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B A N C A R I

 

Alle delegazioni delle OOSS trattanti SPIMI-Cardine


Oggetto: Razionalizzazione della rete di vendita in Banca Popolare dell’Adriatico (Progetto di efficientamento commerciale)


Mentre si sta svolgendo la trattativa SPIMI-Cardine sul progetto industriale della MOI di Gruppo, che prevede, per Banca Popolare dell’Adriatico, la chiusura dei Poli Cardine di Teramo e Pesaro – circa 105 esuberi - in questa Azienda si è dato seguito, senza alcun coinvolgimento del Sindacato, ad una rilevante iniziativa che sembra non tenere conto delle cadenze e degli scenari che si vanno delineando con l’operazione SPIMI-Cardine.


Infatti, dopo non avere rinnovato tutti i contratti a T.D. in scadenza a fine anno - assumendosi la grave responsabilità di lasciare sguarnite importanti realtà della rete - il management di BPA ha varato una manovra di gestione del personale che non ha precedenti nella storia dell’Azienda, quanto a numeri, tipologia di soggetti coinvolti e modalità di attuazione.


Nel corso degli ultimi giorni circa 70-90 colleghi – il numero esatto non è ancora noto alle OOSS - sono stati assegnati alle Aree Territoriali di competenza con l’obiettivo di costituire una sorta di “massa di manovra” gigantesca (da 20 a 30 addetti in più per le Aree Marche Centro Sud, Pescara, Teramo) a supporto dell’intera rete della Banca per attività relative a fidi, cassa, sviluppo interno ed esterno.


L’operazione – denominata “progetto di efficientamento della Rete” - coinvolge personale part-time, categorie protette e/o portatori di invalidità, dirigenti sindacali, colleghi con percorsi di carriera in itinere (quindi interrotti) e colleghi con elevata anzianità anagrafica e di servizio, si propone l’obiettivo di allineare i valori di produttività, efficienza, e redditività dell’intera rete di vendita a quelli delle 30 migliori filiali di BPA.


E’ stata perseguita una sorta di “bonifica” di personale non idoneo alla prima linea della vendita, insomma personale da relegare alle seconde file o “parcheggiare” in attesa di altri eventi che verrà, nel frattempo chiamato continuamente in trasferta in funzione della programmazione che, tempo per tempo, l’Area Territoriale andrà a decidere rispetto alle esigenze di servizio, aggirando ed eludendo i vincoli contrattuali (CIA, CCNL e altro) che tutelano la mobilità territoriale dei lavoratori, generando sono altri esuberi “temporaneamente mascherati”.


Quanto realizzato, unilateralmente, per come si è svolto, senza aprire alcuna procedura di confronto sindacale per verificare le ricadute sui lavoratori coinvolti, va ad accentuare la già difficile situazione in territori in cui si ipotizza la chiusura dei Poli Cardine, e denota la volontà di evitare ogni confronto con le OO.SS., salvo convocarle per mera opportunità e convenienza – vedi Fondo esuberi - aprendo una ferita formidabile alle Relazioni Sindacali che la parte sindacale tentava, dalla sottoscrizione del CIA in poi, di consolidare in termini sostenibili per le Parti.


Inoltre, si evidenzia la mancanza di una qualsiasi attenzione alla programmazione di percorsi di riconversione e riqualificazione del personale coinvolto, il quale viene di imperio catapultato in questa nuova realtà operativa, senza alcuna intervista preventiva volta a valutarne la disponibilità e verificarne lo specifico profilo professionale.


Le OO.SS. intendono pertanto denunciare la loro netta contrarietà all’iniziativa, così come è stata realizzata, che peraltro va a sovrapporsi anche con quanto va emergendo relativamente agli esuberi al tavolo della trattativa SPIMI-Cardine, portando a conoscenza dell’accaduto il tavolo di Gruppo, e intendono aprire un confronto con tutti i lavoratori attraverso la convocazione di prossime assemblee, riservandosi di aprire una specifica vertenza in BPA volta a definire un assetto di organici adeguato alle aggravate situazioni di tutta la Rete e a conseguire definitivamente un sistema di gestione delle risorse umane credibile e corretto, e di relazioni sindacali rispettose del mandato di rappresentanza che le OO.SS. esercitano in BPA.

Coordinamento intersindicale

Fabi Federdirigenti Fiba-Cisl Fisac-Cgil Sinfub Uilca

Banca Popolare dell’Adriatico

Cicl. in proprio Via Gagarin, 179

61100 Pesaro

Pesaro / Teramo 16-02-2003

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