimento d'aria verso l'alto prodotto da un'area di bassa pressione, da convergenza di correnti d'aria o dalla barriera fisica di una catena montuosa. L'aria calda contiene più umidita` di quella fredda, cosicchi le più violente nevicate tendono ad aver luogo quando la temperatura h vicina a 0°C, piuttosto che a temperature estremamente basse. Si dice

a volte che "fa troppo freddo perchi nevichi", ma ciò non è sempre vero; tuttavia, come molti detti, anche questo riflette una situazione caratteristica. Le temperature più basse in un luogo di solito si registrano nelle notti serene, e, se la neve è imminente, invariabilmente arriveranno prima le nubi e la temperatura salira` di conseguenza.

La neve è comune soprattutto nelle zone che hanno le più basse temperature invernali, in genere l'entroterra dei grandi continenti. Nelle regioni marittime, la neve è meno comune, ma quando cade pur essere molto abbondante a causa delle grandi quantit` d'acqua portate sulla terraferma dalle masse d'aria calde oceaniche. Certe localita`, come la zona a sud e a est dei Grandi Laghi del Nord America, sono particolarmente soggette ad abbondanti nevicate: qui l'aria secca continentale proveniente da nord-ovest raccoglie umidita` e calore passando al di sopra dei laghi e diventa molto instabile. Quando raggiunge la riva, h costretta a salire o da una catena di colline o perchi si è soprassaturata per essere passata sopra i laghi, e l'interno carico d'umidita` viene scaricato come una violenta nevicata.