Bella époque

Un'epoca di contrasti

Dopo la prima guerra mondiale, di fronte all'orrore di tanti morti e feriti, alla disoccupazione, alla miseria, gli anni dell'anteguerra, tra il 1900 e il 1914, vennero idealizzati come un'epoca felice (in francese la Bella époque).

Ma fu davvero un'epoca felice, e lo fu per tutti? La risposta è evidente: erano gli anni in cui le industrie lavoravano a pieno ritmo per preparare le armi che sarebbero servite nella guerra; in cui i governi si facevano una concorrenza spietata per conquistare colonie e mercati; in cui i conflitti tra le classi sociali divenivano più acuti, portando a scontri di piazza e a repressioni poliziesche.

Eppure c'era, in quell'epoca, chi viveva felice e spensierato, pensando solo a divertirsi. Si trattava di una piccola parte della società, che godeva di condizioni privilegiate: gli aristocratici delle corti europee; i ricchi borghesi; gli artisti spesso squattrinati ma desiderosi di nuove esperienze; saltuariamente, in forme meno vistose, qualche piccolo borghese che si era un pò arricchito. Questa schiera di persone aveva dato origine a mode, gusti e anche più duraturi prodotti artistici.

Lo sviluppo delle ferrovie aveva reso più facili le comunicazioni internazionali, e i ceti abbienti avevano preso gusto a viaggiare nelle diverse capitali della vita mondana.

Le capitali della vita mondana

La vita mondana internazionale aveva due capitali: Parigi e Vienna. Parigi, da tempo faro della moda, attraeva per i suoi ristoranti, i suoi spettacoli notturni (Moulin Rouge), l'intensa attività dei pittori e delle gallerie d'arte. Vienna era specialmente il ritrovo dell'aristocrazia di tutta Europa, che si radunava alla corte dell'imperatore Francesco Giuseppe, per grandi feste che si svolgevano al suono dei valzer. La vita intellettuale, non meno intensa che a Parigi, attirava specialmente scrittori, pensatori e filosofi.

L'Italia era una delle mete preferite dai ricchi viaggiatori stranieri, specialmente inglesi: una vista alle bellezze architettoniche di Firenze, Venezia e Roma, e un soggiorno sulla riviera ligure o sui laghi era di prammatica. La vita mondana, in Italia, aveva manifestazioni meno vistose e meno diffuse che in Francia, date le più modeste disponibilità economiche.

Divertimenti e spettacoli

Tra i divertimenti riservati a una ristretta minoranza, al primo posto vi era il casinò, dove alla roulette, a chemin de fer, a trente et quarante i ricchi giocavano intere fortune. Dall'Inghilterra si diffuse il gioco del Bridge. All'inizio del secolo i casinò funzionavano solo in Francia, ma nel 1905 Giolitti autorizzò l'apertura di un casinò a San Remo, per evitare un'eccessiva esportazione di valuta.

Altro mito per pochi era l'Orient-Express, un treno lussuosissimo che portava da Istanbul a Parigi, passando per Vienna, in sole 60 ore. Era stato inaugurato nel 1863, con la collaborazione di Romania, Turchia, Austria, Francia e alcuni Stati Tedeschi che si erano accordati per la costruzione di viadotti, ponti e galleri. Era soprannominato "re dei treni e treno dei re" per la sontuosità dei suoi arredi: poltrone in pelle, soffitti di legno, illuminazione a gas, vagoni letto e vagoni ristorante dove si servivano ostriche e vini pregiati.

Accadde nel...

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