torna a Fisacabruzzo

FISACABRUZZO

B A N C A R I

 

DIRITTO ALLA SALUTE E DIRITTO AL FUMO

Con la sigla del 21 febbraio 2001 di un verbale di riunione tra la BNL e il Coordinamento Nazionale Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca riteniamo conclusa la prima fase di un percorso complesso e difficile che ci ha visto confrontare sul terreno della salute nei posti di lavoro in relazione al "Fumo".
Un verbale che afferma che nei locali di lavoro della BNL è "Vietato Fumare" e contemporaneamente individua la costituzione di idonee zone per permettere ai fumatori il diritto soggettivo di poter fumare, nel rispetto delle altrui esigenze.

Già in diverse piattaforme aziendali, in passato, avevamo sottolineato il bisogno di regolare questa materia evidenziando i fattori negativi del Fumo attraverso una lettura non integralista del problema e rispettosa dei reciproci diritti individuali. In questa materia così delicata , nonostante che in alcune piazze si sia raggiunto un rispetto reciproco tra fumatori e non fumatori, occorreva una presa di posizione ferma e chiara che ribadisse la nocività del fumo.
Un divieto, quello affermato nel verbale di riunione, che sancisce l’ovvia conclusione di un percorso decennale, che aveva visto "purtroppo" l’ufficio del Personale ondivago e incapace di tutelare la salute dei colleghi e delle colleghe e di garantire in modo salutare un diritto soggettivo.

L’impegno assunto dalle parti non è stato quello di introdurre solo un divieto e le misure per la sua osservanza, ma anche un successivo confronto sulle garanzie da definire per la sua operatività (in particolare il potenziamento degli impianti di ricambio dell’aria).

La realizzazione del divieto presuppone la costituzione di garanzie per i fumatori in tutti gli uffici della BNL, da quelli di Direzione a quelli dei piccoli sportelli della Rete; è chiaro che l’introduzione dello stesso deve essere accompagnata da confronti di merito e deve filiale per filiale, area per area, verificare la sussistenza dei reciproci diritti e delle misure atte alla salvaguardia della salute. Su questo terreno si prevede un confronto che vedrà coinvolte tutte le strutture periferiche dell’azienda e del sindacato.

Come sindacato restiamo in attesa di una prima verifica a livello centrale con i responsabili aziendali, rifiutando sia la demagogia di chi nasconde la propria impotenza nella logica del "più uno" che il pressappochismo di chi non fa seguire i fatti alle belle parole.

Roma, 2 marzo 2001

Coordinamento Nazionale
FABI - FIBA/CISL - FISAC/CGIL - UILCA/UIL
Banca Nazionale del Lavoro

 

torna all'indice "Bancari"

torna alla Home Page

© 2000 Fisac/CGIL Abruzzo.
Via Benedetto Croce 108, Pescara - Tel. 085/4543334 - Fax 085/693081
Powered by Tiscalinet